Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della dirigenza e del personale della Rai che
partecipano all’udienza di papa Francesco in Vaticano per i cento anni della radio e i settanta anni del servizio pubblico televisivo.
Tra i presenti spiccano i componenti del consiglio di amministrazione della tv pubblica e l’amministratore delegato Roberto Sergio. Il papa nel suo discorso ci ha tenuto persino ad ammonire la tv pubblica sulla necessità di fare «una corretta informazione, trasmessa senza pregiudizi», «combattendo l’inquinamento cognitivo» e a «garantire un pluralismo rispettoso delle diverse opinioni e fonti» perché «la verità è proposta, mai imposta». In un contesto, come quello della Rai, dove la quasi totalità della programmazione a tema religioso è di impronta cattolica e dove le voci alternative sono pressoché inesistenti.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
La dirigente dell’Istituto superiore “Bertesi” di Soresina (CR), Daniela Romano, ha emanato una circolare con linee guida ai docenti per il periodo del digiuno del Ramadan, in cui invita a «dimostrare sensibilità culturale e religiosa durante il Ramadan e a rispettare le pratiche religiose» di alcuni studenti, che «potrebbero essere affetti dalla riduzione dell’energia». Non solo, ma si pretende di fatto di condizionare i non musulmani e si consentono riti religiosi in orario di lezione: chi non digiuna deve evitare di consumare cibi e bevande «come segno di rispetto per coloro che lo stanno osservando» e tra il 6 e il 9 aprile non vanno fissate «verifiche, interrogazioni, uscite o momenti importanti per la didattica» anzi si invita a «fornire opportunità per i momenti di preghiera e riflessione, durante la giornata scolastica per coloro che desiderino parteciparvi».
Alla messa per il precetto pasquale interforze celebrata dal vescovo nella cattedrale di Ragusa partecipano il sindaco Giuseppe Cassi (con fascia tricolore), il prefetto e il questore, i comandanti provinciali dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e dei Vigili del Fuoco, i comandanti della Capitaneria di Porto di Pozzallo, della Polizia Penitenziaria e del Corpo Forestale di Ragusa, nonché le autorità civili provinciali e locali e operatori delle forze dell’ordine.
Per la riapertura della cattedrale di Ferrara dopo i danni subiti dal terremoto del 2012, alla messa solenne celebrata dall’arcivescovo Gian Carlo Perego, presenti i sindaci da tutta la Provincia.
La sindaca di Comiso (RG) Maria Rita Schembari e altre autorità locali hanno partecipato alla messa celebrata all’aeroporto “Pio La Torre”.
L’assessore di Palermo Fabrizio Ferrandelli partecipa, con fascia tricolore e in rappresentanza del Comune, alla via crucis promossa dall’arcivescovo. «Lo abbiamo fatto tutti insieme. Da comunità, ci prepariamo a vivere gli eventi che precedono la Pasqua», dichiara l’assessore.
Il sindaco di Sacile (PN) Carlo Spagnol, con fascia tricolore, partecipa alla messa per i settant’anni di consacrazione della chiesa di San Odorico, officiata dal vescovo.
Il sindaco di Mandas (SU) Umberto Oppus partecipa, con fascia tricolore e gonfalone della cittadina, alla messa solenne per san Salvatore da Horta.
Il sindaco di Pagani (SA) Raffaele Maria De Prisco firma un’ordinanza per la chiusura delle scuole tra il 5 e il 9 aprile, «apice della festività della Madonna del Carmelo detta delle Galline».
La dirigente dell’Istituto Comprensivo “Via Correggio” di Monza, Anna Cavenaghi, ha consentito la partenza della processione per la domenica delle palme dal cortile della scuola. Il prete, intervistato, ha spacciato l’evento come modo per favorire l’integrazione di comunità di origine straniera e ribadito: «vogliamo celebrare le Palme con le istituzioni. Quest’anno abbiamo scelto l’istruzione perché consapevoli del suo ruolo fondamentale nello sviluppo di una società. Oggi vediamo disattenzione: il nostro è anche un gesto di solidarietà. Il secondo motivo è che si stanno perdendo le radici cristiane».
