“Stop al testamento biologico”

«Non c’è bisogno di una legge organica»: il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Betori, torna a ribadire il «no» della Chiesa a formule legislative che creino un qualche cosa di simile al matrimonio. Ieri ha illustrato i lavori del Consiglio permanente dei vescovi, quello da cui è uscita la «Nota» sui «Dico» (tutti hanno votato a favore, salvo un astenuto) e boccia anche il Ddl Biondi, in esame alla commissione Giustizia al Senato. «Non spetta a noi dare indicazioni legislative ma possiamo giudicare le proposte che danno una soggettualità alle coppie o alle unioni di fatto e che mettono in pericolo l’unicità della famiglia fondata sul matrimonio. Queste proposte vanno rigettate per salvaguardare l’unicità della famiglia». E ha aggiunto: «Noi riteniamo che non serva una legge per riconoscere i diritti delle persone, ma bastano forme di autonomia privata». Il segretario generale della Cei ha poi ricordato che per i politici la «Nota» è «impegnativa; tale è e tale rimane». Ma i vescovi non saranno in piazza, il 12 maggio, a Roma (il Papa sarà in Brasile, in quei giorni) per il «Family Day». Proprio nel giorno in cui parte l’autofinanziamento delle organizzazioni cattoliche per la manifestazione a San Giovanni, Betori ha annunciato che dalla Cei sono state date «indicazioni ai presidenti delle Conferenze episcopali regionali affinché facciano capire ai confratelli che la loro presenza renderebbe meno evidente l’espressione laicale». E le parrocchie? E’ un altro discorso, ha spiegato monsignor Betori: la manifestazione ha l’espresso sostegno dei vescovi italiani; il Family Day «dipende dai laici, e visto che la parrocchia non è una struttura di proprietà del clero, se i laici si appoggeranno alle parrocchie per organizzare la manifestazione non si potrà impedire al parroco di partecipare con i fedeli».

Il Consiglio permanente non ha trattato del testamento biologico, e dei problemi connessi, ma il Segretario della Cei risponde a una domanda precisa, ricordando che la Chiesa riserva grande attenzione sui temi etici, su quei «fondamenti antropologici» che devono far da bussola alla società. La preoccupazione è che una legge sul testamento biologico possa aprire la «deriva» all’eutanasia. «Non ne abbiamo parlato in questo Consiglio permanente – ha detto – ma in precedenti incontri avevamo espresso preoccupazione sulla eventuale “deriva eutanasica di fatto”, che già si è verificata in altri paesi». Il timore della Cei ha un volto ben definito: è «la non distinzione tra pratiche mediche e eutanasiche e cure del paziente». Se si considerano, ha spiegato Betori l’alimentazione o la respirazione come «cura» della persona malata, e quindi soggette a essere interrotte su richiesta, «si apre la strada all’eutanasia». Il segretario della Cei ha poi osservato che c’è anche «il problema molto complesso del rapporto medico-paziente e della autonomia del medico»: «la volontà del paziente non può imporsi sul medico, e restano interrogativi sull’intraprendere questa strada». […]

Il testo integrale dell’articolo di Marco Tosatti è stato pubblicato sul sito de La Stampa

Archiviato in: Generale

22 commenti

Jamp

«la volontà del paziente non può imporsi sul medico, e restano interrogativi sull’intraprendere questa strada»

Tipica trasformazione di

«la volontà dell’uomo non può imporsi sul divino, e restano interrogativi sull’intraprendere questa strada»

Tipico. Tu non sei di te stesso, appartieni a qualcun altro. Nella fattispecie, al medico. Aspetto che il mio medico curante venga a chiedermi i diritti per tutte le volte che esco dalla porta di casa.

JSM

“la volontà del paziente non può imporsi sul medico”

messaggio diabolico con una forte presa sui poveri di spirito…

Emilio Gargiulo

“la volontà del paziente non può imporsi sul medico”=schiavitù

davide

pensavo che in realtà il medico debba servire il malato e non aumentargli le sue sofferenze. Ma daltronde da dei mostri spietati e assetati dell’altrui dolore, quali sono i vescovi e la Cei non ci si può aspettare altro

Damiano

la volontà del paziente non può imporsi sul medico

Il che significa che la volontà del medico si impone sul paziente?

