Bolzano: sbattezzo per 56

Questa mattina in un locale del centro della città di Bolzano si è tenuta la conferenza stampa per lo sbattezzo di 52 persone. Durante e dopo l’incontro con la stampa si sono aggiunte altre quattro persone che porta il totale della giornata a 56 sbattezzati.

Erano presenti i quotidiani e le televisioni locali e l’Ansa. Sul sito del TGR RAI è possibile (in questo momento) vedere il servizio trasmesso dal TG nel quale è stato intervistato anche il coordinatore del Circolo UAAR di Bolzano, Enrico Farina.

Durante la conferenza stampa le due esponenti dell’associazione “Usciamo dal Silenzio” hanno sottolineato le ragioni dalla parte delle donne che stanno alla base dell’iniziativa dell’associazione (posizione della Chiesa sulla legge 194, sulla contraccezione, sulla sessualità e sulla convivenza).

Paolo Gelmo, tesoriere del Circolo UAAR, ha fornito i numeri e le caratteristiche degli sbattezzati e ha ricordato che la crescita della laicità delle istituzioni e la conquista della libertà religiosa in Italia passa anche attraverso lo sbattezzo. Questi atti di affermazione del proprio essere ateo, agnostico o appartenente a religioni diverse da quella cattolica, sono estremamente utili per rendere palese e con forza che la società italiana è di fatto multi-confessionale e che i cattolici non sono più il 98% della popolazione: Chiesa e istituzioni ne devono tenere conto.

Il Circolo UAAR di Bolzano (bolzano@uaar.it)

PS: … e lunedì mattina la consegna delle fotocopie dei moduli in Curia.

Archiviato in: Generale, UAAR

23 commenti

Daniela

ame quella dello sbattezzo mi è sempre sembrata un’ottima iniziativa.

Curzio

chiedere ad un ateo se preferisce essere battezzato o sbattezzato è un po’ come chiedere ad un matematico se si deve dire +0 o -0.
… ma quant’e bello mandare a dire alla chiesa: “non mi contate più tra di voi”.
Quant’è bello rendere l’anima a dio 😀
E se fosse vero, come in quel film, che l’anima di un uomo pesa ’21 grammi’ stamattina fra tutti s’è perso più di un chiletto.

RazioCigno

Siccome da domani sparirà il servizio sul sito della Rai ecco il video catturato su YouTube:

http://www.youtube.com/watch?v=-qlVaJ72IOY

Complimenti comunque alla testata TGR, mai e poi mai il devoto Riotta manderebbe in onda un servizio del genere (senza alcun contradditorio di qualche prete!) durante quella messa cantata chiamata TG1.

Magar

Io invece non ho mai capito bene il senso dello sbattezzo promosso dalla UAAR: che bisogno ho di far scrivere al prete che io non sono più cattolico? I registri battesimali non hanno nessun valore legale, e affermare che tutti i battezzati siano cattolici è semplicemente una menzogna assurda, dato che il battesimo viene subìto prima dell’età della ragione e per scelta altrui.
Semmai, ecco, bisognerebbe far capire agli italiani che il numero di battezzati non conta nulla, piuttosto che convalidare indirettamente l’idea che esso abbia una qualche valenza.
Dunque non capisco perchè dovrei farlo. Anzi, penso di essere in grado di “sbattezzarmi” già da solo, gridando a tutti che IO SONO ATEO. Al di là del valore “catartico” del costringere un prete a registrare la tua perdita di fede (ammesso che tu l’abbia mai avuta davvero), l’ho sempre trovato un atto un po’ superfluo.
Magari sapete illuminarmi a proposito.

Curzio

caro magar è ovvio che l’annullamento di un atto insignificate (privo di significato) sia una insensatezza. Per te e per tutti… meno uno: proprio quel parroco che ha una carta insulsa in cui tu risulti battezzato. La logica è: annulliamo proprio quella.

