Bella senz’anima nei suoi primi 50 anni questa Europa laicista non ha futuro

[…] Il fatto è che viviamo in un’Europa dove prevale un’impostazione «laicista» della convivenza sociale, solo apparentemente neutrale, ma in realtà assolutamente ideologica. Pericolosissima.

Nel nome di una fantomatica uguaglianza, tutto è uniformato, annullato, spersonalizzato. Ed il nichilismo sta trionfando, ogni giorno di più. Il modello laicista genera mostri, nel nome di un «antropocentrismo» fondato sulla finitezza dell’uomo, sulla sua dimensione più «piccola» legata al soddisfacimento dei bisogni più immediati, sulla «pancia» dell’uomo, e dimentica come ogni modello di convivenza istituzionalizzato dovrebbe essere uno strumento e non uno scopo fine a se stesso. Il dramma dei nostri giorni è che viviamo in un’Europa che rifiuta il concetto di appartenenza. Le identità forti terrorizzano. Vanno combattute.

Chi appartiene è il «male», da lasciare ai margini, perché nocivo per una collettività indistinta e avaloriale. Così si ricreano moderni ghetti, dove gli uomini che scelgono di essere se stessi, di andare a fondo alla loro irripetibile individualità, di essere responsabili di se stessi e della collettività di cui sono parte, sono confinati e impossibilitati a dialogare costruttivamente tra loro. Così si evita di costruire un modello sociale basato sul diritto di essere se stessi, sul riconoscimento di ogni specifica individualità e sul legame costruttivo che si genera nell’incontro tra le alterità. Questa concezione di identità sociale richiederebbe laicamente un’Europa che scaturisca «dal basso», da ciò che è più vicino all’individuo per come è, e non per come qualcuno la vorrebbe. […]

Si tratta allora di costruire un modello sociale che riconosca come fondanti determinati valori e soprattutto determinati bisogni. E non c’è dubbio che il principale di questi bisogni è quello religioso. […]

Questo perché le religioni legano le persone le une alle altre e tutte insieme a Dio. Formano, in quanto espressioni di significato, comunità, creano unità, sistemi, entità uniche. È questo che le differenzia dalla politica. La differenza è la casa della politica, ed è ciò che la religione trascende. La religione lega in comunità, la politica media. Ed è proprio la religiosità, per questo suo tendere all’unità, che può permettere di vincere la sfida del vero pluralismo, della laicità, senza omologare «le appartenenze» ma rendendole la principale forma formans della società.

*Presidente Unione comunità ebraiche italiane

Il testo integrale dell’articolo è stato pubblicato sul sito de Il Giornale

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46 commenti

jsm

ci si mettono pure gli ebrei????!!

“Il dramma dei nostri giorni è che viviamo in un’Europa che rifiuta il concetto di appartenenza. Le identità forti terrorizzano”

BUON RABBINO, SENTE PER CASO NOSTALGIA DELL’ “UOMO DELLA PROVVIDENZA”?

Messaggero78

“Si tratta allora di costruire un modello sociale che riconosca come fondanti determinati valori e soprattutto determinati bisogni. E non c’è dubbio che il principale di questi bisogni è quello religioso. […]”
Mi sa tanto di stato etico o teocratico…lo dico sempre che i nemici della laicità e della democrazia sono le tre religioni monoteistiche…meglio di me lo dice M.Onfray nel “trattato di ateologia” 😉

Massimo

Era ora che si svegliassero gli ebrei. Sono attese loro prese di posizione anche sugli insulti di Odifreddi che pavoneggia ignoranza sulla Bibbia antico e neotestamentale.

Gli ebrei sono intelligenti (Einstein, Freud, Marx, Adorno): sto aspettando da tempo menti acute e credenti, sulla scia di Gerald Schroeder (http://www.internetbookshop.it/libri/Schroeder+Gerald+L./libri.html), o in ambito politico Joseph Weiler (http://www.orarel.com/cristianesimo/europa/weiler.shtml).

Massimo

Carlo

Bravo Massimo, hai citato tutti ebrei che certamente non credevano all’ebraismo (e men che mai nel cristianesimo). La maggioranza dei pensatori da te citati sono atei, Einstein credeva in una specie di panteismo. Complimenti per la forza argomentativa, oppure vuoi sostenere che gli ebrei sono intelligenti dal punto di vista “razziale”??

