L’Assemblea legislativa del Distretto Federale di Città del Messico – la capitale del secondo più grande paese cattolico – ha approvato il progetto di legge per la depenalizzazione dell’aborto entro le prime 12 settimane di gestazione. L’iniziativa è stata approvata con 46 voti a favore, 19 contrari ed una astensione. In America Latina finora ammettevano l’aborto solo Cuba, Guyana e Porto Rico.
Prima dell’ approvazione della nuova legge, a Città del Messico l’aborto era autorizzato in caso di stupro, malformazione del feto o rischio per la madre. Il progetto appena approvato aggiunge l’eventualità che la nascita ostacoli i piani di sviluppo personale della madre, e chiede al tempo stesso la cancellazione dell’art. 148 della legge che regola gli altri casi, introducendo l’aborto libero nelle prime tre settimane.
Per evitare l’approvazione della legge, oltre ai partiti politici messicani contrari, si era mobilitato anche il Vaticano. Domenica scorsa, tramite il segretario di Stato vaticano, cardinale Tarcisio Bertone, papa Benedetto XVI aveva fatto arrivare un messaggio ai vescovi messicani. Nel suo telegramma il Papa li esortava a “difendere con ferma decisione il diritto alla vita di ogni essere umano dal primo istante del suo concepimento, di fronte a qualsiasi manifestazione della cultura della morte”. Mentre si svolgeva il dibattito e poi si votava, reparti di polizia antisommossa hanno mantenuto gruppi di dimostranti lontano dall’edificio dell’assemblea di Città del Messico ed antiabortisti in lacrime hanno portato in corteo piccole bare bianche. […]
Depenalizzato l’aborto in Messico
12 commenti
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Meglio piangere per piccole bare bianche che per bare poco più grandi.
Comunque, qualcuno ha mai visto piangere per spermatozoi morti in un sacchettino di lattice?
Credo che sia meglio prevenire che curare.
Allora il vaticano non fa ingerenza solo in italia.
Non mi pare che l’europa o le nazioni unite abbiano il potere di esortare altri stati ad abolire la pena di morte.
per il messico machista è un buon passo avanti
Ma qualcuno non fa una maniferstazione di protesta per il fatto che lo stato vaticano si è mobilitato per lasciare nell’inciviltà lo stato messicano?
io concordo sempre più col caro vecchio Fromm: le masse hanno paura della libertà, la dimostrazione è sempre davanti ai miei occhi leggendo le vicende italiane e non solo, il messico che nel sedicesimo secolo fu “evangelizzato” dai conquistadores è ancora sotto l’influsso di tale evangelizzazione, come lo siamo noi, riusciremo a svegliarci?
Attaccati Razzinga, l’hai presa in quel posto!
Bah povere donne messicane
VIVA MESSICO, Il Vaticano:terrorista chi propaganda l’aborto, il stato messicano ha una concezione laica di ispirazione ottocentesca che Italia ha perso con il fascismo.
BENE FINALMENTE UN PAESE TERRORIZATO DAI CATTOLICI
PER ANNI ANZI SECOLI.
SI E’ COMINCIATO A SCROLLARE DI DOSSO UN PO’ DI CATTOPAGANESIMO.
SPERIAMO CHE PENSINO DI PIU” E LEGGHINO MEGLIO .
COSI COL TEMPO ,ANCHE LI IL NAZZINGHER RIMMARA’ COL MANICO DELL’OMBRELLO
NELLA TREMANTE MANO.
Messico e Nuvoli…tararara…
>Sailor-Sun scrive:
>26 Aprile 2007 alle 17:57
>Messico e Nuvoli…tararara…
Sei sicura di avere gli ingranaggi ben quarzati…?
¡Que viva Mexico!
¡Que viva España!
Secondo me tra poco nei paesi si lingua spagnola inizieranno a riferirsi ai paesi sottosviluppati e retrogradi come alle “Repubbliche degli spaghetti”…
Se anche in America Latina cominciano a diffondersi provvedimenti progressisti, la chiesa latrati a parte, sarà prima o poi costretta a prende consapevolezza che il potere, anche medieatico che millantava, sta scemando.
Spero che la legalizzazione dell’aborto e delle unioni civili si estendano anche ad altri paesi del continente americano come Brasile, Argentiana ecc..dove il peso della chiesa è ancora troppo forte.
Sull’Italia spero in un rinnovo laico della classe politica, in quanto la presente, sia a destra sia a sinistra è troppo “agganciata” al clero.