Il crocifisso non sarà rimosso negli ospedali della Lombardia. L’assessore regionale alla Sanità Luciano Bresciani, in una conferenza stampa con il presidente della Regione Roberto Formigoni, e il presidente della Fondazione Policlinico-Mangiagalli, Carlo Tognoli, ha assicurato il rispetto delle decisioni già prese su questo dal Consiglio di Stato. «Daremo garanzia assoluta – ha detto – del rispetto del provvedimento del consiglio di stato che in Lombardia è sempre stato rispettato e continuerà ad esserlo». «I crocifissi all’interno della nostra struttura ospedaliera non sono stati e non verranno rimossi, né è mai stata data disposizione in tal senso da alcun Organo della Fondazione», ha poi precisato Carlo Tognoli, Presidente della Fondazione Policlinico Mangiagalli aggiungendo che «l’immagine di Maria Vergine, per altro, è presente da anni in alcune aree del reparto di ostetricia della Mangiagalli». […]
Non saranno rimossi i crocifissi dalle corsie della clinica Mangiagalli
38 commenti
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Lo avevo già detto che era un bufala
Il confine tra un bufala e un rimangiarsi la parola è labile… spero che qualche paziente richieda l’esposizione del muro dell’Uaar o del mostro-spaghetti volante giusto per rispettare la sensibilità di tutti 🙂
Per una volta che si tornava a esporre l’immagine della più grande religione del mondo, essì cari il culto della grande madre è durato mooolto più a lungo di qualsiasi altro ed era diffuso in tutto il mondo, subito il formigo è corso a rimettere ben in chiaro chi comanda. A suon di chiodi
Ehi Flavio,come ti permetti di scherzare su nostro signore Flying Spaghetti Monster?
Avranno ricevuo una telefonata dal Brasile(leggi Ratzinger) si son cagati sotto e fatto dietrofront!!!
Copmunque al TG di ieri sera parlavano di togliere il crocifisso dal reparto maternità dell’ospedale.
sarà intervenuto formigoni il vergine (per sua ammissione…)
Io non capisco una cosa, ma delle donne atee o ebree che dovevano partorire non è mai fregato nulla a nessuno? Comunque da quando Adel Smith ha fatto la sua procedura contro il crocifisso, è diventata una battaglia dell’integralismo islamico conto “le radici cristiane dell’italia”.
X Lik
Perchè hanno fatto sentire la loro voce.Mi auguro che oggi nel 2007 in Italia in una società multietnica e multireliogiosa anche gli altri gruppi religiosi,gli atei,gli agnostici,gli illuministi etc. facciano sentire la loro voce…..
La colpa è nostra dobbiamo noi essere determinati e mettere l’azione!!!!
‘sto crocefisso è proprio una croce..;)
Io vivo da diversi anni in Germania. Il persare qui é molto piu fluido e ti permette anche di dialogare ovunque tu pensi. Mi vengono i brividi nel pensare che quando vado giu al paesello (sud. Se non voglio essere linciato devo fare l’ipocrita
@lik: Atee, ebree e protestanti* non sono catalogabili né come “italiane normali” né come “poverine verso cui essere tanto politicamente corretti”. Quindi non esistono.
(*la qui presente scribacchina, ad esempio, è protestante e quindi contraria ai segni religiosi in luogo pubblico per motivi di laicità E di fede religiosa – tengo a tutto il Primo Comandamento, iconoclastia inclusa.)
@ Barbara
Ad Adel Smith della laicità dello stato non interessava un granché come del resto questa iniziativa è in fondo in nome del rispetto delle altre religioni, visto che viene sostituito con la madonna. Quello che conta è la reazione dell’opinione pubblica e a mio avviso dopo la mossa di Adel Smith è diventanta una battaglia difficile quella di impedire l’affissione del crocifisso, molto più di prima.
vi propongo questo “caso di studio”.
sappiamo che uno strano giro di sentenze ha ritenuto la presenza del crocifisso nelle scuole come dovuta. Questo in virtù di una vecchia normativa che lo inquadra tra gli arredi scolastici, come un banco o una cartina d’Italia, il gesso o la stecca per indicare la lavagna.
dunque ecco il caso: se un docente giustamente incacchiato per i ragazzini maleducati e casinari, traesse dal muro il crocifisso e sbattendolo ripetutamente sulla cattedra per richiamare all’ordine provocasse la rottura del suddetto, a quale tipo di sanzione potrebbe andare incontro.
io direi che la sanzione non possa eccedere il costo della colla o del chiodo necessari alla riparazione dell’arredo in questione.
sarei molto curioso di sentire altre opinioni in proposito, magari anche di qualche esperto di arredi.