Le istituzioni bolognesi hanno partecipato alla festa dell’iftar organizzata dalla comunità islamica in Piazza Lucio Dalla: presenti per la celebrazione del pasto serale che spezza il digiuno del Ramadan, tra gli altri, il sindaco Matteo Lepore, il rettore dell’Università Giovanni Molari e il questore Antonio Sbordone. A Carrara la sindaca Serena Arrighi, la vicesindaca Roberta Crudeli, il sindaco di Massa Francesco Persiani, e le autorità comunali di Montignoso, oltre ad alcune confessioni ed associazioni religiose, hanno partecipato all’iftar delle comunità islamiche di Massa e Carrara. «Tutti abbiamo spezzato assieme il pane e hanno celebrato un vero momento di pace, condivisione e dialogo», ha confermato la sindaca nel criticare le dichiarazioni del vicepresidente del consiglio comunale Massimiliano Bernardi, che in un post sui social aveva attaccato l’obbligo del digiuno del Ramadan per i bambini.
L’associazione Disal (Dirigenti scuole autonome e libere), che comprende istituti pubblici e non e ha un’impostazione confessionale, organizza un seminario di formazione dal titolo “Il dialogo difficile con i ragazzi e gli adolescenti e le risposte del Vangelo” a Castellammare di Stabia (NA). Tra i presenti l’arcivescovo Francesco Alfano, la dirigente scolastica dell’ITI “R. Elia” e presidente Disal Campania Giovanna Giordano, la dirigente scolastica del liceo “E. Pascal” di Pompei Filomena Zamboli.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
La Federazione Nazionale degli Ordini dei Biologi partecipa all’organizzazione del giubileo 2025 dei malati e della sanità promosso dalla conferenza episcopale italiana, con il sostegno di federazioni e consigli nazionali di professioni sanitarie.
La redazione
“…chi non digiuna deve evitare di consumare cibi e bevande «come segno di rispetto per coloro che lo stanno osservando»…”
Toh, fuochino fuochino: magari i papisti adesso cominceranno a capire che non devono invadere tutti gli spazi comuni. Peccato che lo facciano nella maniera sbagliata: imporre un condizionamento a chi non è condizionato; idem subire un condizionamento. Dovrei, io ateo, astenermi dallo sganasciarmi un hamburger davanti all’islamita perché digiuna, idem davanti al semita perché non è carne macellata come piace al suo dio? Imporre i propri errori agli altri è più facile che diventare intelligenti.
Quando scrivevo pochi giorni fa che il prossimo passo sarebbe probabilmente stato la carne halal per tutti alla mensa e sono stato bollato come islamofobo e paranoico, non mi aspettavo che una preside avrebbe superato le mie aspettative. Questa trasforma praticamente una scuola pubblica in una madrassa durante il ramadan. E meno male che dice che è contro la chiusura, ma sarebbe meglio chiuderla una scuola del genere piuttosto che educare anche i non musulmani a sottomettersi in questo modo ai divieti religiosi. Comunque al di là del Ramadan una cosa a cui non avevo mai pensato era l’ora di musica. Con certi imam che dicono a dei bambini che la musica li trasforma in scimmie e porci non mi stupirebbe che la prossima islamizzata sarà qualcuno che proporrà l’esonero dall’ora di musica.
Intanto bisognerebbe spiegare ai bambini che, secondo quanto stabilito da Linneo e confermato da Darwin, appartengono alla specie Homo sapiens, ordine Primati, volgarmente dette “Scimmie”.
Gli umani sono “scimmie senza coda”, si possono definire anche “scimmie nude”, nel senso che non hanno molta peluria. Dio, che li ha fatti a sua immagine e somiglianza, è evidentemente una “Scimmia alfa” (cfr “Alpha God”, di Hector Garcia, purtroppo non tradotto in italiano. Però una rilettura di Morris non farebbe male. Io ne prescriverei la lettura e tutti i dirigent scolastici citati).
