Stampa vigliacca, forte solo coi deboli

Non so se avrei apprezzato tutto ciò che è stato detto dal palco il 1° maggio a Roma, ma la reazione delle forze politiche e della stampa è stata per lo più della massima vigliaccheria. Rivera sostiene che le battute erano state concordate, ma la Rai ribatte che si limita ad ospitare l’evento: è un puro terminale? I sindacati a loro volta si dissociano, distinguono ecc. Che L’Osservatore romano abbia la forza di dividere i sindacati? Non sarebbe la prima volta. Nella storia italiana le Acli furono fondate apposta per impedire ai lavoratori cattolici di stare uniti agli “altri”. Non ci potrebbe essere segno più evidente di regresso. Bene ha fatto Giordano a dire che la satira non può essere imbavagliata.
Ci sarebbero ben altri argomenti critici verso la stampa; ad esempio, il modo con cui costruisce mostri e viola la privatezza delle persone anche minorenni, come nel caso delle due giovani donne rumene e il delitto nel metrò. Nessun cronista cerca di capire che cosa è successo e su che verteva la contesa tra le tre. E come mai nessuno è intervenuto a frenare le violenze. E se il parroco può avere sbagliato il momento e la forma della richiesta di perdono, alla fine, che cosa dovrebbe dire un prete cattolico ai funerali religiosi? Certo aver dato spazio al “no!” della madre e, alla sera prima, alla sua richiesta di ergastolo e alle voci urlanti di protesta contro gli immigrati è preoccupante. Abbiamo già dovuto occuparci di problemi di questo tipo al tempo dell’uccisione del piccolo Tommy e anche durante tutto il processo di Cogne. Bisogna che la stampa e la tv si diano delle norme deontologiche un po’ più precise. […]

Il testo integrale dell’articolo di Lidia Menapace è stato pubblicato sul sito di Liberazione

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24 commenti

Barbara

Mi ha colpito la dichiarazione di Rivera che le battute erano state concordate,ciò significa che vi era a pripori intenzione di protestare contro il Vaticano.Ma perchè non hanno avuto il CORAGGIO delle proprie azioni verbali?! Tutti:politici,sindacati,RAI si sono astenuti dalle responsabilità Rivera è divenuto così il capro espiatorio lo “scriteriato”,comelo ha definito Prodi.

Barbara

A proposito avete notato come è passata sottotono la notizia,io la ho ricevuto tramite posta da Libero,che a Palermo sulla cattedrale hanno rinvenuto la scritta “Papa al rogo”.Dalla stampa e dai media non è stata data rilevanza come accadde per le scritte contro Bagnasco eper le dichiarazioni di Rivera durante il concertone del I°maggio.Perchè? chi ha ordinato il silenzio?
A proposito non mi ricordo a che posto sia l’Italia nellla classifica mondiale riguardo la libertà di stampa?

claudio

L’Italia e’ al 22° posto nella classifica della liberta’ di stampa, ma qui non si tratta solo
di liberta’, si tratta anche della propensione italiana detta sindrome di don Abbondio, favorire
sempre e in tutti modi i potenti e i prepotenti.

charlotte

E’ proprio di oggi la notizia che un italiano ha ucciso la figlia di un polacco (polacca pure lei, quindi) dopo una lite col padre. vedremo se ci sarà la stessa “foga” giornalistica che c’è stata contro le due rumene. ma non credo proprio, temo che già da domani non si parlerà più né di questo italiano né di questa bambina polacca 🙁

ANTICLERO

@ Charlotte

sono d’accordo. è assurdo che i nostri TG siano ormai solo del fiction. e come tutte le fiction devono soddisfare la necessità degli ascoltatori: questa necessità corrisponde alla presentazione di un mondo vicino a noi, di cui noi siamo parte, che qualche volta ci sorprende e altre volte ci affascina. e poi l’espediente favorito è l’omicidio. l’omicidio avvenuto in una casa italiana, commesso magari da uno straniero (che la maggior parte delle volte è innocente).

Leo55

Quindi, SICCOME L’ITALIA è PIENA DI ASSASSINI, ITALIANI E STRANIERI, se ne deve dedurre che “nessuno è un assassino”.
Inoltre se qualcuno si prova ad esaminare il fenomeno della criminalità rappresentata da immigrati irregolari e clandestini, come appunto erano le due ragazze rumene, inevitabilmente, diventa razzista, leghista, arretrato mentalmente , da isolare e zittire.
Mi spiace ma non trovo analogie tra la morte della bambina polacca, morte sciocca e atroce quanto vogliamo, ma palesemente involontaria, generata da moventi e motivi ancora oscuri, comunque esistenti e da esplorare, e la morte della povera Vanessa, uccisa volontariamente con atroce e piena volontà omicida solo per la colpa di essersi trovata sulla strada di due belve assassine che quel giorno avevano deciso di compiere qualche gesto eclatante per motivare la loro esistenza.
Chiunque di noi o dei nostri famigliari potrebbe imbattersi in qualche rumeno a caccia del gesto “significativo”.

gianfranco

“Mi spiace ma non trovo analogie tra la morte della bambina polacca, morte sciocca e atroce quanto vogliamo, ma palesemente involontaria, generata da moventi e motivi ancora oscuri, comunque esistenti e da esplorare, e la morte della povera Vanessa, uccisa volontariamente con atroce e piena volontà omicida solo per la colpa di essersi trovata sulla strada di due belve assassine che quel giorno avevano deciso di compiere qualche gesto eclatante per motivare la loro esistenza.
Chiunque di noi o dei nostri famigliari potrebbe imbattersi in qualche rumeno a caccia del gesto “significativo”.

