Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è dei deputati Maurizio Lupi (Noi Moderati) e Lorenzo Malagola (Fratelli d’Italia) che
hanno presentato due distinte proposte di legge per rendere festa nazionale il 4 ottobre, giornata dedicata a san Francesco d’Assisi.
La proposta di Lupi (A.C. 2097) dedica la giornata alla celebrazione dei «valori della pace, della fratellanza, della tutela dell’ambiente e della solidarietà» e prevede il coinvolgimento di scuole, enti pubblici e associazioni. La proposta di Malagola (A. C. 2231) la associa al «riconoscimento dei valori universali della pace, del perdono civile, della carità e della solidarietà verso i poveri e i più fragili, del dialogo tra le grandi culture e religioni e della tutela del creato» e rende festa nazionale quella per san Francesco e mantiene la solennità civile di santa Caterina da Siena, che cade lo stesso giorno (finora per entrambi era prevista la solennità civile, con esposizione di bandiere ma senza interruzioni di attività). Le proposte di Lupi e Malagola rappresentano un segnale della regressione confessionalista promossa dalle istituzioni: fino al 1976 il 4 ottobre le scuole rimanevano chiuse per festeggiare san Francesco, ricorrenza poi eliminata.
A seguire gli altri episodi raccolti questa settimana.
Il governo Meloni ha impugnato la legge della Regione Sicilia che prevede l’obbligo di assumere medici non obiettori di coscienza negli ospedali pubblici. In una risoluzione approvata il 4 agosto, il Consiglio dei ministri ha esaminato diverse leggi regionali su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ritenendo che l’amministrazione siciliana abbia «ecceduto dalle competenze statutarie, ponendosi in contrasto con la normativa statale, nonché i principi di uguaglianza, di diritto di obiezione di coscienza, di parità di accesso agli uffici pubblici e in tema di pubblico concorso». Il senatore e capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Insularità, Raoul Russo, e la capogruppo FdI alla Camera in Commissione Giustizia hanno esultato, perché «l’obiezione di coscienza rappresenta l’espressione più autentica della libertà personale, religiosa, morale e intellettuale».
Il ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara, annunciando l’approvazione del decreto che autorizza le assunzioni di docenti per l’anno scolastico 2025/2026, ha definito l’assunzione di 6 mila insegnanti di religione cattolica come «un atto di giustizia verso una categoria che per troppo tempo ha aspettato il giusto riconoscimento del proprio ruolo educativo».
Il giubileo dei giovani ha stimolato l’ostentazione clericale dei nostri politici.
La ministra per la Famiglia Eugenia Roccella in un post su Facebook ha scritto che i pellegrini avrebbero smentito la «narrazione omologante di una generazione fatta solo di bulli e di maranza» e sarebbero parte di una «maggioranza silenziata» di milioni di giovani con valori positivi che però non godono della visibilità riservata a «manifestazioni di protesta o a fenomeni di devianza». Roccella ha allargato il discorso al cristianesimo, ritenendolo «l’unico fenomeno da cui il mondo è attraversato senza limiti di latitudine, senza cesure storiche».
Dal canto suo il deputato di Fratelli d’Italia e presidente di Gioventù nazionale Fabio Roscani, intervistato dal Secolo d’Italia sul giubileo dei giovani, ha detto che «San Giovanni Paolo II è stato ed è per tutti noi un punto di riferimento spirituale e culturale, per primo ha capito l’importanza di riavvicinare la Chiesa ai giovani» e che «i valori del Cristianesimo sono i valori su cui è ispirata la nostra Civiltà. Credere nella dignità umana, nella libertà, nella giustizia sociale significa aderire a principi e valori cristiani che peró valgono per tutti, non solo per chi crede in Dio».