Posso dire una cosa in controtendenza? Nelle scuole (pubbliche) sono favorevole al muro spoglio, ma negli ospedali sarei aperto alla possibilità di ospitare simboli religiosi (tutti quelli che vengono richiesti!). Quindi, più che chiedere la rimozione dei crocifissi dalla Mangiagalli vorrei che fosse garantita la presenza di His Noodliness o qualcosa del genere (ogni tanto mi manca, una vera iconografia atea…). Il principio sarebbe questo: nelle scuole la croce è lì solo per indicare l'(incostituzionale) adesione dello Stato italiano alla religione cristiana cattolica, quindi vada via; negli ospedali invece è lì per dare conforto ai pazienti cattolici, e per me è indifferente, dunque resti pure, a patto che a me siano garantiti gli stessi diritti. La differenza è che una scuola, finora, non è un luogo di sofferenza quanto lo sono le strutture sanitarie…
Non so se perdo di vista qualcosa.
Lasciamo il crocifisso e sopra mettiamoci il famoso calendario pirelli tette e culi… così salviamo il crocifisso, l’ipocrisia ed il buon gusto… 😉
a me capitasse di andare all’ospedale lo faccio volare dalla finestra…
Luigi
@luigi
Ti prego non farlo, piuttosto rifiutati di restare ricoverato in quell’ospedale e pretendi di essere trasferito altrove.
Altrimenti fai la figura di merda di quell’imbecille di Adel Smith. Da quando tale idiota ha scagliato quel fottuto crocifisso dalla finestra, tutti pensano che noi vogliamo togliere i crocifissi per fare un favore agli islamici, e ormai questa fissazione non gliela togli più dalla testa.
Per cui da quel giorno, le nostre possibilità di vincere la battaglia sui crocifissi si sono ridotte praticamente a zero, e così sarà per almeno 500 anni ancora.
Spero che Adel Smith sia presto inculato da un toro inferocito.
Saluti
Nando
Ritengo la battaglia contro i crocifissi e i santini in genere infantile e inutile.
In Germania, che non è certo un paese dominato dalla Chiesa, gli ospedali e le case di cura per anziani sono pieni esattamente come in Italia di questi simboli.
Se una persona sofferente ne sente il bisogno, non vedo alcun motivo legale né morale di negarglielo.
Ci sono persone che trovano conforto in un animale da compagnia, in un peluche, in un libro.
Il conforto ad una persona sofferente non dobbiamo deciderlo noi.
Josèphine
Ho vissuto venticinque anni in Germania e non mi risulta quello che dici tu. … a parte ovviamente nella patria del Papa!
@Josèphine
In ogni caso e vero che tante persone cercano l’aiuto da fuori, perché non hanno mai imparato di stimolare autonomamente le proprie forze
magar,
per quanto riguarda gli ospedali, in linea di massima sono d’accordo che è inutile incaponirsi a togliere un simbolo di speranza per dei malati.
Direi però che non dovrebbe essere imposto. Mi spiego meglio: se io, ateo, o un ebreo o un musulmano o un qualsiasi altro non cristiano, mi trovassi ricoverato in una stanza d’ospedale con la croce vorrei che venisse tolta. Si può sempre rimettere a posto quando me ne sono andato…
*joséphine
in linea di massima sono con te ma facciamo la controprova per verificare chi è intollerante….
posso appendere al muro il mio santino protettore? posso togliere dal mio letto di degenza le immaginette di padre pio incollate sul metallo? NO
e allora….
la maggioranza in democrazia decide sempre nel rispetto delle minoranze specie nelle questioni di fede
JSM porta implicitamente una intelligente proposta. Simboli religiosi quale supporto per i sofferenti consentiti su esplicita richiesta degli interessati. Proprio perché è intelligente e accomodante, un provvedimento simile non sarà mai messo in essere.
