Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della ministra dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che
ha annunciato un’istruttoria sul corso Teorie di genere e queer condotto dal professor Federico Zappino presso l’Università di Sassari, sollecitata da un’interrogazione del deputato leghista Rossano Sasso.
La ministra ha risposto così a Sasso che chiedeva conto di quel corso e di un laboratorio per bambini e ragazzi curato dall’Università Roma Tre svoltosi lo scorso settembre nell’ambito di uno studio sull’identità di genere. Bernini ha assicurato che la libertà di insegnamento viene ma ha aggiunto che va «bilanciata dalla protezione di altri valori ugualmente blindati dalla Costituzione quali la tutela della dignità della persona, della salute intesa come tutela dell’integrità psicofisica e all’equilibrato sviluppo psicofisico dei minori». Per Bernini infatti «non possono in alcun modo trovare spazio percorsi ideologici di acritico indottrinamento o pressione psicologica, né tantomeno percorsi che adombrino in modo subliminale incitamenti a forme di pressione sui minori». Il corso evidentemente è considerato un pericolo da certi ambienti. D’altronde Sasso è già noto per la vicinanza al mondo dell’integralismo cattolico e per aver promosso una risoluzione contro la “propaganda gender” nelle scuole.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
La Guardia di Finanza e i Carabinieri di Siena hanno organizzato per la prima volta una messa congiunta di precetto natalizio presso la basilica di San Domenico.
I Carabinieri delle stazioni Navile e Corticella hanno organizzato a Bologna, nella chiesa dei Santi Angeli Custodi, una messa per la patrona. A seguito di un recente incendio nella struttura religiosa proprio i Carabinieri hanno deciso di fare una donazione per la sistemazione dei locali.
Il sindaco di Marano di Valpolicella (VR) Giuseppe Zardini ha partecipato alla cerimonia religiosa per i cento anni dell’inaugurazione della chiesa parrocchiale, officiata dal vescovo Domenico Pompili.
I Vigili del Fuoco hanno partecipato alla messa per la patrona santa Barbara nella pieve di San Lorenzo a Borgo San Lorenzo (FI).
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
La Legge di Bilancio anche quest’anno è oggetto di emendamenti clericali. Come quello, che risulta super-segnalato, di Noi Moderati per istituire un fondo per il sostegno e la valorizzazione della funzione degli oratori con dotazione di 7,5 milioni di euro annui presso il Ministero Economia e Finanze, a beneficio di parrocchie, associazioni che operano presso gli oratori parrocchiali, istituti religiosi della Chiesa cattolica ed enti di altre confessioni religiose con intesa. La misura prevede che le Regioni possano integrare, anche attingendo a fondi comunitari, con 5 milioni di euro annui. C’è anche un emendamento segnalato di Italia Viva per istituire un fondo a beneficio di enti del terzo settore ed enti religiosi che svolgono attività di oratorio o attività similari, con un fondo di 60 milioni di euro per il 2025.
La dirigenza scolastica del Liceo Ariosto di Ferrara ha permesso che due classi quinte, una terza e i rappresentanti di tre classi prime fossero condotte alla messa presso la cattedrale di San Giorgio in onore della patrona dell’Arma dei Carabinieri.
La redazione
«…non possono in alcun modo trovare spazio percorsi ideologici di acritico indottrinamento o pressione psicologica, né tantomeno percorsi che adombrino in modo subliminale incitamenti a forme di pressione sui minori…».
Perfettamente d’accordo: quindi cosa si aspetta per eliminare dalle scuole, una volta per tutte, l’insegnamento della religione? L’insegnamento di una pseudo materia come la religione dovrebbe essere sanzionato come ‘crimine universale’ se rivolto a soggetti minori di 14 anni.
18 anni sarebbe anche meglio.
E parlando di “acritico indottrinamento”, “pressione psicologica”, “subliminale influenza”, “forme di pressione martellanti” ciò valga anche per tutti i mezzi di comunicazione radiotelevisiva, che essendo a pagamento, non devono contenere messaggi surrettiziamente veicolati: tipo il famigerato meme ‘papafrancesco ha detto…’ ecc. Che rompano gli zebedei ai loro fans tramite le loro numerose emittenti.
Anche io avevo pensato che quelle affermazioni si adattavano perfettamente all’insegnamento della religione cattolica e ai vari interventi clericali. Purtroppo per i nostri politici e media le religioni fanno eccezione.
