Annual report Uaar 2019

Il nuovo annual report Uaar è online sul nostro sito. Nei prossimi giorni sarà inviato a socie e soci e a disposizione nei nostri circoli.

Di seguito l’editoriale del segretario Roberto Grendene che apre il resoconto delle attività associative 2019. Un anno denso di iniziative, rese possibili grazie al sostegno che ci avete dato e che è indispensabile ci diate anche quest’anno.

Buona lettura!

Cara socia, caro socio,

Il 2019 ha visto il ritorno sulla scena politica dell’identitarismo religioso, cavalcato dal centrodestra con ostentazioni di rosari e consacrazioni dell’Italia al cuore immacolato di Maria. Per tutta risposta il centro-sinistra, gli organi di stampa e pure personalità che si dichiarano laiche hanno continuato – senza traccia di spirito critico – a tifare per un papa presunto rivoluzionario, ma che nei fatti dall’inizio del suo pontificato sostiene le stesse posizioni contrarie ai diritti civili laici dei suoi predecessori.

Questo contesto rende indispensabile l’azione dell’UAAR e il report che state leggendo illustra in sintesi le attività che abbiamo svolto nel 2019. Tra le principali, cito le seguenti tre. L’impegno per i diritti delle donne e contro la piaga dell’obiezione di coscienza, con i cartelloni della campagna Testa o croce? Non affidarti al caso che hanno colorato numerose città ma che sono stati incredibilmente censurati a Genova. La mobilitazione a tutti i livelli per l’autodeterminazione nel fine vita, dalle piazze e alle sedi istituzionali. Il convegno 30 anni di Laicità dello Stato. Fu vera gloria?, dove i più autorevoli giuristi si sono confrontati e hanno ringraziato l’UAAR, unica voce dell’associazionismo che ha degnamente ricordato la storica sentenza 203/1989 della Corte costituzionale.

Se il contesto politico è deprimente, che dire del contesto sociale? Il nuovo sondaggio che abbiamo commissionato alla Doxa, a distanza di cinque anni dal precedente, ci ha mostrato che calano i cattolici (-7,4%) e crescono gli atei (+3,8%), tendenza accentuata tra le nuove generazioni. Ci ha detto anche che c’è voglia di laicità, ma che scarseggia la consapevolezza sui privilegi su base religiosa e sui finanziamenti pubblici alla Chiesa. Tocca all’UAAR fare luce su questi aspetti poco noti, e le 750 volte in cui siamo stati ripresi sui mezzi di informazione, documentate nella pagina della rassegna stampa sul nostro sito, indicano che il lavoro degli attivisti porta a risultati. Il sondaggio Doxa, ad esempio, ha avuto spazio sia sul Fatto Quotidiano con il servizio Un’Italia senza Dio: il 7% di credenti in meno in 5 anni, che su Libero nell’articolo dal titolo Papa Francesco, il sondaggio che terremota il Vaticano: le cifre fotografano il crollo della Chiesa. Sono stati raggiunti lettori di diversa estrazione, veicolando dati di norma sottaciuti.

Il 2019 ha anche visto gli attivisti della nostra associazione impegnati nel processo democratico del congresso nazionale. Si sono confrontate tre liste con tre diversi programmi. Il 12 maggio, a Rimini, è stato proclamato il nuovo organo direttivo nazionale e sono stato eletto segretario dell’UAAR. Un riconoscimento, condiviso con gli altri componenti del nuovo Comitato di coordinamento, di cui sono onorato. Tra le novità del programma in parte già avviate nel 2019 ricordo la filosofia con i bambini, che ha visto l’UAAR avviare la formazione di docenti e realizzare laboratori nella prima scuola, e la nuova rivista associativa Nessun Dogma, il cui primo numero è stato messo a disposizione dei soci in versione digitale il 23 dicembre.

Gli anni ‘20 del terzo millennio avranno ancora un gran bisogno dell’UAAR, dei suoi attivisti, dei suoi sostenitori. Vi invito a leggere questo report, a passarlo a un nuovo potenziale lettore, a condividere l’orgoglio e la necessità di “agire laico per un mondo più umano”, come recita il sottotitolo della nostra nuova rivista. Perché il mondo può davvero cambiare in meglio se in tanti decidiamo di percorrere anche piccoli passi verso una società più laica e civile.

Roberto Grendene, segretario UAAR

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2 commenti

Michael Gaismayr

“l’identitarismo religioso, cavalcato dal centrodestra con ostentazioni di rosari e consacrazioni dell’Italia al cuore immacolato di Maria. Per tutta risposta il centro-sinistra, gli organi di stampa e pure personalità che si dichiarano laiche hanno continuato – senza traccia di spirito critico – a tifare per un papa presunto rivoluzionario…”
La mia sensazione è che il Vaticano SpA non controlli gli elettori, come avveniva nel secolo scorso, ma che controlli direttamente i politici senza distinzioni e a tutti i livelli, a suon di mazzette. Ecco spiegato, ad esempio, perché risulta tanto difficile riscuotere le imposte non pagate in un momento in cui farebbero tanto comodo al paese.

Diocleziano

È esattamente quello che penso anch’io. Hanno lasciato che un tumore maligno prendesse possesso del Paese in settori strategici. E questo è il risultato: un enorme potere ricattatorio che non esitano a dispiegare. Nella sanità, nella scuola, nella politica.

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