Mobbing all’Università Cattolica

Un giovane ricercatore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, Giulio Bigotti, dovrà essere risarcito con 200mila euro per essere stato ‘mobizzato’ sul posto di lavoro impedendogli ogni possibilita’ di sviluppo della carriera universitaria. Lo ha reso noto il Codacons, i cui avvocati hanno sostenuto in giudizio il giovane ricercatore romano che ”aveva ingaggiato – si legge in un documento dell’associazione – una dura battaglia a tutela dei malati, denunciando decine di errori diagnostici nelle analisi istologiche sui tumori. E l’universita’, anziche’ premiarlo per il suo coraggio, lo puni’ relegandolo in sala autopsie come un monatto e negandogli ogni possibilita’ di ricerca e sviluppo di carriera”. […]

Fonte: RomaOne

Archiviato in: Generale

17 commenti

Vassilissa

Avrà dato fastidio a qualche barone e ai suoi figli?
Non vale la pena in questo paese essere bravi, onesti e scrupolosi.

Vassilissa

Errori di agnostici?
Ma allora è un martire
è tutta una congiura di quegli indemoniati di atei agnostici laicisti e nihilisti
(e komunisti) 🙂

Stefano

Cioè in quella “prestigiosa” università sbagliavano le diagnosi sui tumori?? E le vittime di questa malasanità chi le risarcisce? E perchè nei telegiornali non ne abbiamo sentito parlare?

Be 85

ma soprattutto: come altro si poteva chiamare uno che va alla cattolica?!
giulio bigotti 😀

Kerry King

Oh,a sentire parlare di universita’ cattolica mi viene l’orticaria,pero’ c’e’ da dire che fu il suo fondatore,padre Agostino Gemelli,a smascherare e a sputtanare per primo le presunte stimmate di padre Pio,almeno una cosa buona nella vita…..

Rosalba Sgroia

Carissimi, purtroppo il fenomeno del mobbing si estende in molti ambiti lavorativi e non solo in ambiento cattolici, ma anche nelle scuole, nei sindacati …
Se dimostri di essere solerte, intelligente, non asservito alle logiche di potere, il capo e il suo staff trovano il modo di farti fuori.
Il mobbing, sempre da condannare, ovviamennte è ancor più esecrabile quando avviene in luoghi che dovrebbero dare un buon esempio agli altri.
Sono contentissima che questo signore venga risarcito!

Nickelgrey

Devo dire però che questo è l’atteggiamento del mondo della ricerca scientifica in generale.
Se sei in linea con gli indirizzi di chi paga la ricerca (le case farmaceutiche o i governi) vai bene, se no, vai a pulire le provette, vai…

Vassilissa

Piccola divagazione

Non ho potuto ascoltare bene ma a Radiopop parlavano della bruttissima faccenda degli ospedali di Emergecy in Afghanistan, un patrimonio di strutture, personale specializzato e attrezzature notevole per quel paese. Pare ormai chiaro che il governo di karzai vuole mettere le mani su questo tesoro e abbia orchestrato l’arresto di Hanefi e il conseguente allontanamento del personale straniero per accusare Emergency di “interruzione di servizio” e confiscare il tutto. Una squallida faccenda in cui il nostro governo fa una figura ignobile.
Ma quello che volevo dirvi è che IL PRESIDENTE DELL’OSPEDALE SAN RAFFAELE, don VERZE,’ SI E’ OFFERTO PER GESTIRE TUTTE LE STRUTTURE DI EMERGENCY IN AFGHANISTAN !!!
io lo chiamo sciacallaggio.
Invito tutti a firmare le petizioni per la liberazione di Hanefi, dare il 5×1000 a loro e a protestare con quella specie di governo che abbiamo perchè intervenga con tutti i mezzi a sua disposizione.
http://www.emergency.it

Sydbarrett76

OK per il risarcimento del mobbizzato, ma se si vuole estirpare il cancro del nepotismo dall’Italia sarebbe anche il caso di iniziare a far perdere il posto ai mobbizzatori, altrimenti il risultato è che il tipo perde comunque il posto, prende un risarcimento in soldi e l’ente va avanti con le stesse logiche, gli stessi baroni e le stesse magagne.
E’ esattamente ciò che fanno le grandi corporations in questi casi: pago i danni e ricomincio a fare il mio comodo perchè alla fine mi costa meno che smettere di fare danni, tanto nessuno mi costringe a farlo.

In questo caso dovrebbero cacciare e arrestare chi si è reso responsabile del mobbing e i suoi diretti superiori che o non hanno controllato o erano complici. Questi devono diventare reati penali.

gino

Cari amici, il nepotismo ed il mobbing non ha colore se no il marrone della me*da che c’e’ nella testa e nel cuore di molta gente

Commenti chiusi.