Ascolto differenziato

Dall’agenzia di notizie cattolica Zenit:

In un rapporto dal titolo “Relazione sull’Evoluzione della Famiglia in Europa 2007”, la Rete Europea dell’Istituto di Politica Familiare ha evidenziato come tra divorzi, aborti, calo delle nascite, invecchiamento e insufficienza di politiche di sostegno, la famiglia monogamica rischi di scomparire dal panorama continentale.
(…)
Nonostante la crescita della popolazione di 33,8 milioni di unità, i matrimoni sono in enorme calo. Nei 27 Paesi dell’Ue tra il 1980 e il 2005 il numero dei matrimoni è sceso del 22,3%.
(…)
Dal 1990 al 2005 si contano13.753.000 fallimenti matrimoniali, con il coinvolgimento di 21 milioni di figli. Il record dei divorzi in Germania (quasi 380.000), seguita da Gran Bretagna e Francia.
(…)
Cresce il numero dei figli che nascono fuori dal matrimonio: i dati parlano di uno su tre. La percentuale dei bambini nati da genitori non sposati varia da un 55% in Svezia al 45% in Francia e al 14,9% in Italia fino al 4,9% della Grecia.

Una sola domanda, se è lecito porla: ma non eravate proprio voi, nei giorni del Family Day, ad affermare che la politica ha il dovere di ascoltare le istanze della società civile?
Non è che adesso ci ripensate, eh?

Articolo di Alessandro Capriccioli pubblicato sul blog Metilparaben

Archiviato in: Generale

12 commenti

Giol

RIBADIAMOLO VA’…

“Una sola domanda, se è lecito porla: ma non eravate proprio voi, nei giorni del Family Day, ad affermare che la politica ha il dovere di ascoltare le istanze della società civile?
Non è che adesso ci ripensate, eh?”

Markus

Eppure, nonostante il panorama apocalittico descritto dai cattolici e le parnter che ho cambiato (anche con figli e divorziate) mi sento sereno e felice.

Sinceramente dubito che definire per atto pubblico le mie relazioni possa aiutare a farle durare di più, renderle migliori, o farmi amare di più eventuali figli… ma se loro si consolano così… chi gli vieta di sposarsi … basta che a me fanno fare i DICO….

Daniela

i cattolici vivono nel mondo dei sogni, i loro sogni, non hanno mai guardato alla realtà delle cose.

Enrico Bacciardi

Sì, ma se parli con uno che si definisce “cattolico” (poi magari scavi e vedi che non lo è!, e sono la stragrande maggioranza), con uno della cosiddetta base, lo troverai credo molto più aperto rispetto a chi, nella chiesa, le decisioni le prende davvero.

Ren

Si purtroppo la maggioranza dei cosiddetti cattolici sono gente che ascolta distrattamente quello che dice il papa in TV la domenica ma nella vita quotidiana di quegli ‘insegnamenti’ non ne ricordano nemmeno uno. Certo ricordano bene quando schierarsi contro il prossimo perchè nessuno abbia diritti come i loro. Non ne conosco uno in grazia di dio a dire il vero.

Valentino

In realtà penso che il vero “cattolicesimo” appartenga ad una frangia minoritaria dei credenti. La maggior parte sono vagamente “cristiani”, dato che per essere definiti cattolici dovrebbero credere a tutti i dogmi costruiti dalla Chiesa (tutti tutti, non quelli che fanno comodo) e riconoscere l’autorità suprema del papato come emanazione divina, accentandone quindi tutti i diktat (tutti tutti, non solo quelli che fanno comodo).

Commenti chiusi.