Il caso dell’Istituto superiore “Bertesi” costituisce davvero una grave forma di violazione della laicità della scuola pubblica. Qui non si tratta più di usufruire di uno dei giorni di sospensione delle lezioni rimessi alla discrezionalità della scuola, ma di condizionare pesantemente i comportamenti degli studenti e dei docenti. Studenti e docenti laici dovrebbero presentarsi tutti a scuola con dei succulenti panini al salame o alla mortadella; peccato che non si possa portare anche qualche bottiglia di vino, che è vietato nelle scuole.
Questa volta sì che il ministro dovrebbe intervenire per far rispettare i diritti di tutti.
Caro G.B.
I docenti e gli studenti laici non lo faranno perché sarebbero subito bollati come islamofobi. Ho visto le reazioni del PD e della sinistra dicono che la scuola deve celebrare la diversità. Che sia in Francia o in Italia ormai lo slogan “celebrare la diversità” è diventato la foglia di fico dei “progressisti” per in realtà celebrare l’islam. La Preside pretende voler creare un ambiente rispettoso in cui tutti si sentono accolti e rispettati ma non c’è nulla su chi invece subisce la pressione della comunità per fare il ramadan. In genere comunque, per esperienza, questo tipo di scuole che se la tirano da ambienti antirazzisti, multiculturali perché celebrano l’islam dopo una decina d’anni diventano islamizzate perché i genitori non musulmani poi ad un certo punto quando i non musulmani diventano minoritari li mettono in altre scuole. Vedremo tra dieci anni … i laici dovrebbero portare avanti un discorso udibile per non lasciare queste questioni in mano alle destre.
Infatti. Per una volta tanto sono d’accordo con quanto detto dalla lega. Per quale ragione gli altri si devono adattare alle astruse regole di una religione, tra l’altro neanche richieste dagli stessi interessati?
L’unica comprensione che posso provare è per quei poveri bambini obbligati sin da piccoli a rispettare delle astruse e dannose regole religiose, ma non è certo condividendo la loro sofferenza che li aiutiamo. Tra l’altro leggo che l’obbligo del digiuno sarebbe solo dai 18 anni e qui parliamo di bambini e ragazzini al massimo delle medie inferiori, quindi ampiamente minorenni ed addirittura quasi tutti al di sotto della soglia del consenso dei 14 anni.
Questo è anche il risultato dell’idea che le religioni sono importanti, di un’idea di laicità in cui le religioni devono avere un ruolo importante e pubblico e che quindi debbano avere trattamenti di favore. E dove poniamo il limite se accettiamo questa impostazione visto che il numero di religioni, con regole differenti, è quasi infinito?
Abbiamo faticato a liberarci delle regole del venerdì di magro, senza carne e della quaresima e poi ci infiliamo nel dover rispettare nuove regole di altre religioni?
Questo venerdì in Germania ci saranno le ennesime manifestazioni contro una legge anacronistica che vieta manifestazioni pubbliche e ludiche nel giorno del venerdì santo. Queste interpretazioni verso altre religioni non fanno altro che rendere più difficile liberarsi anche di questi retaggi del passato. Magari qualcuno ne ha nostalgia.
Inoltre dovrebbero essere contenti i fanatici religiosi se la loro fede viene messa alla prova e rafforzata dal confronto con gli altri, non facilitiamogli la vita: certo qui parliamo di minori, ma almeno i loro genitori dovranno spiegargli perchè loro devono rispettare delle regole stupide e gli altri no.
@RobertoV
Un punto fondamentale e’ quel :”….adattare alle regole astruse tra l’altro neanche richieste dagli stessi interessati ?”
Visto come vanno le cose in Italia,non sono sicuro al 100% che non ci siano state richieste,o addirittura pressioni,che ovviamente entrambe le parti hanno tutto l’interesse a tenere nascoste.
Ma d’altronde e’ davvero probabile che si tratti dell’ennesima,geniale,spontanea trovata dei nostri responsabili,in ossequio all’integralismo del “politicamente corretto” che si sta dimostrando sempre piu’ virale e pernicoso,in concorrenza a quello islamico.
La religione da 5000 anni è diventata un espediente politico.