Vassilissa

il 30 Marzo 2007 alle 16:55 scrivevo:
Mi pare già di sentirli: è una cosa che riguarda solo una esigua minoranza…. non occorre una legge… i diritti ci sono già… ci sono cose più importanti…

e infatti , puntuali come la mosca sulla c***a eccoli qui.

Che poi dovrebbero spiegarci perchè wojtyla ha potuto rifiutare le cure – e viene portato a esempio di coraggio e di accettazione serena della morte- e tutti gli altri se lo chiedono sono egoisti e insensati.

Damiano

Se la volontà del paziente non si può imporre sul medico… allora basta trovare un medico che sia d’accordo col paziente.

archibald.tuttle

“Noi riteniamo che non serva una legge per riconoscere i diritti delle persone, ma bastano forme di autonomia privata”

ma raccontalo a martin luther king, pagliaccio…

Aldo

“la volontà del paziente non può imporsi sul medico”

Questa non l’ho semplicemente capita. Che diamine di fondamento avrà mai? A me sembra una belinata bestiale! E che sarà mai, ‘sto medico? Dopo tutto è solo uno che ha studiato: ridimensioniamone un po’ la figura, per piacere…

Joséphine

Ogni volta che leggo queste ingerenze di Città del Vaticano, mi indigno della nostra classe politica che non protegge l’Italia da un invasore.

I nostri politici hanno il senso dello Stato (Italiano)?

archibald.tuttle

“la volontà del paziente non può imporsi sul medico”

e fate come cazzo vi pare allora…

Joséphine

STOP anche ai testamenti che lasciano i beni alla Chiesa!

Accidenti, ma gli italiani ce li hanno i coglioni,o no???

Joséphine

Porco cane, ma non possiamo opporre un NO italiano a qualsiasi NO di città del Vaticano?

NO ai dico, benissimo. NO al celibato
NO ai testamenti biologici? Ottimo. No ai testamenti a favore della Chiesa.
NO alla libertà di voto? Favoloso! Vogliamo eleggere anche noi il prossimo Papa.

raphael

Stop a tutto quello che noi (il clero) non vogliamo
Noi comandiamo voi ubbidite

Joséphine

L’Italia deve cominciare a barattare, diritto per diritto, con il Vaticano.

No ai DICO = NO AL CELIBATO
No al testamento biologico = NO ai testamenti a favore della chiesa
Ingerenze in Italia = l’Italia si ingerisce in Vaticano, a cominciare dal conclave

Azz, qui dobbiamo difendere la nostra italianità, prima ancora della laicità

Joséphine

Chiedo scusa, ma per la lentezza del sistema pensavo che il concetto non fosse passato.
Sorry sorry sorry

Claudio De Luca

Anche io, un tempo, ero contrario all’eutanasia. Come medico, col passare degli anni mi sono dovuto ricredere. Esistono patologie più dolorose del cancro, addirittura. Vivere in condizioni di estrema privazione non ha senso. E del resto, l’accanimento terapeutico stesso non ha senso. Tutto sta ad affrontare razionalmente l’argomento. Necessaria legge specifica. Sono divenuto favorevole all’eutanasia attiva e passiva.

cartman666

Vivere per soffrire non ha senso, ma per i cattolici si, visto che approfittando della sofferenza si
fanno intestare sostanziosi lasciti.

Joséphine

@ Claudio

il “colpo di grazia” era anch’esso un metodo per porre velocemente fine a sofferenze atroci.
E non era concesso a tutti, che io sappia.

Giorgio

Damiano scrive:

4 Aprile 2007 alle 16:54
la volontà del paziente non può imporsi sul medico

Il che significa che la volontà del medico si impone sul paziente?
———————–
Sottoscrivo al 101%.

Joséphine

@ Giorgio

NO, la volontà del Vaticano si impone su quella del medico che si impone su quella del paziente

🙁

Joséphine

Comunque credo che l’eutanasia praticata clandestinamente in Italia, molto più di quanto si immagini. E non sempre con il consenso del paziente, purtroppo.

Commenti chiusi.