L’urina del profeta Maometto era cosi’ pura che i suoi amici lottavano per poterla bere. A sostenerlo e’ il gran mufti’ d’Egitto Ali Gomaa, tra le massime autorita’ dell’Islam sunnita, nella sua ultima fatwa (consiglio religioso, raccomandazione utile per la vita quotidiana) diffusa dal quotidiano indipendente Masr el Yom. Una fatwa singolare che sta gia’ scatenando polemiche negli ambienti religiosi e laici. Tanto che molti analisti si domandano quale sia il senso della consuetudine stessa della fatwa, pratica religiosa che come in questo caso puo’ addirittura danneggiare l’immagine dell’Islam. […] Anche la nuova fatwa di Ali Gomaa e’ stata ridicolizzata: il famoso scrittore egiziano Ahmed Raguab si e’ domandato ironico come venisse conservata l’urina del profeta. Ancora piu’ duro l’imam Hamdy Zakzouk, anche lui conosciuta autorita’ religiosa egiziana, che ha parlato di “una fatwa contro l’Islam e contro il profeta stesso”. “E’ una sfortuna che i musulmani armino la loro religione di queste storie, e’ risaputo che non tutto cio’ che e’ stato scritto nei libri religiosi e’ vero – ha sottolineato – dobbiamo sempre usare la nostra testa e giudicare cio’ che leggiamo. Nessuno dovrebbe mai diffondere credenze cosi’ assurde”.
Egitto: fatwa su urina di Maometto
13 commenti
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Questa fa ancora più ridere delle cozze col mestruo di Banu 😀
con i molluschi si serve un bianco frizzante… ecco spiegata la fatwa 😉
(meno male che sono raccomandazioni UTILI per la vita dei fedeli… oppoveri egiziani 🙄 )
SLURP!
Ennesima prova che religioni si prendono per il culo da sole.
Comunque che schifo.
Chissà se il gran mufti’ Ali Gomaa ci può dire qualcosa su come si devono considerare le rimanenti secrezioni corporee del profeta Maometto.
Oltre che utile per i fedeli, sarebbe anche interessante.
Ricordo ancor’oggi quando, durante il mio primo viaggio in India, rimasi scioccata dal corteo di persone in processione dietro ad una vacca, accalcate per potersi almeno un po’ umettare la fronte con la di lei… urina!
Invece, a quanto vedo, non era un caso isolato. No c’è più da rimanere stupiti.
Le urine in una qualsiasi persona sana sono pure, che io sappia.
Mi pare che servissero anche per detergere.
Ma accetto conferme o smentite da chi è più esperto di me.
Non sarà mai pura come l’urina di ruini
😉
Sarà… ma preferisco il cif… anche perchè non ci arrivo da per tutto pisciando… 😆
Josephine, è vero l’urina di una persona sana è ..sterile .
I romani lo sapevano già e durante le loro guerre urinavano sulle ferite dei soldati onde evitare l’infezione .
Flavia, nell’ India induista l’urina delle mucche ha un grande ruolo . E augurio di fertilità .
mi chiedo se l’asparago sia essenziale per riuscire a morire in odore di santita’ 🙂
Al mio paese ancora durante la festa del patrono ci sono i “nudi”: persone che portano il cero ai santi e vengono praticamente solo in mutande e a piedi nudi. Fino ad alcuni decenni fa c’erano alcuni che facevano la lingua a strascinuni, cioè leccavano con la lingua il pavimento dall’ingresso fino all’altare. Ricordo di avere visto in uno dei DVD venduti in chiesa alcune immagini in bianco e nero di questo, un brevissimo tratto di una decina di secondi. Poi è stato impedito e non si fa più. Ho notato che spesso molte persone credenti hanno una visione molto “favolistica” della fede, del mondo e dell’universo.
Anni fa in televisione un devoto intervistato disse: preghiamo Sant’Agata per tornare il Catania in serie A.
Cio’ che secondo me va sottolineato, non e’ l’assurdita’ delle religioni, quanto piuttosto, il fatto che spesso i religiosi approfittano della debolezza culturale o dei problemi esistenziali delle persone.
Ve ne racconto un’altra, ma stavolta riguarda il cristianesimo: ci sono fedeli cristiani convinti di mangiare il corpo di cristo quando deglutiscono una piccola sfoglia rotonda fatta di pane azzimo!
Non solo: i sacerdoti di tale religione sostengono di bere il sangue di gesù cristo quando tracannano un sorso di vino rosso.
In fondo, se tale vino fosse bianco invece che rosso, potrebbero farsi venire in mente metafore non molto dissimili da quelle del gran muftì d’Egitto…