Consiglio a tutti di leggere il libro di Riane Eisler “Il calice e la spada/La civiltà della Dea dal Neolitico ad oggi” libro che è stato definito il più importante dopo “L’origine delle specie” di Darwin.
Libro che getta luce sul nostro passato religioso e sul traviamento subito.
Ne potrebbero parlare su Nessun Dogma. Se è il libro più importante sulla storia dell’umanità ne dovremmo poter parlare.
Si dimostra facilmente che in questo paese servo di una teocrazia straniera e vile la RAI è una ruffiana del pappa.
Avete mai sentito una sola parola del papa a favore o approposito delle manifestazioni delle donne in Iran del 2022?
Ma evidentemente le donne dell’Iran non piacciono a sua santità se «dal Vaticano il 27 ottobre 2023» papa Francesco ha inviato un messaggio a RAI Radio 1 per appoggiare la «campagna nazionale contro la violenza sulle donne» dimostrando una evidente ed insuperabile dose di profonda gesuitica ipocrisia -una ipocrisia così palese e assoluta e pesante e spudorata che chiunque lo offendesse con l’accusa più grave e la più infamante che si possa immaginare per un uomo gli farebbe solo un complimento- perché egli dimentica che il «dominio» -è parola sua- è già nella Bibbia dei cattolici in Genesi 1.28 -con le conseguenze che da due millenni e più viviamo e che sono a tutti ben note- e dimentica che la sopraffazione sulle donne è un portato di «quelle radici culturali e mentali» -sono sempre parole sue- che ci sono state trasmesse dalla sua criminale religione imbottita di schifoso patriarcato, di incivile caccia alle streghe, di imbecille e disonesta sessuofobia come ho già dimostrato.
Senza dimenticare il fatto che, se proprio fosse animato da onesta disposizione d’animo, comincerebbe a correggere il patriarcato che impera a casa sua. Chiara dimostrazione anche del fatto che le religioni cosiddette rivelate sono un espediente politico.
La circostanza può manifestarsi appieno e senza la minima critica pubblica, sempre per il solito motivo della meschinità delle fonti di informazione.
A papa Bertoldo basterà ricordare che quell’infame mostro di onestà intellettuale che fu Paolo di Traso, misogino, ipocrita e falso e apostata, ebbe a scrivere: “Come in tutte le chiese dei santi [i santi sarebbero i numerosi grulli] le donne nelle assemblee tacciano; non si permetta loro di parlare, ma stiano sottomesse, come dice anche la legge. Ché se vogliono apprendere interroghino a casa i loro mariti. È disdicevole per una donna parlare in assemblea. Chi ritiene di essere profeta o dotato di doni dello Spirito, deve riconoscere che quello che scrivo è precetto del Signore.” (Lettera ai Corinzi 14.30÷40 dalla Bibbia Edizioni San Paolo 1987)
È su quelle porcherie religiose che nei secoli si è costruito il disprezzo per la donna, solo perché donna.
Ho riportato quella citazione delle tantissime oscenità che avrei potuto citare dai testi sacri direttamente come voce di Dio, come dicono loro: in tal modo si ha un’idea più precisa della cultura di nefandezze che si è trasmessa nei secoli tramite le sconcezze della presunta sacra Bibbia. Caro pappa Bertoldo!
Nota. “Bertoldo: uomo rozzo ma astuto, finto tonto (dal vocabolario Zingarelli)
Come mi è rimasta impressa nella mente quella madre canossiana superiora dell’asilo di via S. Osvaldo a Padova, dove allora abitavo, che si presentò la mattina alla porta con gli occhi pesti da fare fortissima impressione in chiunque e che denotavano chiaramente di essere la conseguenza di un pestaggio tra religiose, con religiosi?, la sera o la notte precedente: per quali precisi motivi non posso ovviamente sapere, ma dato l’ambiente ristretto come escludere la costrizione erotica? O la gelosia?
La strategia della Chiesa cattolica (ma non solo), consiste in un incessante proselitismo non solamente tramite la Rai, ma nella diffusione “tous azimuts” della loro mitica più che assurda ideologia ! Tenere il bravo più che sottomesso popolino nell’ignoraza la più becera che dilaga impunement è, da sempre, la loro vera forza ! Ma fortunatamente le cose stanno cambiando, molto lentamente ma sicuramente e irreversibilmente….grazie ad associazioni come l’UAAR !
