L’Uaar dona libri per sostenere l’Attività alternativa

Al via l’edizione 2024/25 della campagna “Libri per chi ha diritto di averli”: le scuole primarie statali che ne faranno richiesta, potranno ricevere libri di testo da consegnare alle bambine e ai bambini dell’Attività alternativa.

A distanza di un anno l’Uaar torna a donare i libri di testo per sostenere il programma di Attività alternativa all’Insegnamento della religione cattolica nelle scuole primarie statali italiane. Mentre è ripartito lo strazio dell’imposizione del presepe nelle scuole, l’Uaar pensa alle cose serie come arginare la disparità educativa causata dall’Irc.

D’altra parte le classi in cui è previsto il libro di Attività alternativa sono ora oltre 12mila, con un incremento di circa il 90% rispetto all’anno 2023/24. Un risultato reso possibile anche grazie alla campagna Libri per chi ha diritto di averli con cui l’Uaar ha donato oltre 1300 libri e ha sollecitato tramite email PEC tutti gli istituti comprensivi del Paese a deliberare l’adozione dei libri per l’Attività alternativa.

«Il risultato – commenta Roberto Grendene, segretario nazionale Uaar – è incoraggiante, siamo sulla strada giusta, ma in oltre 100mila classi delle nostre scuole primarie la pari dignità educativa di bambine e bambini è a rischio. Per questo abbiamo deciso di rinnovare l’impegno con l’edizione 2024/25 di “Libri per chi ha diritto di averli”: vogliamo infatti che i piccoli studenti dell’Attività alternativa abbiano il loro libro in forma gratuita, come i compagni che frequentano l’insegnamento religioso».

Da oggi e fino al 10 febbraio 2025 – data che è anche il termine per le iscrizioni scolastiche – i responsabili delle scuole primarie statali potranno compilare il modulo di richiesta alla pagina www.uaar.it/kitdidattica per avere la fornitura offerta dall’Uaar di libri Alternativamente (Raffaello Scuola) o Intorno a noi (Giunti Scuola). Il modulo prevede anche domande sulla procedura seguita dalla scuola per il rimborso dei libri adottati dal Collegio docenti da parte dell’Amministrazione comunale.

«Abbiamo notato – continua Grendene – che regna l’incertezza e diverse scuole ritengono che il Comune non rimborsi il libro di Attività alternativa, ma soltanto quello di religione cattolica. Ovviamente non è così, e lo scopo di “Libri per chi ha diritto di averli” è diffondere in tutto il Paese ciò che sta già accadendo in province come Livorno, Asti e Teramo, dove rispettivamente già il 44%, il 38% e il 37% di classi delle scuole primarie hanno adottato il libro di Attività alternativa».

Raggiungere questo traguardo di pari dignità educativa non è così scontato: occorre infatti vincere le resistenze degli insegnanti di religione cattolica che, con il supporto di esperti Cei, tentano di mettere i bastoni tra le ruote all’adozione dei libri di Attività alternativa.

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