Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della presidente del Consiglio Giorgia Meloni che
si proclama per la marcatura confessionale degli edifici statali: «Non sono mai stata favorevole all’idea per cui nei nostri uffici pubblici non si devono esporre i simboli religiosi. Esporli non significa imporre qualcosa agli altri, ma dire chi siamo».
Addirittura sostiene che «c’è un’altra persecuzione che avviene in posti dove i cristiani non sono una minoranza: pensiamo che per accogliere l’altro si debba rinunciare a dire chi siamo». Lo ha detto durante la presentazione di un libro di padre Antonio Spataro, direttore de La Civiltà Cattolica.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il Ministero della Cultura e la diocesi di Roma hanno sottoscritto un accordo per far pagare un biglietto di accesso al Pantheon ai turisti: il 30% del ricavato andrà alla Chiesa cattolica.
Finanziate a Modica (RG) quattro feste religiose con un esborso complessivo di 90 mila euro da parte del Comune, grazie a una delibera della commissaria Domenica Ficano. Là dove la politica si ferma le amministrazioni vanno comunque avanti, ma il solco è sempre lo stesso.
Il Comune di Abano Terme (PD) ha promosso una preghiera interreligiosa per la pace, con celebrazione il 15 marzo presso Piazza Caduti: presenti tra le autorità locali i sindaci di Abano Terme, Montegrotto Terme, Battagia Terme, Galzignano Terme e Torreglia e i rappresentanti delle confessioni cattolica, ortodossa, evangelica-luterana e musulmana.
Presso il cimitero di Ragusa Ibla, alla presenza del sindaco Peppe Cassì e delle autorità civili, militari e religiose, il vescovo Giuseppe La Placa ha benedetto il “Campo degli Angeli”, ovvero l’area dedicata alla sepoltura dei feti abortiti. L’assessore ai Servizi cimiteriali Giovanni Iacono ricorda che il progetto «nasce da un ordine del giorno del consiglio comunale proposto dalla consigliera Corrada Iacono ed è un segno molto forte che ricorda in qualche modo possibili vite umane».
Dalla maggioranza arrivano attacchi al riconoscimento dei figli delle famiglie omogenitoriali, questione tornata d’attualità con la circolare del Ministero dell’Interno ai prefetti per limitare le registrazioni anagrafiche. Il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato: «Aprire l’anticamera a pratiche abominevoli come l’utero in affitto è fuori dal mondo, qualcosa da ricovero. Non aprirò mai a chi pensa che i bambini si comprino e si selezionino su internet». Ribadisce che non si può mettere in discussione «il fatto che la mamma si chiama mamma, che il papà si chiama papà e che il bimbo viene messo al mondo se ci sono una mamma e un papà». Dal canto suo il vicepresidente della Camera di Fratelli d’Italia, Fabio Rampelli, ha usato la giornata della festa del papà per la critica: «Auguri a tutti i papà consapevoli di non poterlo essere senza una mamma. Affermazione tutt’altro che banale di questi tempi perché c’è chi ha scambiato le persone per oggetti o animali o specie arboree e i bambini per puffi».
Una settantina di dirigenti scolastici delle scuole statali e paritarie della zona di Padova hanno incontrato come da “tradizione” il vescovo Claudio Cipolla, presso la sala Barbarigo del palazzo diocesano.
Diverse istituzioni hanno celebrato i dieci anni di pontificato di papa Francesco. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al pontefice «a nome della Repubblica Italiana e mio personale»: secondo il capo dello Stato, Francesco «ha ribadito la centralità della persona – con i suoi inalienabili diritti e i suoi altrettanto ineludibili doveri e responsabilità – per la salvaguardia del pianeta» e il suo magistero è «teso all’eliminazione delle disuguaglianze e al sostegno alle frange più vulnerabili delle nostre società». La premier Giorgia Meloni ha fatto così gli auguri a «Sua Santità»: «lo ringraziamo per essere una guida forte, autorevole e punto di riferimento per la Chiesa cattolica. Le sue parole ci accompagnano a riflettere sui grandi temi del nostro tempo». Anche i Vigili del Fuoco, con un post in cui esaltano la sua «guida instancabile, sempre attento ad alleviare le sofferenze delle persone». Dal canto suo il deputato Pd ed ex governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo ha ringraziato per la frase «La forbice tra i pochi ricchi e i tanti poveri è sempre più larga, siate azzeratori di diseguaglianze».
