La clericalata della settimana, 39: il sindaco di Noto in chiesa per la giornata della pace

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del sindaco di Noto Corrado Figura che

fa un discorso in chiesa per la giornata internazionale della pace, accolto dal vescovo Salvatore Rumeo e alla presenza di una scolaresca.

Assistono all’evento gli alunni del Terzo Istituto Comprensivo “F. Maiore”, precettati per l’occasione in orario scolastico.

A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.

In occasione del “miracolo” di san Gennaro nel duomo di Napoli erano presenti diverse autorità locali, tra cui il sindaco Gaetano Manfredi e il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, che hanno accompagnato l’arcivescovo a prelevare le ampolle contenenti il presunto “sangue” del presunto santo.

All’arcibasilica papale di San Giovanni in Laterano a Roma celebrata la messa per san Matteo, patrono della Guardia di Finanza: alla funzione presenti, oltre a diversi ufficiali e rappresentanti istituzionali, il comandante generale Andrea De Gennaro e il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Giorgetti.

Il sindaco di Bacoli (NA) Josi Gerardo Della Ragione e altri sindaci della zona dei Campi Flegrei, con fascia tricolore, rendono omaggio al nuovo vescovo Carlo Villano da poco insediato.

Per l’inaugurazione della cittadella scolastica di Piazza al Serchio (LU) viene impartita la benedizione da don Alessandro Gianni. Alla cerimonia, assieme ad alunni, insegnanti e genitori, intervengono anche il presidente della Regione Eugenio Giani, quello della Provincia di Lucca Luca Menesini, l’assessore regionale Stefano Baccelli, e la nuova dirigente scolastica Giovanna Puccetti, nonché il sindaco del Comune Andrea Carrari, di San Romano Raffaella Mariani, di Minucciano Nicola Poli, di Sillano Giuncugnano Marco Reali, di Careggine Lucia Rossi, il vicesindaco di Castelnuovo Chiara Bechelli, il comandate della Polizia municipale Andrea Giannotti, della Finanza Gianluca Pierri e i carabinieri della locale caserma.

Il vicesegretario della Lega Andrea Crippa attacca il direttore del Museo Egizio di Torino Christian Greco, chiedendone la rimozione, perché avrebbe «gestito il museo in modo ideologico e razzista, contro gli italiani e i cittadini di religione cristiana». La sua colpa? Il museo aveva lanciato per alcuni mesi tra il 2017 e il 2018 anche una promozione per regalare un biglietto gratis alle coppie che parlano arabo.

A Imola (BO) il Consiglio comunale approva una nuova convenzione per stanziare in tre anni  1.361.300 di euro a favore delle scuole private paritarie (tutte confessionali), grazie ai voti della maggioranza Pd e dell’opposizione FdI.

Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.

Una scolaresca del Terzo Istituto Comprensivo “F. Maiore” di Noto (SR) accoglie all’ingresso di una chiesa, sventolando bandierine tricolori, il vescovo Salvatore Rumeo.

La redazione

8 commenti

Maurizio

Trovo insopportabile che in Italia ci sia un patrono per ogni put%@nata: città, caserme, enti, feste, rioni, sagre: ce n’è uno per ogni stagione. E poco importa se un carabiniere muore malgrado la Virgo; se un Vigile del Fuoco perde la vita malgrado santa Barbara; se Amatrice è rasa al suolo malgrado santa Maria di Filetta. Imperterriti fino alla ottusità, i fedeli continueranno a ringraziarli per aver evitato il peggio e a proporre un santo protettore della torta di mele e del sole di Ferragosto. Che deficienza.

Diocleziano

Posso capire che la CdM tiri diritto per la sua strada, il cui fine è turlupinare i gonzi creati da loro stessi per lucro e fine di potere, ma è intollerabile che lo Stato faccia propri tutti questi idoli da baracconi da luna-park. Che poi non sono nemmeno il massimo per instillare coraggio e quella gagliarda spinta al combattimento: quale fiducia in sé stessi possono dare quei patroni dall’aspetto femmineo e delicato? 😛