@Pendesini
Purtroppo temo che il cambiamento in atto,ovvero il crescente disinteresse delle masse ,specialmente dei giovani,per le religioni,sia semplicemente un lato positivo di
un fenomeno complessivamente tutt’altro che positivo,vale a dire una crescita dell’individualismo e di un rifiuto crescente di QUALUNQUE istituzione e di qualunque “teoria ufficiale”,fino a sconfinare nel grottesco ,vedi ad es il “terrapiattismo”.,o le “scie chimiche”.
Certo oggi le masse non sarebbero piu’ disposte a farsi inquadrare tanto facilmente e mandare al macello sul campo di battaglia(ricordate “Orizzonti di gloria”o “La grande guerra” ?),ma non accettano piu’ con disciplina provvedimenti molto piu’ rispettabili,come la vaccinazione obbligatoria che sconfisse il vaiolo e la poliomielite.
Non manca gente che sfilerebbe con la bandiera del virus Covid,se ne avesse una,
per nient’altro che il gusto di fare il cretinetti.
A complicare le cose c’e’ il dettaglio che quanto detto sopra vale per le masse occidentali,mentre altrove il discorso e’ molto diverso,vedi il credito riscosso in tempi recenti da leader come Khomeini,per non parlare di Putin,che mette l’Occidente in condizioni di inferiorita di fronte a possibili attacchi di ogni genere.
Non si possono paragonare società così differenti: i seguaci di Komeini vivevano e vivono tutt’ora nell’anno dell’egira; Israele pare che viva a cavallo tra l’epoca Babilonese e l’occupazione romana con qualche reminiscenza della civiltà del bronzo: sono ancora convinti che la Palestina gliel’abbia davvero regalata yavé, il quale non è molto ferrato in etimologie: altrimenti avrebbe capito il rapporto tra filistei—philistin—Palestina.
Tra gli individui realmente civilizzati non vi è differenza, purtroppo vengono prodotti individui di modelli obsoleti grazie alla connivenza dello Stato, che favorisce l’infiltrazione di organizzazioni parassitarie, tipicamente nelle scuole. È la famosa teoria della ‘Montagna di M****’ che, notoriamente, richiede più tempo per ripulire che per realizzarla.
Caro Diocleziano,
è stato El Shadday a dare ad Abraham la Terra di Canaan, quando ancora dei Filistei non c’era nemmeno l’ombra. Sono venuti dopo, e si sono limitati ad una fascia un po’ più estesa, verso Nord, dell’attuale Striscia di Gaza; e dopo un po’ si sono estinti, spariti, non c’è più traccia di Filistei nel mondo.
E forse i Patti di Abramo, fra Israele e i Paesi Arabi, li hanno chiamati così per richiamare i Pattii fra Abram ed El Elyon, fra Abraham e El Shadday: tutta la Terra di Canaan agli Ebrei ed i Palestinesi, chiaramente residenti abusivi, sciò!
@Laverdure
Vorrei evitare d’infastidire i lettori di questo sito con solite polemiche sovente sterili o controproduttive….Una sola domanda : in Italia attualmente le persone che assistono alla messa SONO AUMENTATE o DIMINUITE RISPETTO AL PASSATO ?
Pendesini,
in questi giorni si discute sull’opportunità di sottoporre i giudici, ma anche i politici, a test psicologici; sulla cui necessità non ho dubbi. Ma sarebbe anche interessante sottoporre i cosiddetti credenti a test sulla comprensione di ciò che costituisce il loro credo. Sarebbe illuminante conoscere le risposte a domande tipo: “Credi veramente che una terrestre di nome Maria sia stata ingravidata di un dio invisibile?”.
Personalmente penso che i credenti non possano che diminuire, giusta la teoria della ‘freccia del tempo’.
