E’ rimasto fedele alle sue convinzioni anche quando i suoi colleghi sono usciti dalla camera di consiglio per leggere la sentenza: il giudice Luigi Tosti nell’aula della Corte d’appello dell’Aquila non è entrato perchè alla parete era appeso un crocifisso. Com’era accaduto nell’inverno di due anni fa, anche i giudici di secondo grado hanno condannato il magistrato del tribunale di Camerino a sette mesi di reclusione e un anno di interdizione dai pubblici uffici. La pena gli è stata sospesa ma la condanna per il suo atteggiamento anti-crocifisso resta inalterata: “La presenza o meno del crocifisso in un’aula di giustizia è irrilevante ai fini dello svolgimento del processo e non crea una condizione di illegittimità”. […]
Condannato il giudice Tosti
6 commenti
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…ma se fosse davvero “irrilevante” allora chiunque potrebbe alzarsi e toglierlo, giusto?
No.
E’ una cosa “irrilevante” che però è allo stesso tempo “indispensabile”…(sic)
…abbastanza scontato! (cosi’ come penso lo sara’ in cassazione)
E’ il tribunale dei diritti dell’uomo che dovra’ fare giustizia.
A meno che all’Italia venga riconosciuto e consentito lo status di unica Teocrazia Europea (Turchia inclusa.
…cosa che non penso proprio.
Io credo invece che la Cassazione ribalterà tutto, poi però il processo dovrà essere ripetuto …
La vera roccaforte dei baciapile sta soprattutto nel Consiglio di Stato, non nella Cassazione.
Solidarietà al giudice Tosti!
Lo spero anch’io fabris.
nelle aule di giustiza è irrilevante, nelle scuole è un arredo.
la legge dunque ci dice che il crocifisso è un IRRILEVANTE ORPELLO.
proposta: le istituzioni statali che li possiedono li vendano su ebay, magari ci fanno su quelche soldo.