Singapore, la visita del piccolo Buddha

La “Reincarnazione” è un bimbo di 4 anni. Si chiama Tenzin Phuntsok Rinpoche e nella vita lo aspetta un compito non facile. E’ lui il piccolo Buddha per il quale si sono mossi centinaia di fedeli che lo hanno atteso all’arrivo all’aeroporto di Singapore. Il bimbo è in questi giorni in viaggio con i suoi maestri e precettori in giro per il mondo. Ma, come si vede nelle immagini, la Reincarnazione trova il tempo di essere quello che in realtà è ancora: un bambino di 4 anni. In attesa di crescere e svolgere il suo alto compito, gioca e visita posti meravigliosi.

Raggiungibile a questo link la galleria su Repubblica

Archiviato in: Generale

13 commenti

Mauro Ghislandi

…piuttosto che passare l’infanzia a cucire palloni da calcio o a tessere tappeti…

Non so dire se fa più tenerezza o tristezza.

Sailor-Sun

Scusate l’ignoranza, ma io credevo che il Dalai Lama fosse l’ennesima reincarnazione del Buddha, (va beh che ce n’è più d’uno) ma non mi sembra che il Dalai attuale sia morto. Ergo, questo è un buddha minore. Non lo vedo scritto nell’articolo.

Jamp

Ammetto di essere ignorante in materia, ma mi piacerebbe sapere in base a quali prove/calcoli/controlli si asserisce che c’è stata una nuova incarnazione del buddah…

Marco G.

Non è una reicarnazione del Buddha, ma di un lama morto nel 2001

marco

Signori, sono buddista, ve lo dico prima ed espongo la mia personalissima opinione:

Chi crede alla reincarnazione in quel senso non ha capito un ca22o di buddismo nè del significato della teoria della reincarnazione.

Lo dico per il buon nome del buddismo che è una forma di pensiero agnostica ( e chi afferma il contrario a mio avviso non si può definire buddista, ma lo fanno anche e sempre tutti quei primitivi che si vestono di arancione per darsi un tono, creano monasteri e istituiscono ridicole regole basate sulla superstizione e la’utorità invece che sulla sperimentazione personale )

Che poi molti si dicano buddisti e siano ancora vittime di illusioni e fantasie è umano, ma se praticano e meditano correttamente… arriveranno certamente a capire.

nam myoho renge kyo

Marco G.

Non è colpa sua se i giornali italiani danno le notizie un tanto al chilo

Sailor-Sun

X Marco: un uaar che milita su di un altro fronte! XD Clap clap!
L’ultima frase che vuol dire? O_o

spuci

Marco sei un grande.
Io sono anni che dico che il buddismo è una delle filosofie che vanno piu’ d’accordo con l’ateismo. Lo dico da ateo: le uniche volte che sono riuscito a fare un discorso coerente da libero pensatore scoprivo che stavo parlando con un buddista. ovviamente non di quelli vestiti di arancione che si danno un tono.
Trovo molte analogie anche con l’idea di universo, sull’esistenza della vita.
Purtroppo anche il buddismo ‘commerciale’ che viene raccontato (o spacciato…) in occidente è anch’esso filtrato da millenni di sottocultura teocratica. Pare che sia molto piu’ facile convertire un credente cristiano al buddismo facendogli credere nell’esistenza di svariati (e variopinti) dei da adorare o pregare. E la meditazione? viene anch’essa troppo spesso associata alla preghiera.

Sailor-Sun

Per me la preghiera è cercare una risposta ai propri dubbi fuori da se, la meditazione dentro di se. Visto che nessuno ti risponde, e può capitare di vedere una risposta anche nel cigolio di una porta, meglio la seconda.

Daniele Gallesio

“Nam myoho renge kyo” è l’incipit del Sutra del Loto.
I buddhisti della corrente (appartenente alla scuola mahayana) di Nichirem Dishonin (che io sappia sono la maggior presenza buddhista in Italia, riuniti nella Soka Gakkai italiana) usano ripeterlo come una sorta di “mantra” (non so se il termine è buddhisticamente/linguisicamente corretto), una sorta di litania diciamo.

Ma il piccolo budda è un buddino ? 😀
Ahem… 😳

Commenti chiusi.