Lamb of God

Se gli ebrei sono così intelligenti perchè scrivono le stesse quattro cazzate copiate dai cattolici?

Carlo

E non c’è dubbio che il principale di questi bisogni è quello religioso….

Questa frase da sola vale a screditare le parole di codesto pensatore della domenica. Forse hanno capito che bisogna fare come nella pubblicita’, non dare argomentazioni, solo ripetere ossessivamente gli stessi ritornelli. Poi la gente ci crede e “compra” il prodotto.

Lo capisco nei cristiani, molto meno negli ebrei che non dovrebbero fare proselitismo.

ALESSIO DI MICHELE

@ Lamb of God: quelle “quattro cazzate” le hanno inventate gli ebrei e copiate (poi “perfezionate”, vabbe’) i cristiani.

Stefano Chiaudano

E’ la mia volta? (tipo i Mammuth di Zelig)

Gli Ebrei sono intelligenti (Einstein, Freud, Marx, Adorno)
Gli Italiani TUTTI mafiosi (Buscetta, Riina, Gambino)
I Brasiliani sono TUTTI grandi piloti (Senna, Piquet)
I tedeschi sono TUTTI nazisti (Hitler, Himmler)

Forse non ho capito bene…

Kris

Ma questo signore crede veramente a quello che dice o Belpietro l’ha convinto a scrivere puntandogli contro la sua Lüger? Insomma, io mi ricordo che quando l’europa tendeva all’unità grazie alla religione, gli ebrei venivano relegati nei ghetti e se stavano molto attenti, durante la settimana santa, riuscivano anche a non eseere linciati dalla folla. Tutto ciò perchè l’unità a cui si tendeva allora lasciava fuori l’ebraismo che, a quanto pare, non condivideva ” determinati valori ma soprattutto bisogni”. Ora si dice che si deve tendere di nuovo all’unità basata sulla religione, questa volta un po’ più ampia, grazie alla nuova concordia tra cristianesimo ed ebraismo, ovviamente quelli che ne rimmarranno fuori verranno sicuramente rinchiusi in ghetti e perseguitati e purtroppo ho come la sensazione che saranno i liberi pensatori, gli atei e i laici in generale che faranno questa fine!!!

Joséphine

Personalmente non rifiuto nessuna appartenenza forte.
Appartengo all’Europa, UNA E LIBERA

Massimo

A Carlo

Non bisogna scomodare la razza. Forse basta l’abitudine. Fin da piccoli per millenni a studiare la Bibbia, credendoci o no. Hanno acquisito una propensione alla riflessione che non si può negare guardando ai big che hanno guidato il Novecento. Come dire che gli italiani (in genere) hanno propensione estetica.

Dicevo appunto che come i grandi del 900 erano distanti (con intelligenza) dalla fede dei loro padri, così spero in un ritorno con la stessa qualità. Non sono fra coloro che si appropriano le capacità razionali degli altri. So riconoscere l’intelligenza e la bontà dove si manifestano, fosse anche in casa atea. L’ateo non è necessariamente più immorale o stupido del credente (come dice all’opposto e presuntuosamente Odifreddi), solo sbaglia mira.

Massimo

frank

A me viene in mente un film:Le ali della libertà.C’è il direttore del carcere che dice ai detenuti:La vostra anima appartiene a Dio,il vostro culo a me!Quel “a me” può tradursi in questo caso con Il Potere.

Lamb of God

X Massimo

Dimmi, vedi tutta questa intelligenza ed acume nelle quattro righe sopra scritte?
Perchè a parer mio se fossero firmate da Biffi o Bertone non ne vedrei la differenza, ma forse sono io che non ci arrivo …

JSM

A Massimo,
non c’è bisogno che ti dica che l’uomo della provvidenza di cui parlo è Benito Mussolini e che era così pubblicamente chiamato da alti esponenti del Vaticano?
Secondo te un ebreo intelligente potrebbe avere nostalgia di una figura “forte e che sviluppi il senso di appartenenza” un po’ come questa??