Il Comune di Trieste posiziona in Piazza Sant’Antonio Nuovo una statua dedicata al vescovo Antonio Santin, donata da un anonimo benefattore alla curia, in accordo con la diocesi. Anche il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri si fa fotografare vicino alla statua.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
La Regione Friuli Venezia Giulia approva, tra le misure per la semplificazione e la crescita economica della legge regionale 3 marzo 2023 n. 10, anche un articolo per la “Promozione e diffusione della cultura e della pratica cattolica attraverso la radiodiffusione sonora”. L’amministrazione concede un contributo straordinario alle associazioni che hanno tra gli scopi statutari «quello di promuovere la cultura e la pratica cattolica attraverso la radiodiffusione sonora», via etere o web: per il bando del 2023 vengono stanziati 20 mila euro.
Il sindaco di Casalnuovo di Napoli Massimo Pelliccia annuncia la riqualificazione di Piazza Padre Pio tenendo a precisare che «la statua del Santo sarà valorizzata e posizionata in avanti, mentre sul retro ci sarà un’area giochi attrezzata per i più piccoli».
La redazione
«… non significa imporre qualcosa agli altri, ma dire chi siamo…»
Chi siete lo sappiamo. Quello che ce ne frega non lo sapete? Manco ti avessi votata!…
( ma dire chi siamo ) Uso privato della cosa pubblica?
«… non significa imporre qualcosa agli altri, ma dire chi siamo…» prossimamente vedremo qualche svastica negli uffici, perché non c’è nulla da nascondere. L’ha detto la Meloni. E io che andavo in ufficio per lavorare, scopro adesso che è una parata delle ideologie. Be’, ciascuno ha le sue: prevedo battaglie.
Se è solo per dire chi è può inchiodare gesùcristi e madonne su tutte le pareti di casa sua
e non occupare un posto, ben remunerato, per dare sfogo ai suoi desideri repressi.
In realtà non per dire chi siamo, ma chi “dobbiamo essere”, sempre in modo liberticida e sempre senza chiederlo mai agli italiani come si dovrebbe fare in un paese civile e democratico. Non mi risulta che la religione cattolica sia stata scelta dagli italiani, ma sia sempre stato fatto di tutto per imporla ed obbligare gli italiani ad essere cattolici. Nostalgici della religione di stato, del Concilio di Trento, dell’inquisizione e delle persecuzioni ed ovviamente del fascismo visto che è grazie al fascismo che la chiesa cattolica ha un concordato, uno stato antidemocratico ed è stata rivitalizzata dal declino e ulteriormente privilegiata. E pensare che dovremmo essere in democrazia ed anche i cattolici adulti riconoscono che dovremmo essere entrati nell’era della scelta. Evidentemente non in Italia che deve restare il loro feudo, mentre il mondo civile va avanti. A quando le leggi razziali? Chi siete lo si capisce benissimo da tante cose. Certo che finanziare chi fa propaganda cattolica ed indottrinamento la dice lunga sugli obiettivi del governo.
Il Pantheon è di proprietà dello stato italiano utilizzato gratuitamente anche dalla chiesa per le sue cerimonie: mi sfugge per quale ragione il 30 % degli introiti dal biglietto debba andare anche alla chiesa cattolica, visto che la manutenzione spetta allo stato. Inquilini pericolosi a cui si deve pagare il pizzo?
Non ha tutti i torti. Giustamente ognuno può e deve poter esporre i simbelli dell sua religione. Così effettiva,mnte si sa chi siamo.
Ovviamente esporremo anche c…o e f..a per la religione più pagana che ci sia.
Riepilogando: crocifisso, menorah, scolapasta, c…o e f..a, spaghetto volante, ecc. ecc. perché non le conosco tutte.
Ma la meloni lo sa (certo che lo sa ma fa finta di niente) che quello dei simboli esposti (gratuitamente) si chiama “product placement”? Una tecnica di marketing che viene usata nei film e nella TV dai tempi delle palafitte? Basti pensare a “Crocodile Dundee” ma anche a “The Rain Man” e la QANTAS. O al famoso “Il diavolo veste Prada”. Dov’e’ la differenza? E’ nel fatto che, mentre la QANTAS, Prada, Gucci etc… pagano fior di quattrini per il loro “product placement”, la citta’ del male viene pagata gettoni d’oro, per mostrare la sua propaganda.