RobertoV

Chissà se il Crippa è convinto che la civiltà egizia sia nata in Italia, dopotutto in Italia ci sono nelle varie piazze ben 15 obelischi e, quindi, che quanto esposto nel museo egizio faccia parte della cultura etnica italiana. Sono anni che sia l’Egitto che la Grecia chiedono indietro le loro testimonianze storiche sottratte nei secoli, magari il direttore del museo ha voluto fare un gesto di distensione, della durata di soli tre mesi, nei confronti di gente di lingua araba per poter vedere le loro ricchezze sottratte nei secoli e sperare di non dovergliele restituire.
Certo che per un nazionalista farsi bello con beni non italiani e soprattutto di provenienza dall’odiata Africa. E poi al Crippa bisognerebbe spiegare che essere arabi non implica essere mussulmani, ma vallo a spiegare a chi è convinto che italiano voglia dire essere cattolici, troppo complicato.

laverdure

@Robertov
“E poi al Crippa bisognerebbe spiegare che essere arabi non implica essere mussulmani, ma vallo a spiegare a chi è convinto che italiano voglia dire essere cattolici, troppo complicato.”

Temo proprio che hai fatto uno scivolone.
Non credo proprio che la percentuale di arabi non musulmani sia elevata,ma soprattutto credo che nella maggioranza dei paesi arabi non praticare attivamente la religione mussulmana comporti conseguenze un tantino piu’ spiacevoli di quanto comporti in Italia infischiarsene della religione in generale,vedi solo la
massa di matrimoni civili e il calo di presenze nelle chiese.

Diocleziano

Diciamo che i paesi arabi sono indietro di settecento anni rispetto all’Italia,
cioè vivono come si viveva qui nel ‘3oo. Facciamo anche ottocento anni, va’…

RobertoV

E’ il Crippa che ha fatto l’equazione falsa arabo = mussulmano e detto che lo sconto valesse per i mussulmani, tirando in ballo la religione, quindi ha fatto una affermazione falsa perchè lo sconto valeva per persone di lingua araba. Gli egiziani copti rappresentano oltre il 10 %. Inoltre diversi imam si lamentano del fatto che una certa percentuale (parlavano del 15 %) dei mussulmani che vengono in occidente abbandona la fede ed altri non ne rispettano le regole.
E lo stesso Crippa fa parte della schiera dei clericali che identificano italiano con cattolico, non riescono a concepire altro.
Sarebbe ora di finirla con l’identificazione di un popolo con un’unica religione, a maggior ragione quando si fa riferimento a nazioni dittatoriali dove la libertà di scelta non esiste, come anche tu fai notare.
L’elevato numero di matrimoni civili ed il calo delle presenze in chiesa non mi sembra che disincentivino persone come Crippa ad identificare italiano con cattolico ed a pretendere una religione di stato. E se non vivessimo in un contesto democratico, non credo che si limiterebbero a minacce verbali o imposizione di simboli, vedi il cristiano Uganda.

RobertoV

Diocleziano.
Non c’è bisogno di tornare così indietro. Dipende da cosa si considera, per alcune cose basta tornare indietro di solo qualche decennio e rivedere le stesse cose nel cristianesimo.
L’obbligo di conversione del coniuge non cristiano c’era di fatto fino agli anni ’80, il delitto d’onore fino al 1981 ed ancora oggi per la chiesa cattolica la pedofilia inizia solo sotto ai 12 anni, mentre la persecuzione delle altre fedi religiose era sostenuta almeno fino alla II metà del XIX secolo, le donne avevano ancora forti limitazioni sulle attività e gli studi che potevano fare nel ‘settecento ed ‘ottocento, fino al 1956 il marito poteva picchiare la moglie per “educarla”. Inoltre per la chiesa ancora oggi una donna può sposarsi a 14 anni, 12 in passato ed i matrimoni combinati probabilmente si facevano ancora nell’ottocento. L’inquisizione poi è finita ufficialmente da solo due secoli.

laverdure

@RobertoV
“Inoltre diversi imam si lamentano del fatto che una certa percentuale (parlavano del 15 %) dei mussulmani che vengono in occidente abbandona la fede ed altri non ne rispettano le regole.”
Peccato che l’85% ( la matematica non e’ un’opinione)non la abbandona affatto,e il fatto che uno apprezzi le bevande alcoliche e i film porno,non compensa che contemporaneamente sia capace di picchiare selvaggiamente,o addirittura ammazzare una figlia”svergognata” che non porta il chador,favorito da magistrati nostrani “politicamente corretti” che considerano la cosa “fatto culturale” e come tale non punibile,o meritevole di una sbrodolata di attenuanti.
Non e’ un esempio inventato,lo trovate nelle cronache.

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