Il capogruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Pontedera (PI) Matteo Bagnoli ha polemizzato con il sindaco Matteo Franconi per un breve post scritto sui social da una dipendente comunale critico verso i pellegrini del giubileo dei giovani. «Chi usa queste parole in un post sui social, con la sfrontatezza di chi evidentemente si sente intoccabile e credere di avere la ragione tra le mani, è una persona delegata per conto del Comune alle politiche per la pace, una dipendente pagata coi soldi dei cittadini che scredita e denigra milioni di ragazzi che si sono riuniti per chiedere la pace», ha dichiarato indignato Bagnoli, chiedendo all’amministrazione di intervenire «con chiarezza, perché simili affermazioni non sono compatibili con il ruolo di chi lavora a diretto contatto con il mondo della cultura, dell’associazionismo e delle politiche di pace». Dal canto suo il sindaco ha risposto che il giubileo dei giovani è stato «un incommensurabile trionfo della gioia, della speranza e del futuro sui grandi mali del mondo» ma che «ogni altra e diversa considerazione che Fratelli d’Italia intende attribuire all’amministrazione è frutto di una bieca speculazione politica che, vista la stagione, potrei definire ultima spiaggia elettorale: rovistare nei profili privati dei dipendenti e costruirci sopra polemiche che non hanno senso è l’ultima, ennesima, inaccettabile speculazione».
L’assessore alle Politiche giovanili del Comune di Latina Andrea Chiarato ha portato i saluti della sindaca Matilde Celentano e dell’amministrazione ai giovani pellegrini transitati nella città dopo il giubileo dei giovani, alla presenza anche del presidente del Consiglio comunale Raimondo Tiero, della presidente della Commissione Attività produttive Simona Mulè e dei consiglieri comunali Fausto Furlanetto e Giuseppe Coluzzi.
Durante i festeggiamenti per la rievocazione storica della battaglia della Meloria del 1284, oltre ai saluti istituzionali del sindaco di Pisa Michele Conti e la deposizione di una corona d’alloro, si è tenuta anche una cerimonia religiosa con preghiera e benedizione.
Il sindaco di Leporano (TA) Vincenzo Damiano ha partecipato, con fascia tricolore, alla messa per il centenario della proclamazione di sant’Emidio quale patrono della città, donando le chiavi della città a una statua del santo, e agli altri eventi dedicati al “giubileo” del santo cui ha presenziato anche l’arcivescovo di Taranto Ciro Miniero.
I gruppi di opposizione Rifare Gualdo, Forza Italia e Gualdo del Consiglio comunale di Gualdo Tadino (PG) hanno depositato un’interrogazione lamentando l’inazione dell’amministrazione durante il giubileo: «a Gualdo Tadino tutto tace. Nessuna iniziativa promossa dall’Amministrazione, nessun segnale di attenzione verso un evento che sta già muovendo milioni di pellegrini in tutta Italia e che rappresenta un’occasione irripetibile per i territori attraversati da cammini spirituali».
Per quanto riguarda iniziative non riconducibili al clericalismo ma straordinariamente irrazionali, menzioniamo la nomina da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci, tra i nuovi componenti del Gruppo consultivo nazionale sulle vaccinazioni (Nitag), di due figure che hanno espresso posizioni controverse e pseudoscientifiche sui vaccini.
Anche se non ricadono nella settimana appena trascorsa, questi ulteriori episodi meritano di essere menzionati.
Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano ha partecipato a nome del governo alla messa conclusiva del giubileo dei giovani a Tor Vergata presieduta da papa Leone XIV.
La presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha celebrato il giubileo dei giovani parlando di «giornate straordinarie, impregnate di fede, gioia e speranza. Ricorderemo per molto tempo l’emozionante veglia di ieri sera sulla spianata di Tor Vergata, con oltre un milione di giovani arrivati da tutto il mondo per ascoltare il Santo Padre e pregare insieme a lui».
Il sindaco di San Lucido (CS) Cosimo De Tommaso ha partecipato, con fascia tricolore, alle cerimonie religiose per il Corpus Domini. Inoltre il primo cittadino, in occasione della «solenne natività» del santo patrono, era presente al corteo e alla messa con atto di affidamento del sindaco e omaggio floreale (pure a san Giovanni Battista) assieme alle autorità civile e militari, al presidente del Consiglio comunale e ad altri sindaci del territorio, nonché al consigliere regionale della Calabria Sabrina Mannarino.
La redazione

“rende festa nazionale quella per san Francesco e mantiene la solennità civile di [quella per] santa Caterina da Siena,”
Non va bene, cari propositori, è anticostituzionale:
non si possono fare discriminazioni, fra due santi aventi la stessa funzione, in base al sesso.
Anche per santa Caterina da Siena deve esserci festa nazionale; o per tutti e due, o niente.
