Il 16 marzo Ruggero Guarini scrisse sul “Giornale” un articolo intitolato Veltroni sceglie il matematico che sui cristiani dà i numeri.
Il giornalista, recente autore del fondamentale bestseller “Fisimario napoletano”, attaccava il sindaco Veltroni per aver osato scegliere Piergiorgio Odifreddi quale curatore scientifico del primo Festival della Matematica di Roma, definita una «vanagloriosa kermesse». La scelta, a detta di Guarini, sarebbe stata «una resa al potere della nota lobby laiconiana», in quanto Odifreddi, definito a sua volta «intrepido scodellatore di trivialità ideologiche», sarebbe anche uno «storico e critico della religione universale». Scelta ancora più immotivata, sostenne il giornalista, in quanto «Walter Veltroni, quando presenziò in San Pietro alla canonizzazione di Escrivà de Balaguer, fu deriso e sbeffeggiato da Odifreddi come un leccapiedi genuflesso davanti alle gerarchie vaticane».
Quella di Guarini è un’ottima testimonianza di come siano largamente diffusi almeno due pregiudizi: la scienza deve essere asservita al potere; e chi non crede, e lo manifesta liberamente, non deve ottenere incarichi dalla pubblica amministrazione. Anche se si tratta di un festival dedicato alla matematica e del più importante divulgatore vivente della disciplina. Aggiungiamoci anche un po’ di malcelata invidia per le vendite in libreria di un ‘diretto concorrente’, e il gioco è fatto.
È di oggi la notizia che il Festival della Matematica ha ottenuto uno straordinario successo, con 53mila visitatori in quattro giorni. Restiamo in rapita attesa che Guarini scriva qualche riga di scuse: ma non ci facciamo molto affidamento. In Italia, i furiosi a priori ideologici e religiosi la fanno oramai da padroni, con il risultato che siamo nei bassifondi delle classifiche internazionali del finanziamento della ricerca, dello studio della matematica e della libertà di stampa, mentre siamo ai piani alti per quanto riguarda la corruzione e l’uso dei telefonini. Siamo anche il paese più bigotto al mondo: e poi qualcuno ancora si chiede perché altri paesi europei rifiutino come la peste di rivendicare le proprie (supposte) radici cristiane…
Le radici cristiane della malafede
16 commenti
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Tra l’altro, al Festival della Matematica hanno invitato John Barrow, vincitore del premio Templeton, a tenere una lectio magistralis intitolata “Questioni matematiche e teologiche”. Niente male per un ammazzapreti.
Se anche Odifreddi desse i numeri sui cristiani non mi pare sia fuoriposto ad un festival della matematica…
o forse al festival della matematica dobbiamo mandarci Ruini come “curatore scientifico”?
spero tanto che Odifreddi dia un seguito al suo bellissimo libro….
magari ci dovevano mandare zichichi
E poi, “laiconiana”? E checchezzè? Ma esistono ancora i correttori di bozze nelle redazioni?
Odifreddi e’ un grande,i suoi libri dovrebbero diventare testi ufficiali nelle scuole:ho letto l’ultimo e oltre ad affascinarmi,mi ha anche parecchio divertito:avete letto dove dice che secondo quei trogloditi che hanno compilato la Bibbia la lepre sarebbe un ruminante? da scompisciarsi
oh ! … vedete che mi son rotto di leggere gli illuminati interventi dei cani pennivendoli del giornale in questo forum …
E’ curioso, il giornalista sembra suggerire che un parametro fondamentale per la scelta del “curatore scientifico” non sia tanto la competenza in materia, ma l’assenza di ripicche personali.
per damiano
infatti è vero, è proprio così, ma è sempre stato così e non è che valutino anche il merito, no quello viene completamente scartato
E poi ci credo che tanta gente agnostica/atea non si dichiara.. hanno pure da ridire se un matematico partecipa al festival della matematica.
@ nikky
hai ragione, eppure dovremmo tutti essere orgogliosi di essere atei e dirlo senza timore…..
anche se a volte ti rispondono: “Non credi?? Ma bisogna credere!!!”
Ma scusate;secondo voi ‘Il Giornale’ è qualcosa di superiore alla carta igenica?!?Guarini è un giornalista?!?!
@ Enzo
hai perfettamente ragione
😀
E’ bella nutrita la schiera di maestri del pensiero “alla pummarola” assoldati dal Giornale!
Pietoso il neologismo lobby laiconiana.
Quella di Guarini è un’ottima testimonianza di come siano largamente diffusi almeno due pregiudizi:
la scienza deve essere asservita al potere;
e chi non crede, e lo manifesta liberamente, non deve ottenere incarichi dalla pubblica amministrazione.
Raffaele Carcano ha pienamente centrato la questione.
Sul primo punto destra e sinistra si trovano abbastanza d’accordo;
sul secondo, la destra ha abbracciato l’integralismo di Ratzy.
Pieta’ per il dolore dei conservatori benpensanti.
http://www.jacopofo.com/?q=node/2810
Paul, beh io sono molto orgogliosa di esserlo e non perdo occasione di dirlo, soprattutto ai cattolici con la speranza di iniziare una discussione!
Cmq non me la sento di biasimare chi, ricoprendo certi ruoli, non se la sente di dirlo perché ha paura di perdere credibilità, anche perché per certe persone ateo significa immorale e far uscire queste persone dai loro pregiudizi è davvero difficile.
Però certamente sarebbe meglio che tutti si prendessero le responsabilità delle loro scelte.
Giuseppe C., non avevo colto la finezza; “laiconiano” pensavo si riferisse al pensiero di un tal Laiconio.
dove li trova il giornale questi maestri di penna che scrivono come bambini di quinta elementare?