JSM

Massimo,
-secondo te leggere la storia dei figli di noè che vanno all’indietro mentre coprono il padre per non vedere le sue nudità sviluppa l’intelligenza?
-sei davvero convinto che la storia di Giobbe che le suona di santa ragione a dio stesso renda la mente più flessibile??

Può essere. Dipende da cosa intendi per intelligenza……..

JSM

ops!

come ho fatto a dimenticare la storia dei prepuzi tagliati da Davide per far piacere a dio?!?!

quella si che alza il quoziente intellettivo….

spuci

Io insisto:

monoteismo: cancro sociale

da estirpare come il peggiore dei mali

civis romanus sum

Attenti Jsm , Chiaudano e Lamb of god … se vi sente Lik vi accusa come ha fatto con me di antiebraismo !!

Joséphine

Massimo,

ti farei presente che per gli ebrei Cristo non è Dio.

Proprio perchè gli ebrei si attengono esclusivamente alla Bibbia.

Tra l’altro il discorso della Montagna non ti dice nulla?
Di solito viene abilmente ignorato dagli integralisti cattolici.

Enrico Greco

@Massimo
Scusa il mio scarso acume (non sono ebreo), ma non riesco a capire il senso del tuo discorso.
Non si regge in piedi neanche con le stampelle…

Franco Siccardi

Anche loro si stanno rendendo conto che il cadreghino su cui son seduti e che gli permette di mangiare senza lavorare sta traballante, e si mettono a strillare come il porco quando capisce che non gli daran piu’ ghiande ma dovra’ andarsele a cercare nel bosco…

Joséphine

@ Massimo

Come Enrico, sono di acume scarso anch’io, non essendo giudaica…

davide

ma perchè i preti negano sempre la bellezza delle cose a loro contrarie. Io ad esmpio odio il vaticano ma non credo che la basilica di san pietro non sia un’opera d’arte

raphael

Ma che discorso del cazzo, da un rabbino poi.
Che l’Europa sia forte allora….
sterminiamo tutti coloro i quali non sono atei e buonanotte al secchio. Non si può? o cacchio allora sarà meglio convivere

Joséphine

A me invece preoccupa una cosa:

certamente ogni sera uno o più esponenti del Vaticano stanno a leggere i nostri commenti. E affilano le armi per preparare il colpo successivo.

Massimo

Per JSM

Le identità forti non sono i dittatori. Non vorreste anche voi un’identità europea laica-forte? Il male non sta nella pretesa di avere una ricetta che renda il mondo migliore, il male può dipendere dalla ricetta.

Massimo

Per davide

dicevo appunto che il rifiuto delle teorie degli atei citati non mi porta a non riconoscere le loro capacità teoriche e la potenza e seduzione delle loro teorie.

Massimo

Joséphine scrive:
Tra l’altro il discorso della Montagna non ti dice nulla?

In che senso?

> A me invece preoccupa una cosa: certamente ogni sera uno o più esponenti del Vaticano stanno a leggere i nostri commenti.

Io sono esponente di me stesso. Se tu leggi quel che pensa un rabbino o il Papa & C, perchè un credente non può leggere quel che pensano gli atei?

civis romanus sum

Se davvero uno di quei preti legge quello che scrivo … mi devo preoccupare .

civis romanus

Mi leggono in vaticano ? … allora devo guardarmi le spalle !

DavideM

@ Joséphine

“certamente ogni sera uno o più esponenti del Vaticano stanno a leggere i nostri commenti”

meglio! se, per controbattere, portassero la discussione nel campo della razionalità farebbero solo una gran bella cosa, per tutti.

zumpappa

E’ vero, dirò di più:le democrazie moderne non hanno portato la pace, ma guerre che primadi allora non si erano mai viste. La pace la tengono i già citati ordigni nucleari.
Questa è un’Europa di soldi, senz’anima, viziosa e con un destino di casino.

Il Filosofo Bottiglione

zumpappa!
vi vedo, tu e il rabbino, mentre scrivete di queste cose, luccicarvi gli occhi e passarvi la lingua tra le labbra. mi spieghi cosa ti conduce a preoccuparti dei vizi e dei casini? hai paura che il tuo dio lanci le fiamme sull’Europa come ha fatto con Sodoma? o hai paura di girarti all’ultimo momento e diventare di sale come la povera moglie di Lot?