@Diocleziano
“..sulla cui necessita non ho dubbi”
Caro Diocleziano,i disturbi mentali differiscono radicalmente da quelli fisici nel fatto che non esiste nessuna analisi fisica (analisi sanguigne,TAC ,risonanza ecc)in grado di diagnosticarli,e la diagnosi si
basa necessariamente esclusivamente sui sintomi,vale a dire,in questo caso,
il comportamento.
E ad uno psichiatra basterebbe esaminare gli atti di molte sentenze emesse
in questi anni per raccomandare un urgente TSO ( magari con tanto di camicia di forza)per i magistrati che le hanno concepite.
Penso tu sia d’accordo anche su questo.
@Diocleziano
“Sarebbe illuminante conoscere le risposte a domande tipo: “Credi veramente che una terrestre di nome Maria sia stata ingravidata di un dio invisibile?”.”
La maggior parte degli interpellati manco sa chi era Blaise Pascal,ma credo che scimmiotterebbero una sua uscita(non delle migliori,secondo me ).
“Perche’ no devo crederci?Se e’ vero mi aiutera ad andare in Paradiso,e se e’ una balla,che male c’e’ ?”
Ammesso beninteso che siano all’altezza di certe sottigliezze.
@Diocleziano
“Israele pare che viva a cavallo tra l’epoca Babilonese e l’occupazione romana con qualche reminiscenza della civiltà del bronzo: sono ancora convinti che la Palestina gliel’abbia davvero regalata yavé…”
Io invece credo che piu’ prosaicamente,data la forte memoria storica tipica della loro cultura,si siano stancati di essere oggetto di persecuzioni secolari che culminarono nell’Olocausto nazista,e abbiano scoperto il gusto di darle invece che di prenderle,e lasciano che la solidarieta(puramente verbale)dei progressisti
mondiali se la godano gli altri.
Con la NOSTRA memoria storica invece,(paragonabile a quella del pesciolino rosso)abbiamo dimenticato secoli di dominazioni straniere,e ci crogioliamo nel mito di una resistenza che ha provocato piu’ morti a noi che al nemico.
(Chissa se Bergoglio, allora avrebbe promosso la “bandiera bianca “,in attesa degli Alleati ?)
E ancora oggi siamo pronti a sottometterci ad ogni profittatore,vedi le ONG e i loro lucrosi “falsi salvataggi”,e la piaga crescente dell’immigrazione incontrollata.
Per non parlare delle accuse di “islamofobia” ad ogni pie’ sospinto.
La gerarchia religiosa –vaticana in primis- è fatta secondo la prestazione del credente che recita i testi di base, intoccabili, immutabili, dove ogni evoluzione provoca un sentimento di blasfemia, un’aggressione contro dio. L’attitudine alla sacra recitazione dà tali convinzioni che spesso porta i credenti (veri o finti) al potere. La recita sacra è rafforzata da esperti umani, sacerdoti, rabbini, maghi, studiosi che si sono formati per commentare –o interpretare secondo le opportunità e tendenze- i testi « sacri »…. La vittoria religiosa è tranquillizzante, stabile, duratura, persino eterna. Dà certezze, condotta da seguire, dà la priorità ai valori, dice dove è buono e dove è male. Il mondo è chiaro, finalmente: sappiamo cosa fare! La recitazione comune –o preghiera- è un tranquillante meraviglioso. Peccato che questi tipi di “tranquillanti” abbiano effetti collaterali perversi!…. La credenza sacra, quindi mitica, superstiziosa, non è discutibile poiché ti viene detto da millenni che è sacra. Quando non puo’ essere argomentata, la sua deriva spontanea, a volte pretesa democratica, si trasforma di fatto in totalitarismo.
NB : Il genetista Albert Jacquard ha chiaramente esplicitato : « Trasformare i cittadini in pecore è sempre stato il sogno di molti poteri. Per raggiungere questo obiettivo i mezzi sono molteplici; intossicarli di parascienze può essere molto efficace ».
“Una sola domanda : in Italia attualmente le persone che assistono alla messa SONO AUMENTATE o DIMINUITE RISPETTO AL PASSATO ?”
La risposta si può trovare nel libro recente di Luca Diotallevi “La messa è sbiadita”, Rubbettino 2024, ovvero fresco fresco.