Parola d’ordine «non demordere». La ministra delle pari opportunità, la diessina Barbara Pollastrini, dà mostra di voler portare avanti la battaglia sui Dico, affidata dal premier Romano Prodi al parlamento e soprattutto alla coscienza dei singoli parlamentari. Il provvedimento non sarà accantonato, «ho avuto assicurazione proprio in queste ore dal presidente della commissione giustizia del senato», il diessino Cesare Salvi, riferisce la ministra. Che aggiunge di puntare a una «sintesi» tra la proposta varata dal governo pre-crisi e gli altri progetti depositati in parlamento.
Ma a questo punto nella stessa Quercia – che pure non intende abbandonare al suo destino Barbara Pollastrini – la prudenza è massima. La vice capogruppo alla camera, Marina Sereni, si iscrive ad esempio nel lungo elenco di coloro per i quali i Dico «non sono una priorità», perché «il paese ci chiede di affrontare anche altri temi, dall’economia al lavoro alle famiglie» (quelle «regolari», sottinteso). Saggio, dunque, da parte di Prodi, chiarire che ora spetta al parlamento occuparsi della materia, anche perché – prosegue l’esponente dei Ds – se il governo ha rispettato la richiesta che gli era arrivata dal parlamento (in realtà con un ordine del giorno che non fu mai votato), «non tutto quello che è scritto nel programma deve diventare un ddl a firma dell’esecutivo». Certo. Eppure proprio Marina Sereni a suo tempo si era spesa per il disegno di legge, insistendo perché la questione fosse messa all’ordine del giorno del vertice di Caserta.
Ma i tempi sono cambiati, Giulio Andreotti ripete che la sua attenzione sulla materia resta massima, Clemente Mastella è immobile al suo fianco («ci alterneremo nella sentinella») e anche gran parte della sinistra dell’Unione si è stiepidita. I teodem della Margherita, invece, tornano a portare scompiglio. La capofila degli integralisti Paola Binetti annuncia che «insieme a un gruppo di esperti stiamo prendendo in considerazione il diritto civile per evidenziare e mettere in ordine quei diritti individuali che sono già tutelati» e «la cosa più facile è che questo lavoro prenda la forma di una nostra proposta di legge». «Ben vengano altre proposte, l’importante è che ci sia la volontà positiva di giungere a una soluzione condivisa», prova a tenere botta la capogruppo dell’Ulivo al senato, la diessina Anna Finocchiaro. Mentre Giorgio Merlo, deputato mariniano della Margherita tra gli estensori della lettera dei 60 cattolici in difesa della laicità, torna a brandire il «manifesto» che era stato scritto in risposta all’offensiva della chiesa: «I principi che abbiamo voluto riaffermare sono lì e noi non indietreggiamo». I teodem in realtà sembrano piuttosto confusi. Dopo la sortita della Binetti è infatti Enzo Carra a chiarire a nome della congregazione (e la senatrice si associa) che «è priva di qualsiasi fondamento l’intenzione di presentare una proposta di legge sui Dico. Del resto non si capisce perché messi nel frigo dal governo dovrebbero essere scongelati da noi». Non fa una piega.
Ma il frigo non è il congelatore, a meno a detta di Cesare Salvi che non intende rinviare «alle calende greche» il provvedimento e annuncia che martedì prossimo la commissione giustizia del senato da lui presieduta comincerà a esaminare i nove testi presentati, compreso quello del governo. Sulla possibilità di arrivare all’approvazione di una legge largamente condivisa Salvi non si sbilancia. Ottimista invece la responsabile donne dei Ds, la senatrice Vittoria Franco perché, afferma, «registriamo da molte parti, anche tra gli esponenti dell’opposizione e soprattutto tra gli elettori, anche cattolici, la necessità di riconoscere i diritti delle persone conviventi».
Il coordinatore della manifestazione del 10 marzo «Diritti ora», Alessandro Zan (il consigliere comunale dei Ds autore della proposta sulle unioni civili approvata a Padova), si augura che sul palco di piazza Farnese, a Roma, ci sia «un vero e proprio confronto tra le coppie di fatto e i capigruppo dell’Ulivo al senato e alla camera», auspicando che all’iniziativa partecipino i ministri e i rappresentanti dei gruppi parlamentari, in particolare, appunto, Anna Finocchiaro e Dario Franceschini «che portano con sé la maggiore responsabilità per l’approvazione di una buona legge».
Le sentinelle della famiglia
18 commenti
Commenti chiusi.
Menomale ke la binetti è psichiatra.psicoterapeuta ed è dell’ulivo
Per rendere più esteso il panorama sulla modernità cattolica:
http://www.elpais.com/articulo/internacional/numero/polaco/exige/UE/prohiba/aborto/elpepuint/20070303elpepiint_12/Tes
@ Helios
>Menomale ke la binetti è psichiatra.psicoterapeuta ed è dell’ulivo
Ogni volta che penso che la Binetti è è specialista in neuropsichiatria infantile e in psicologia clinica, rabbrividisco …
non sei l’unico, paleale…
OT
Notiziola
A Sanremo è uscita la canzone su di me! E’ quella di Tosca, con ritornello “Zumpappa!”
Votatela, mi raccomando!
Vedo che mi avete bannato, bene. Ciao a tutti.
Io saluto tutti e mi prendo un periodo di riposo. Lascio questo sito. Mi dispiace per le persone simpatiche che avevo conosciuto, ma questa situazione di troll e di doppiogiochisti si è ormai fatta insostenibile. Sinceramente il gioco non vale la candela. Non mi va più di scrivere dovendomi non confrontare in modo trasparente con altri utenti, ma dovendo invece fare uno slalom tra troll, insulti e personaggi che fanno ostruzionismo. Sì, probabilmente sono io ad essere paranoico, ma questo sito non garantisce un dialogo tranquillo, non fa per me.
I fascisti hanno vinto, ormai è chiaro che il dialogo non serve, pazienza.
Ciao a tutti.
P.S.: già immagino che a questo messaggio seguiranno altri insulti da parte di Francesca, di lik e di altri c.o.g.l.i.o.n.i, scrivete pure quel che volete, sfogate tutto il vostro astio, buon divertimento.
come ti hanno bannato??? O_O
ci sarà stato qualche intervento di matrice giudaica dietro il fatto che ti hanno bannato…..loro agiscono sempre non ufficialmente
RazionalMENTE.net scrive:
MA CHE DICI ?
NON VORRAI ANDARTENE DAVVERO PER ‘STI STRONZI DI TROLL ?
A me RazionalMENTE.net sta tanto simpatico.
Ecco. …
E un vero peccato che Razionalmente, per due fascistelli e quattro troll se ne vada. Anche se è da poco che frequento questo sito ho sempre apprezzato e condiviso i suoi interventi e le sue opinioni.
Così facendo fai il loro gioco, e non possono vincere loro, ne qui e ne in nessun altro posto.
Ripeto è un vero peccato.
Come caro Razionalmente ti hanno bannato?????
Resta per favore, secondo me sei uno di quelli che fa gli interventi più interessanti e azzeccati..sarebbe un peccato..che ti frega dei troll? “Non ti curar di loro ma guarda e passa!”
Non sei bannato… altrimenti non potremmo leggere il tuo post, no ?
per razionalmente: non te ne dovresti andare, altrimenti al dai vinta a persone come loro.
@emel
appunto…
quoto Daniela. RazionalMente, capisco che quello che è successo ti abbia fatto girare non poco le scatole, ma ti invito a rifletterci bene, a vedere i pro e i contro della tua decisione.