A me questa storia dei simboli (crocifissi, veli, stelle di david, abiti da pirata, distintivi vari…) sembra tanto la fase preparatoria di uno scontro già visto più volte in passato e già in atto in paesi neppure troppo lontani.
Da un qualsiasi libro di storia: “[…] Nel frattempo, Tizio schierò le truppe lungo il confine. Caio, in risposta a tale affronto e al rifiuto di porvi rimedio, attaccò nella notte del… provocando la nascita del conflitto.” Ovviamente senza mai spiegare con chiarezza cosa c’èra dietro…
E’ una lotta per il potere. La spiritualità non c’entra.
@ Raphael
Una soluzione democratica: Lasciamo un chiodo al muro, cosi ogni malato appende il suo Dio preferito, mentre cerca di guarire.
Io in ospedale desidero avere come simbolo un sacro grifone di Zoroastro.
A Babilonia, ai tempi di Zadig, si giurava che i malati guarissero molto più rapidamente.
Mi sembra un’idea bellissima ,… anzi una simbolo cosi bello fa anche da arredo
@ banu
Sono mezza tedesca, e ti assicuro che nella Ruhr, triangolo industriale di importanza mondiale, di santini, padre Pio, madonnine nei luoghi degli infermi abbonda.
Peraltro ne fanno uso anche i protestanti.
Inoltre, ripeto, ritengo che nessuno abbia il diritto di decidere su che cosa rechi conforto alle persone.
Questo tipo di laicità mi pare assai illiberale e inumano, quanto il clero stesso, e me ne dissocio.
Un mio conoscente, italiano, ateo al 100%, deceduto a 98 anni neppure un mese fa,
non ha voluto funerale cattolico, si è fatto cremare, ma non ha mai avuto nulla da ridire sui crocifissi in ospedale, pur essendo medico.
Ciascuno si appenda il supporto che crede, e il fatto di non trovare forza in se stessi
non riesco a condannarlo. Siamo essere umani e non robot.
@ Aldo
“su richiesta esplicita degli interessati” sarebbe una bella cosa.
Ma quando si è davvero sofferenti, temo che sia facile essere influenzati.
Perciò non vedo come questa proposta di per sé ragionevole e democratica
possa essere messa in atto.
@ Josèphine
Ma quale condanna? Come dicevi tu prima, ogni uno e libero di fare quello che vuole.
Importante che non vado ad invadere la libertà del prossimo.
già mai nella mia stanza di ospedale non volevo ne crocefissi ce santini, secondo te hanno rispettato la mia volontà?
no che non l’hanno rispettata, ma me l’hanno imposto per tutto il tempo della mia degenza, e questo ti assicuro mi ha dato un fastidio enorme e quindi dico, chi lo vuole se lo metta ma chi non lo vuole deve essere libero di toglierlo, perciò non deve essre imposto dallo stato o dalla direzione sanitaria di un dato ospedale. Per joséphine, questo secondo te è illiberale?
La parola “liberale” e veramente grande,.. non so se tutti abbiamo i mezzi per comprendere il suo significato…. io per esempio non capisco la versione di Josèphine
la presenza del Crocifisso negli ospedali aiuta i degenti credenti a guarire
il filcc denuncia un’altra grave opera di prevaricazione, questa volta ai danni delle madonne
http://filcc.noblogs.org/post/2007/05/11/madonna_mangiagalli
@ banu e @ Daniela
se vi hanno imposto il crocifisso, ritengo questa cosa illiberale.
Ma se si è in due o tre nella stessa stanza di ospedale, e una persona desidera i santini, crocifissi e simboli vari, e un’altra no, come ci si mette d’accordo??
Ognuno mette sul suo letto ciò che vuole