Daniele Gallesio

Magar:

mah… guarda, un po’ di motivazioni le trovi su questo stesso sito alla voce laicità -> “sbattezzo” -&tg; Perché cancellare gli effetti del battesimo? (anche se, a mio personale modo di vedere, quello è un titolo improprio, poiché non riconosco alcun “effetto” al battesimo – Io preferisco parlare di apostasia formale, cioè di abiura scritta della fede cattolica.)

Poi io posso dirti perché ho io ho voluto mettere per iscritto la mia apostasia. Trovi una discussione sul mio blog e una sul mio Flickr.

Queste, naturalmente, sono solo motivazioni personali.
Se tu non senti il desiderio di farlo, nessuno ti obbliga.
Ma è bello che chi desidera farlo abbia il diritto di farlo, e questa è stata una vittoria dell’UAAR.

E poi certe cose si fanno anche per lanciare un segnale. Per marcare il territorio. Per far parlare, per far grancassa, insomma per far propaganda.
Un po’ come fanno loro con le loro croci e i loro sacramenti agli infanti 😉

Solo che noi non imponiamo nulla a nessuno. Diamo solo la possibilità a chi lo desidera di farlo.

darik

56 sbattezzi a bolzano?!
oh gioia! oh gaudio! oh sublime tripudio! 😉
ma possibile, porco cane ke a firenze non si possano trovare
5 o 6 fottuti miscredenti per un mini sbattezzo multiplo?!
dove hanno sede gli atei fiorentini? nel palazzo arcivescovile?!

😉 darik

Patrizia

Forse sono stata la prima sbattezzata di Bolzano, nell’anno 2002 –
con grande disappunto del parroco del Duomo; pensate che nella sua lettera di conferma di cancellazione ha rammentato che “è buona creanza allegare i francobolli per la risposta”.
Mi auguro tante nuove adesioni in massa

Roberto Grendene

@Magar
«che bisogno ho di far scrivere al prete che io non sono più cattolico? I registri battesimali non hanno nessun valore legale»

A parte le ragioni di coerenza, che hanno motivato me, la cancellazione degli effetti civili del battesimo (cd. “sbattezzo”) serve…

da
http://www.uaar.it/laicita/sbattezzo/
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il catechismo della Chiesa cattolica ricorda (nn. 1267 e 1269) che il battesimo «incorpora alla Chiesa» e «il battezzato non appartiene più a se stesso […] perciò è chiamato […] a essere “obbediente” e “sottomesso” ai capi della Chiesa». Qualora non lo siano, le autorità ecclesiastiche sono giuridicamente autorizzate a “richiamare” pubblicamente il battezzato. Nel 1958 il vescovo di Prato definì “pubblici peccatori e concubini” una coppia di battezzati sposatasi civilmente. La coppia subì gravi danni economici, intentò una causa al vescovo e la perse: essendo ancora formalmente cattolici, continuavano infatti a essere sottoposti all’autorità ecclesiastica. Ogni prelato può dunque tranquillamente permettersi esternazioni denigratorie nei confronti dei battezzati: perché rischiare?
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Ciao
Roberto Grendene

Bardhi

Qualcuno sa dove si trova il servizio sul sito RAI?
quello su youtube l’ho gia scaricato.

grazie

Magar

@Daniele (e a Roberto Grendene)
Hai ragione, è giusto che chi vuole possa farlo e questa è stata una giusta battaglia (e una bella vittoria) dell’UAAR.
Le motivazioni sul sito le avevo lette (pensavo fosse chiaro), ma non le avevo trovate risolutive. Mi pare comunque dipenda sempre più dalla sensibilità personale dello “scatecumeno”, piuttosto che dai reali effetti civili del battesimo. Per cui rispetto e appoggio la scelta di chiunque.

P.S. Ma si è mai parlato di accompagnare allo sbattezzo e.g. un “registro degli atei” (dove iscriversi a più di 5 mesi di età!)? In fondo, non tutti gli atei sono stati battezzati, e ai fini statistici…

fra Pallino

è una buona notizia anche per me… meglio bonificare le statistiche…

Lixor

IMPORTANTE. SPARGETE LA NOTIZIA SUL VACCINO CONTRO IL PAPILLOMA VIRUS! LA GENTE NON NE SA NIENTE!!! FATE PRESTP!!