Ma che stai dicendo? Belve assassine!? uno che vuole fare gesti eclatanti va in metropolitana con un ombrello? A Londra ci andavano imbottiti di esplosivo!
e poi l’ombrello era uno, non due….
Io finchè non ho sentito sta storia nn avevo mai pensato che che con un ombrello si potesse morire anzichè perdere solo un occhio.
Invece l’italiano che era andato a discutere col Polacco si era portato la pistola casomai fosse venuto giù un acquazzone improvviso…

valerio

Chiunque di noi o dei nostri famigliari potrebbe imbattersi in qualche rumeno a caccia del gesto “significativo”.

be non solo rumeno, ma anche polacco, albanese, ungherese, algerino, francese, inglese, statunitense, canadase, australiano, belga, svedese, cinese, koreano, brasiliano, spagnolo e ecc… generalmente i balordi non si distinguono per la loro nazzionalità

Mi spiace ma non trovo analogie tra la morte della bambina polacca, morte sciocca e atroce quanto vogliamo, ma palesemente involontaria,

palesemente involontaria?
non conosco approfonditamente il il fatto di cronaca ma non mi pare che si trattase di un fatto involontario non mi paredi aver letto che l’assasino della piccola stava pulendo la sua pistola e involontariamente gli sia partito un colpo

Leo55

Sapevo di suscitare certe reazioni, per cui preciso quello che intendevo dire, con la sottolineatura che si tratta di punti di vista miei , personali, suscettibilissimi di essere sbagliati: non ho nessuna ambizione di “asserire verità assolute”.
E’ ovvio che non giustifico il gesto del tizio che si è messo a sparare contro i vetri della finestra dietro cui si trovava la bambina polacca, è un gesto criminale e assurdo, così come quello di utilizzare una pistola per farsi giustizia da sè.
Comunque, ed è un discorso che sicuramente si espliciterà in sede di indagine processuale, all’origine della sconsiderara e criminale reazione dello sparatore c’era stato un episodio che aveva scatenata l’ira irrazionale che aveva portato al gesto di sparare contro la finestra (non contro la bambina) per una chiara volontà intimidatoria , piu’ che omicida.

Il riuscire a trafiggere il cranio di una ragazza con un colpo di punta di un ombrello presuppone , secondo me , una chiara volontà omicida, dato il modo e la difficoltà con cui si riuscirebbe a portare a termine una simile azione se non con piena e fredda volontà consapevole del danno che si vuole arrecare, oltre che il possesso della forza e della precisione per assestare il colpo, accompagnato da odio bestiale verso una vittima che neanche si conosceva pochi minuti prima.

Questo intendo con la non assimilabilità dei due episodi. A cui si accompagna di conseguenza un diverso inquadramento culturale dei protagonisti e un diverso rilievo della pericolosità sociale degli stessi.

Ma questo discorso sfocia nella scienza criminologica e penso che ci porti fuori dal tema del blog.

Rabbiosa

@claudio

Veramente gli ultimi aggiornamenti danno come libertà di stampa l’Italia al 40° posto dopo Cile, Benin e Namibia..altro che 22°!!!

gianfranco

“Il riuscire a trafiggere il cranio di una ragazza con un colpo di punta di un ombrello presuppone , secondo me , una chiara volontà omicida, dato il modo e la difficoltà con cui si riuscirebbe a portare a termine una simile azione se non con piena e fredda volontà consapevole del danno che si vuole arrecare, oltre che il possesso della forza e della precisione per assestare il colpo, accompagnato da odio bestiale verso una vittima che neanche si conosceva pochi minuti prima.”

Mi risulta entrato da un occhio, che nn ha certo la consistenza del cranio.
e pare che qualche testimone divida equamente le responsabilità tra le ragazze.
sulla consapevolezza e la volontarietà, io nn credo proprio, per quanto possa essere incivile, che 5 min prima la rumena pensasse di dover fare qlcs del genere. Forse uno che c’è la nel DNA gira armato di coltello in tasca. O di pistola…

“Questo intendo con la non assimilabilità dei due episodi. A cui si accompagna di conseguenza un diverso inquadramento culturale dei protagonisti e un diverso rilievo della pericolosità sociale degli stessi.”

L’inquadramento culturale è essere stranieri? perchè invece uno che è italiano e va ad intimidire la gente sparando alle finestre è di una civiltà superiore…??