Se pensassero che la religione faccia eccezione sbaglierebbero, ma almeno avrebbero percepito il problema. Ma loro non ‘percepiscono’ affatto.
So’ de coccio! Come dicono dalle parti della curia… 😛
Un’interrogazione per un seminario universitario, puó concorrere alla clericalata piú cretina. Neanche si puó affermare che sia rivolta a poveri bambini minorenni suggestionabili. L’insegnamento universitario deve rimanere libero, altrimenti gli atei potrebbero, se ne avessero la massa politica, cercare di chiudere tutte le universitá cattoliche che ci ritroviamo.
Poi ci sono finanzieri e carabinieri che fanno una messa congiunta, magari si risparmiano di organizzarne due separate.
La donazione dei carabinieri per la chiesa bruciata potrebbe essere una donazione tipo colletta e non proveniente dai fondi pubblici. Non si capisce bene dalla notizia.
Si puó criticare il fatto di non aver trovaro altre buone cause a cui donare, per dire i bambini che vivono sotto la soglia della povertá e sono malnutriti.
Secondo i clericali l’educazione deve essere in mano ai genitori, in particolare per quella sessuale ed affettiva. Il laboratorio dedicato ai bambini dell’Università Roma Tre era stato fatto proprio in accordo con le famiglie dei ragazzi, quindi i genitori hanno esercitato pienamente il loro “diritto” di educarli come meglio credono, con l’aiuto dell’università, ma pare che questo criterio per i politici valga solo se di mezzo c’è la religione, cioè portarli a catechismo e dal prete va bene, non da un professore universitario più qualificato di loro su sessualità ed affettività.
E’ incredibile il fiume di soldi che riescono a trovare, stato e regioni, anche in situazioni economiche difficili, per finanziare strutture della chiesa come gli oratori. Ci sarebbero già l’otto per mille per queste cose, anche il 5 per mille, ma sembra non bastare mai. Forse devono integrare il calo di donazioni e di firme a favore della chiesa cattolica?
A proposito di ‘fiume di soldi’, una decina di giorni fa è arrivata la solita letterina dal prete della parrocchia, l’ho letta (bontà mia) aspettandomi il solito pappone caramelloso fatto di natale, volemose bene, tradizione, gesùbambino ecc. Mi sbagliavo: era un elenco interminabile di lavori da fare sull’edificio divino… dalle fondamenta al tetto, il soffitto, gli interni, gli esterni…
Ho pensato che avesse scambiato la lettera di auguri con quella da inviare a Babbonatale.
Da notare l’insistenza sulla ‘consistenza’ della busta da consegnare al prete. Penso che il prete abbia fatto il suo giro scortato da quelli della Mondialpol…
A proposito del corso “Gender”:
è una materia a scelta dello studente (che è maggiorenne);
il docente è un ricercatore a tempo determinato; se ha buoni protettori, diventerà professore associato, se non li ha, scaduto il tempo determinato, andrà acercarsi una nuova occupazione.
C’è stato un tempo in cui i ricercatori non erano a tempo determinato, ma erano da confermare o no dopo tre o cinque anni. Una volta confermati, non li schiodava più nessuno, ma si poteva fare in modo che non insegnassero alcunchè. Conosco un ricercatore che insegnava “Antropologia” a Palermo: nel suo corso presentava le teorie evoluzionistiche sull’origine della religione, in particolare la sua. Dopo una decina di anni, e decine di tesi di laurea sull’argomento, il Corso di Laurea in cui tale insegnamento era obbligatorio venne chiuso, ma l’insegnamento non transitò in un altro corso di laurea, venne tacitamente abolito, per la gioia di un pastore valdese, docente di Storia Moderna.
@Mixtec
Avrei una domanda : ho capito male o al docente e’ lasciata la massima liberta di scelta su come organizzare il suo corso di insegnamento,senza nessun controllo e
tantomeno nessuna necessita di approvazione da parte delle autorita scolastiche ?
Perche temo che su argomenti delicati ( e controversi) come “gender” o meglio ancora la sessualita in generale non mancano personaggi anche illustri che in nome dell’innovazione sarebbero capaci di “promuovere” perfino la pedofilia o il
sadomasochismo.
E anche se c’e’ da sperare che in casi “estremi” di questo tipo la maggior parte degli studenti mollerebbe tali corsi senza esserne influenzati,sarebbe comunque
uno spreco di tempo e di mezzi.