ENRICO FARINA alias "oro pro nobis"

Ciao a tutti, sono il coordinatore del Circolo UAAR di Bolzano, grazie per i complimenti che vanno indirizzati principalmente all’Associazione femminile “Usciamo dal silenzio” dalla quale è partita l’iniziativa, e poi grazie all’infaticabile Paolo Gelmo tesoriere dell’UAAR ( un vero tesoro di persona!!!! un segugio inossidabile ed un organizzatore da Nobel). Questa mattina abbiamo consegnato direttamente nelle mai del Vicario della Diocesi di Bolzano, il plico di fotocopie con 56 sbattezzi. Una goduria, anche perchè c’era il fotografo della stampa tedesca, quella in controtendenza alla a stampa di regime SVP (per chi non è di queste parti è difficile capire il grande significato di una tale presenza…!!!!!! quello è un mondo efficientissimo ma superdominato dalle gerarchie ecclesiastiche…. qui si fanno le messe per i tedeschi e quelle per gli italiani… per pregare lo stesso dio !!! ma che ‘azzo hanno capito del loro vangelo..?) Chiuso lo sfogo personale, mi rivolgo a Patrizia che si è sbatezzata nel 2002, io l’ho fatto ancor prima di conoscere l’UAAR nel 1992 andando di persona e firmando direttamente il registro facendolo controfitrmare anche al parroco… uno spasso….. Per risspondre a chi, invece, sostiene che nonè determinante sbattezzarsi io invece dichiaro che per me è stato un momento di grande significato, perchè sono uscito da quella che ho sempre dichiarato una “società a delinquere”. Ieri in una discussione con un cattolico che mi criticava per la mia scelta gli ho chiesto: ma se tu fossi stato iscritto all’UAAR dalla nascita, a tua insaputa, oggi, come cattolico praticante che faresti ??? resteresti iscritto lì o andresti a cancellarti..?? dopo un momento di imbarazzo ha detto che sono cose diverse e che il paragone non regge……… purtroppo … cattolici si nasce (salvo qualche rara eccezione) ma atei o agnostici ci si diventa per cultura e ragione …. e la differenza la si nota non appena ci si mette a ragionare con ‘ste teste …… Ciao atutti

ENRICO FARINA

Questa mattina siamo stati dal Vicario della Parrocchia del Duomo di Bolzano a consegnare il plico con 56 fotocopie di “sbattezzi “ già peraltro inoltrate per posta. Alla presenza della presidente dell’Associazione femminile “Usciamo dal Silenzio” e dal sottoscritto, come coordinatore del Circolo UAAR di Bolzano abbiamo avuto questo breve incontro immortalato dal fotografo di un testata giornalistica di lingua tedesca (cosa non da poco, vista la particolare situazione politica di una Provincia la cui maggioranza, sia di abitanti che di politici, è fedelmente legata alle sottane vescovili). L’immane lavoro svolto dal nostro infaticabile tesoriere Paolo Gelmo ha fatto sì che la collaborazione data dall’UAAR all’altra associazione, promotrice dell’iniziativa, portasse ad un successo veramente insperato.
Ne approfitto per segnalare all’amica Patrizia che io mi sono “sbattezzato” anche nella parrocchia del duomo nel lontano 1993, prima di conoscere l’UAAR andando di persona dal parroco e firmando in contemporanea la mia uscita dalla chiesa sul registro.
Risponderei a chi non reputa necessario di uscire dalla chiesa, pur essendo ateo, che ogni opinione vada rispettata. La mia scelta è stata determinata dal fatto che non reputavo degno della mia etica morale fare parte di quella congrega di creduloni, opportunisti, imbevuti di dogmi e privi di ogni capacità riflessiva.
Ieri in una discussione con un fervido cattolico che mi chiedeva per quale motivo ho preso tale decisione che, secondo lui non aveva alcun valore, gli ho rigirato la domanda chiedendogli se, per caso, lui fosse stato iscritto all’UAAR appena nato, oggi da cattolico praticante e convinto non avrebbe preso la stessa decisione di cancellarsi. Al che dopo un certo imbarazzo ha deviato, scuotendo la testa in modo spregiativo, sostenendo che il paragone non regge, perché sono cose diverse … boh !!! vallo a capire ….
Sono sempre più convinto che : cattolici si nasce …. ( salvo qualche caso eccezionale) …. , mentre atei o agnostici ci si diventa per una scelta culturale, etica e consapevole che cresce in progressione lineare alla propria maturità e ragionevolezza ..
Ciao a tutti
ENRICO FARINA alias : oro pro nobis