Se la chiesa cattolica dovesse rispettare la costituzione sarebbe messa male, visto che la discriminazione verso le donne è strutturale. Non ricordi con che entusiasmo media e governo salutavano il fatto che il papa precedente avesse nominato una donna a capo di un dicastero vaticano, mentre non avevano sollevato obiezioni alla sua affermazione che dio non aveva previsto il sacerdozio per le donne? Ed infatti l’articolo VII della nostra costituzione col concordato le concede mano libera, non le richiede il rispetto della nostra costituzione, mentre all’articolo VIII per le altre religioni non cattoliche viene richiesto.
D’altronde il papa può invitare apertamente a non rispettare le leggi e regole di uno stato democratico se queste non si accordano con le sue convinzioni religiose, senza che questo abbia sollevato obiezioni e incriminazioni.
Secondo me sarebbe anticostituzionale il solo fatto di voler proporre oggi un festa nazionale religiosa solo cattolica, ma con le religioni e gli identitari non si sa mai e col modello Trump il rispetto delle regole non esiste.
E poi proprio in questi giorni una confessione religiosa cristiana americana, sostenitrice di Trump, modello di questo governo, ha detto espressamente che le donne non dovrebbero votare e altri che dovrebbero essere sottomesse.
Quando ero bambino negli anni ’60 e ’70 San Francesco era festa nazionale nelle scuole (anche per gli uffici pubblici), ma allora aveva una logica essendovi la liberticida religione di stato, cioè in cui lo stato era confessionale e c’era l’indottrinamento cattolico di stato. Poi dal 1977 è stata abolita nonostante al governo vi fosse la cattolica DC e non ricordo dure opposizioni da parte della chiesa cattolica. Adesso a quasi 50 anni di distanza e senza più una religione di stato (almeno ufficialmente) vorrebbero ripristinare come festa nazionale una festa identitaria cattolica imponendola ai non cattolici?
Pochi anni prima di San Francesco c’è stato il predicatore pauperista Valdo che ha fatto più o meno cose simili, ma non si è sottoposto alla chiesa di Roma, fornendo il suo contributo al controllo del popolo da parte del potere e lui e i suoi seguaci sono stati perseguitati come eretici e discriminati per secoli. Cioè chi non crea problemi alla chiesa cattolica ed anzi si popone come “utile instrumentum regni” viene osannato e portato a modello.
Penso che istituire oggi una festa nazionale cattolica, quindi obbligatoria per tutti, sia anticostituzionale e lesiva della laicità di uno stato. Ma per gli identitari nostalgici della religione di stato esiste solo il cattolicesimo identitario imposto per legge. Fa sensazione che uno dei promotori sia il ciellino Lupi, compare di merende di Formigoni.
Un ultima precisazione: solo la propaganda cattolica e del governo può parlare di milioni di giovani che si sarebbero incontrati per il giubileo dei giovani e per la pace. Secondo la stessa chiesa cattolica tedesca sarebbero stati 500 mila in tutto. Ed è curioso vedere che se parli di pace in veste cattolica viene osannato ed appoggiato dal governo, se lo fai in altre manifestazioni non cattoliche vieni attaccato, denigrato ed anche arrestato.
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Forse la proposta del Lupi nasce dalla convinzione di essere un discendente di quel lupo che discorreva con Francesco? Quindi tutto si ridurrebbe a un mero interesse privato? 😛
Homo homini lupus. 🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺🐺
Per fortuna che la controversa nomina del Comitato tecnico sui vaccini da parte del ministro Schillaci ha generato notevoli reazioni negative, da parte di tanti scienziati firmatari di petizioni quali il nobel Parisi, a associazioni di genitori con figli immunodepressi ed anche a livello internazionale col British Medical Council. E sembra che il ministro sia costretto a fare marcia indietro anche se non si sa ancora come (dubito che si dimetterà): immagino poi il solito jolly del vittimismo di queste persone. Certo che se uno comunque medico (uno dei pochi veramente esperti di questo governo di tuttologi) si fa dettare le scelte da personaggi squallidi quali il tuttologo leghista Borghi (membro della commissione politica sul covid), uno che imperversa su tutto come se ne capisse qualcosa ed ha problemi già con l’economia che dovrebbe essere il suo settore di specializzazione.