Leo55

@gianfranco

Non so se hai ascoltato le ultime notizie dei tg, perchè sembra proprio che la reazione dello sparatore si sia originata dopo una lite…..come sospettavo.
Per quanto riguarda l’episodio dell’ombrello ho già avuto modo di scrivere:
http://www.uaar.it/news/2007/05/02/vanessa-russo-cronaca-una-morte-insensata/#comments
Per “inquadramento culturale” non intendo un qualcosa che possa in qualche modo ritenersi discriminatorio o ascrivibile genericamente a categorie di persone: i casi vanno esaminati di volta in volta, cercando, se possibile, di mantenersi lucidi nell’analisi, al di là delle omologazioni generiche molto in voga oggi.

Leo55

@gianfranco

Come inquadri l’episodio del rogo del campo nomadi in provincia di Ascoli Piceno, a ritorsione dell’incidente provocato da un rom ubriaco in cui avevano perso la vita quattro ragazzi del luogo??

claudio

Qualcuno si legga quante condanne a morte furono comminate agli emigranti italiani
alla fine dell’800 e agli inizi del ‘900 negli USA.
La gravita’ del reato non e’ mai correlata alla nazionalita’ od alla razza di chi lo commette.
Queste cose lasciamo che le dicano i fautori di ideologie totalitarie.

Gabriele Porri

charlotte, la morte della bambina polacca è già stata definita accidentale, come se l’assassino stesse pulendo un arma e fosse partito il colpo per sbaglio…che schifo!

Gabriele Porri

scusate ho ripetuto il commento di valerio perché mi sono fiondato a commentare…

Gabriele Porri

Qualcuno si legga quante condanne a morte furono comminate agli emigranti italiani
alla fine dell’800 e agli inizi del ‘900 negli USA.

beh ma allora eravamo noi a fare la parte dei romeni in italia oggi…e con questo non giustifico i criminali di qualsiasi nazionalità, contesto il modo in cui ci vengono presentate le news…

Leo55

@gianfranco

L’articolo su Repubblica mi sembra di una faziosità più unica che rara.
Si parte dal preconcetto che la discriminazione contro gli stranieri extracomunitari entri a condizionare anche questi aspetti di cronaca…….mantre , secondo me, vale l’esatto opposto: guai a condannare comportamenti criminali di albanesi, polacchi, rumeni, rom ecc…….arabi e islamici in generale , poi, non possiamo neanche nominarli.

gianfranco

“Si parte dal preconcetto che la discriminazione contro gli stranieri extracomunitari entri a condizionare anche questi aspetti di cronaca”

ma infatti è proprio così.

La nazionalità è diventatto un aggettivo dispregiativo. (te lo dice uno che lavora nel campo comunicazione)

E’ facile leggere ” albanese ubriaco senza permesso di soggiorno travolge ciclista e scappa”
mentre se è italiano leggi “pirata della strada investe ciclista”
Hai mai letto ” calabrese ubriaco con regolare residenza a milano investe ciclista…”?
No perchè è irrilevante sapere se un ubriaco parla un altra lingua o ha le carte non in regola, come è irrilevante sapere se un italiano è domiciliato o residente. La vera sostanza sarebbe solo che uno è un ubriaco al volante.
ma identificare autori di crimini con la nazionalità è solo una strisciante ma massiccia ondata di razzismo.
quando si vede un palazzo nuovo si ricorda sempre chi è l’architetto o il costruttore, non quanti rumeni clandestini ci hanno passato le giornate a tirarlo su, come nn si ricordano gli schiavi che tirarono su le tombe dei faraoni (unici ricordati).

” guai a condannare comportamenti criminali di albanesi, polacchi, rumeni, rom ecc…….arabi e islamici in generale , poi, non possiamo neanche nominarli.”

Non è assolutamente vietato indicare comportamenti criminali di nessuno. ma un assassino si chiama assassino, un ladro si chiama ladro, e nn rumeno, albanese etc. perchè nn tutti lo sono così come nn si dice “un siciliano ha sparato” ma un mafioso ha sparato, perchè se è vero che un mafioso può essere siciliano non tutti i siciliani sono mafiosi.

Barbara

X Gianfranco

Sono d’accordo con te purtroppo oggigiorno la diversità è diventata motivo di scontro,non di arricchimento.Mia nonna era ungherese, non sia mai che mi diano dell’extracomunitaria(in senso negativo)!!!

cartman666

x Barbara: su La Sicilia, quotidiano notoriamente vicino alla chiesa, si e’ parlato dello sfregio alle statue dei papi, e anzi con certa enfasi. Penso sia passata inosservata perche’ pressati da notizie piu’ importanti, come il caso di malasanita’ accaduto in puglia

Emilio Gargiulo

Il razzismo è sempre in agguato, colpisce chiunque si sofferma sulle diversità apparenti delle persone, invece di guardare obiettivamente le cose come stanno.
E le cose stanno che, in italia, secondo i mass media, tutti gli stranieri che vengono da paesi più poveri sono criminali, o terroristi, o terroristi criminali.
E tutto ciò, al solo scopo di favorire un certo tipo di politica e di politici retrogradi e retrogratizzanti.

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