@ Massimo
se rileggere innumerevoli volte lo stesso vecchio libro porta all’intelligenza, allora conosco uno che ha letto tremilacinquecento volte il primo albo di Tex. deve essere la persona più intelligente del mondo.

Pacs

E si che l’articolo, verso la metà, diceva cose sensate. Poi è caduto nella solita retorica dell’identificazione religiosa.

zumpappa

Bottiglione

Non ho letto obiezioni da razionalista.

Mi preoccupo per tutti i vizi, come Veronesi si preoccupa del vizio del fumo, pur se ilfumo mio non danneggia lui: ad es., le adozioni di bambini da parte di gay fanno male ai bambini.

Joséphine

Massimo
il discorso della Montagna dice: (cito a spanne)

non sprecare parole per pregare, come fanno i pagani, basta il Padre Nostro
non si può servire mammone e Dio
fai l’elemosina in segreto
non suonare le trombe davanti a te
non sfigurarti il volto mentre digiuni, ma profumati, e fallo in segreto
non pregare davanti a tutti, ma fallo nel segreto della tua stanza
se qualcuno non ti ascolta, scuoti la polvere dalle tue scarpe e prosegui
non dare dello stupido al tuo prossimo

devo continuare, o vuoi rileggertelo da solo, che ne pensi;-)??

Il Filosofo Bottiglione

zumpappa!

in questo caso non hai torto, erano parole velate di ironia, per cui l’obiezione era ben criptata.

il problema su cui non ci intendiamo è il significato che si dà alla parola “vizio”

intendevo mettere in guardia che il continuo anatema contro il vizio non sia esso stesso un vizio (da ciò quella simpatica immagine che assegnavo a te ad al rabbinio di individui che, con la lingua bramosa, scagliano i loro strali contro i peccatori).

non ho tempo, qui, per approfondire ma il vizio innesca diverse equazioni

vizio= piacere
vizio= schiavitù
vizio= reazione

ci sarebbe da discutere molto…

su Veronesi, ritengo che abbia ragione. però approvo le battaglie culturali che non si trasformano in coercizioni di tipo legale.
per esempio non sono completamente d’accordo con la attuale legge sul fumo nei locali. e lo dico io che non sono un fumatore (non si sostenga che per me è facile dirlo visto che non sono schiavo di questa droga, poichè lo sostengono anche molti fumatori)

Marja

Per la cultura catto-fascista l’unica equazione valida è questa
intelligenza e autonomia dell’individuo nel gestire sè stesso = vizio(e lo credo, perché l’autonomia degli individui è il fondamentale nemico del potere)

zumpappa

>per esempio non sono completamente d’accordo con la attuale legge >sul fumo nei locali. e lo dico io che non sono un fumatore (non si questa droga, poichè lo sostengono anche molti fumatori)

Bottiglione,
pare una legge universale: chi comprende di più i fumatori è chi non fuma. Io fumavo, e son diventato un inquisitore per loro (no, scherzo: smettere e difficile, e non è peccato fumare… alcuni, ad es. i depressi, a mio avviso non devono provare a smettere senza primauscire dalla depressione).
E così, di solito i credenti più fervorosi son quelli che prima erano atei, e gli anticlericali peggiori escono dai seminari.

Nei locali IO NON FUMAVO…manco a casa e neppure in macchina. I locali sono sempre belli pieni,a dimostrazione del fatto che non è il vizio a riempirli.

Il Filosofo Bottiglione

zumpappa!

i locali sono più respirabili, è vero. ma negli Stati Uniti, per esempio, hanno fatto una cosa che ritengo più logica:
locali per fumatori dove si può fumare
locali in cui non si può fumare

è chiaro che i primi sono dei luoghi un po’ puzzolenti (si può ovviare con tecnologie di areazione), ma se uno ci vuole andare fatti suoi.
resta il discorso della malattia professionale di chi lavora in quei locali, ma anche quello è risolvibile.
sono contrario alle normative troppo categoriche. vedrai, tra un po’ se la prenderanno con i ciccioni, perchè il grasso fa male.

Massimo

X Joséphine

Ho capito il disorso della montagna. non ho capito perchè lo vedi riferito all’articolo del rabbino o ai post pubblicati. Perchè citi il discorso della montagna?

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