Il Circolo UAAR di Verona ad un funerale civile

L’altra settimana abbiamo partecipato ad un funerale civile, al cimitero monumentale. La “sala del commiato” è un locale piccolo e indecente. L’insensibilità cristiana arreda la sala con simboli religiosi anche quando c’è un funerale civile. Il cimitero è gestito dall’Agec, un’azienda comunale presieduta dalla cattolica Patrizia Bravo. Mercoledì 24/3/2004 una delegazione del nostro circolo si era incontrata con la prof. Patrizia Bravo e con il dott. Governo, dirigente dei servizi cimiteriali. L’incontro era avvenuto dietro nostra richiesta per fare il punto sulla sala del commiato. Già da un anno e mezzo avevamo consegnato una petizione al sindaco e l’amministrazione comunale aveva passato la pratica all’Agec per competenza. La prof. Bravo ci comunicò che nell’ambito della ristrutturazione del cimitero monumentale, già avviata, era stata progettata una sala del commiato, la cui costruzione doveva essere terminata tra la fine del 2006 e l’inizio del 2007. Siamo ad aprile del 2007 ed i lavori non sono ancora iniziati. Possiamo accusare che la prof. Bravo non ha mantenuto gli impegni.

Fonte: Newsletter del Circolo UAAR di Verona 

6 commenti

Daniela

insensibilità dello stato che non rispetta le altre persone e in questo caso chi desidera un funerale civile.

Vassilissa

Ti darò un dispiacere ma….
ma dietro c’è sempre l’insensibilità delle persone che , appartenendo a un gruppo religioso “di maggioranza”, si sentono superiori e portatori dell’unica verità, che si traduce in “quello che va bene per noi andrà bene a tutti”.
Da qui le incredibili affermazioni che il crocefisso è simbolo universale (addirittura!) dei più alti valori.

p.s. Lo stato aveva promesso i pacs ma chi si è messo di traverso?

Chris

Il problema è che esiste una organizzazione privata che ha il monopolio sui funerali, e anche il servizio pubblico, di fronte allo strapotere di questa organizzazione, non sente l’esigenza di offrire proprie strutture a quella minoranza che non aderisce a questa associazione privata.
Tutto questo è poi condito dal palese conflitto di interessi di membri, spesso molto attivi, di questa organizzazione che sono anche ai vertici di quegli enti comunali che dovrebbero sentire l’esigenza e quindi realizzare strutture idonee a garantire lo svolgimento di questa attività in modo dignitoso anche a chi non è membro dell’organizzazione e al di fuori delle strutture da questa predisposte allo stesso fine.
Se l’organizzazione in questione non fosse religiosa tutti si scandalizzerebbero per quanto avviene e sarebbero concordi nel qualificare tutto ciò come un ABUSO DI POSIZIONE DOMINANTE, ma l’associazione è religiosa, ha il monopolio, e siamo in Italia, dove i politici hanno una gran paura di finire all’inferno.

Damiano

ALMENO PER QUESTO NON INCOLPERETE LA CHIESA, MA LO STATO CHE PROMETTE E NON MANTIENE!!!!!!!!!!!

Quindi non avresti nulla da obiettare se vengono rimossi i crocifissi dalle sale del commiato, non è vero?
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