ENRICO FARINA

SCUSATE LA MIA INCAPACITà INFORMATICA, HO INVIATO IL MESSAGGIO TRE VOLTE, MA PERCHè SONO IMBRANATO NON PER FARVELO IMPARARE A MEMORIA.
CIAO

Francis

A Farina,
bravi complimenti, ma un amico mi dice che dovreste anche scresimarVi , perche’ la cresima sarebbe la conferma di essere cattolico dopo il battesimo.
Pertanto tutte 2 le tappe della burocrazia-cattolica andrebbero ripulite, “sbattezzati” e “scresimati” .

Ma ce anche un altra angolatura per vedere la medesima cosa.
Quando in 56 vi siete sbattezzati, per confermare il vostro ateismo,
si avrebbe potuto organizzare un altro tavolo di 56 battezzti e cresimati che inervistati dal giornalista rispondono che loro sono battezzati e cresimati per costrizione dei loro genitori dobbermann cattolici, ma che nonostante un infanzia ed adolescenza di costrizione alla domenica ad assitere al teatrino della Santa Messa, sono atei! Questi 56 avrebbero risposto ai giornalisti che loro non credono in DIO sperano nella cancellzione del giochino dell’8×1000, nell’abolizione dell’ora di religione, atei fino al midollo , ma che non intendono mandare nessuna carta burocratica alla curia per farsi sbattezzare o scresimare, perche’ non riconoscono quei registri curiali! Metodologia comunicativa: non riconoscere come interlocutore un librone burocratico curiale! PRIVO DI CREDIBILITA’ alcuna! La prova? eccoli 56 persone che figurano come cattolici nei lbri ma che qui in TV dichiarano di essere atei! Che sia la curia ad occuparsi di depennarci dai loro albi curiali ….e burocrazia societica varia….perche tra burocrazia curiale vaticana e burocrazia sovietica non ce nessuna differenza. Del tipo: alla nascita mi hanno fatto la tessere del CCCP URSS ma se poi mi chiedete … bahhhh antic. nelle viscere………..ahhahahah.

Francis

che credibilita’ matematica ha un libro della curia di elenco di battezzati se poi gente li scritta nelll#elenco dice di essere atea? Evidentemente quello e ‘ solo il libro che certifica solo il nome e la data di una costrizione vigliacca:

-il neonato X.Y. all’eta’ di 5 giorni e’ stato battezzato sotto la sua NON Volonta’ in data xyzw. Con antico rito assurdo di goccie di acqua che dovrebbero incollare la religione dentro il cervello del neonato , ma che non riescono ad appiccicare un bel nulla!

Francis

il librone burocratico della curia non eä# in grado scientificamente di dire che quello e’ un elenco di cattolici e non atei.
ma solo un librone leneco delle costrizioni fatte a minorenni, anzi a neonati.
Attesta solo:

-in data 1.1.1960 il neonato di 5 giorni X.Y. certamente non sotto la sua volonta’, piange pure, viene qui portato con la forza dai suoi genitori e parenti per il rito tribale del battesimo cattolico, il quale consiste nel emettere dei suoni, cantilene mantra chiamate preghiere, + deporre dell’acqua sulla fronte credendo che possa incollare, appiccicare indelebilmente la religione cattolica dentro nei neuroni del cervello del neonato.

Tutto qui!
Il libro della curia non e’ assolutamente in grado di provare che quei nomi li siano tutti dei cattolici e non degli atei!
Volete una prova?
Ecco 56 iscritti nei libri ma che dichiarano invece di essere atei!
Il libro della curia? solo carta!

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