Non dimentichiamoci che il termine e’ stato inventato da loro e che per 2000 anni hanno avuto anche un ministero, quello della propaganda fide, prima di Gobbles, di Stalin, di mascellone etc…
A capo di questo dicastero per l’evangelizzazione e la propaganda c’è monsignor Fisichella, responsabile anche del Giubileo, che quindi fa parte dell’opera di evangelizzazione e di propaganda della chiesa cattolica, sostenuto anche dal nostro governo. Fisichella è il monsignore dei ricchi e potenti, quello che difendeva Berlusconi, gli dava la comunione nonostante fosse divorziato e relativizzava le sue bestemmie, oltre a minimizzare e giustificare la pedofilia ecclesiastica. Lo credo che piaccia al nostro governo. A capo c’è anche Tebartz van Elst il vescovo tedesco cacciato dalla diocesi di Limburgo dove si era costruito una reggia stile principe vescovo, aveva speso ben 40 milioni della diocesi per l’abbellimento della sua diocesi dividendo il lavoro in tanti lotti per aggirare i controlli e che aveva perso una causa giudiziaria con Der Spiegel perché negava di essere andato in India volando in 1° classe per andare a fare opere di beneficienza. Un bell’esempio per la lotta alla povertà ed alle disuguaglianze nominato dall’attuale papa in Vaticano sottraendolo ai troppo insofferenti fedeli e clero tedeschi. Immagino quanto sia una persona assolutamente affidabile come supervisore dei lavori per il Giubileo e per l’evangelizzazione visto quanti fedeli è riuscito a far perdere nella sua diocesi ed in Germania grazie al suo operato. Ma forse è bravo a tenere i rapporti coi potenti per l’evangelizzazione dall’alto vecchio stile. E’ noto anche per aver criticato il presidente tedesco per non aver dato una adeguata immagine cristiana della Germania. Evidentemente riterrà che anche in Italia si debba dare una adeguata immagine cristiana. Interessante la risposta di uno storico tedesco: “la Chiesa cattolica aveva violato i diritti umani universali fino a 45 anni prima, ovvero “fino all’adozione della costituzione apostolica conciliare Gaudium et spes, l’ultimo giorno di riunione del Concilio Vaticano II”. Egli ha, inoltre, affermato che la Chiesa cattolica romana ha spesso emesso decreti contro la libertà di fede, di parola, di insegnamento, di stampa e che fino al 1967 praticava un giuramento antimodernista. Secondo lui la Chiesa cattolica è cambiata solo a causa della coercizione esterna della democrazia. Giusto per ricordare quanto quei simboli siano oppressivi e discriminanti ed antidemocratici.
D’accordissimo in tutto e per tutto con te, RoberoV.
… ex governatore della Regione Lazio Nicola Zingaretti lo ha ringraziato (il papa) per la frase «La forbice tra i pochi ricchi e i tanti poveri è sempre più larga, siate azzeratori di diseguaglianze».
Quindi il Vaticano ha intenzione di vendere tutte le sue ricchezze e rinunciare ai suoi privilegi per ridurre la povertà e le disuguaglianze o come al solito il discorso vale solo per gli altri? Sarebbe il più grande miracolo della chiesa, ovviamente impossibile per degli accumulatori seriali di ricchezze e potere.
Pochi giorni fa la notizia che il papa ha sciolto una confraternita (nonostante le loro resistenze) e ne ha incamerato i beni. Giusto per ricordare a quei cattolici che criticano sostenendo che le ricchezze della chiesa non sono della chiesa che sarebbe povera, ma delle confraternite, cioè i classici prestatori di nome per cercare di nascondere le ricchezze accumulate e fare credere di essere “poveri”.
«…La forbice tra i pochi ricchi e i tanti poveri è sempre più larga,
siate azzeratori di diseguaglianze…»
Detta da uno che, qualsiasi cosa succeda, è privilegiato come nel caso del prossimo adeguamento
edilizio per il quale è già prevista l’esenzione per i cosiddetti ‘edifici di culto’ e altri esempi a iosa,
sa proprio di presa per il c***!
Oggi è la ‘Giornata dell’Acqua’ e il tg-dio-due-rai non ha potuto trattenersi dal farci sapere
cosa ha detto sua Banalità in proposito.
Visto che per loro è una tradizione non pagare le bollette dell’acqua fornita dal comune,
mi domando se per la Giornata dell’Antimafia citeranno il pensiero di MMD… 😛
Oggi leggevo su Repubblica che nel riminese un sindaco è intervenuto perché ad un sacerdote non era stato concesso di entrare in una scuola pubblica per benedire durante le lezioni scolastiche, per rendere obbligatoria la cosa nelle scuole col pretesto che chi non è cattolico si può sempre allontanare (durante le ore di lezione, cioè è più importante la benedizione dell’ora di lezione ?). Per fortuna che non impongono niente a nessuno!
Quel sindaco necessiterebbe di un corso di ‘rieducazione civica’. Semmai sono le pecorelle del gregge che dovrebbero andarsene dalle aule, visti i grandi spazi di cui gode la chiesa.