Il tema della diagnosi prenatale è d’attualità più che mai, dopo l’aborto selettivo dell’ospedale San Paolo di Milano […] e dopo la sentenza del tribunale di Cagliari (che ha riconosciuto ad una coppia sarda che ha fatto ricorso alla fecondazione assistita il diritto a fare esaminare il loro embrione congelato). All’argomento destinato a scuotere le coscienze dedicano un dibattito questa sera i Medici cattolici di Milano (ore 18, sala conferenze dell’Istituto Suore di Maria Bambina, via Santa Sofia 17). Da un lato ci sarà la ginecologa Alessandra Kustermann, responsabile del servizio specialistico di Diagnosi prenatale della Mangiagalli. Dall’altro Don Roberto Colombo, responsabile del laboratorio di biologia molecolare e genetica umana dell’Università Cattolica. Gli interrogativi aperti sono numerosi […]. Primo fra tutti: la diagnosi prenatale, la cui invasività può creare problemi al feto, è efficace?
L’articolo è stato pubblicato sul Corriere Milano di oggi, pag.4
La diagnosi prenatale non invasiva (ecografia o altro)
dovrebbe essere la norma.
Quella invasiva andrebbe fatta ogni qualvolta vi sono
dei sospetti di malformazioni o anomalie genetiche.
In qualunque centro di diagnosi prenatale, la madre ( e il padre) sono avvertiti dei rischi che comporta l’intervento. Nessuno obbliga nessuno a effettuare una diagnosi prenatale. Se il cattolico ha dei dubbi, si rivolga a Padre Pio (vedi sopra) e andrà sul sicuro.
Concordo con faidate.
E’ il solito problema di sempre, se il cattolico vuole evitare di conoscere il destino cromosomico del suo embrione, può farlo.
Per tutti gli altri avere la possibilità di non mettere al mondo un bambino che avrà davanti a sè una vita di grandi sofferenze mi pare una grande conquista di civiltà.
E comunque…quanti cattolici conosco che hanno fatto scelte ben diverse dai dettami della chiesa …soprattutto quando si toccano questi temi!!!!
infatti basta essere informati dal medico, dell’intervento e dei suoi possibili rischi, e poi la madre decidea come agire, per il bene suo e del babino.
Quando sento parlare di medici cattolici mi viene la pelle d’oca….
La religione campa sul dolore e sulla sofferenza: senza di essi, il clero non ha presa sui “fedeli”, che dirigono la loro vita senza pastori. Più aumentano dolore e sofferenza, meno la ragione dei singoli riesce a dirigere la loro vita e ci si affida all’opera “consolatoria” della fede, ovvero della gestione clericale di tale affare economico e di controllo. Bambino sani per intervento dell’uomo? Come può la chiesa continuare a dire che le malattie sono la punizione per i nostri peccati? La scienza ricaccia il peccato dove merita: nel portafoglio vuoto dei preti.
Speriamo che l’argomento scuoti positivamente le coscienze.