La polizia russa, cristiani ortodossi militanti e neofascisti hanno interrotto oggi la prima marcia per i diritti dei gay mai tenuta a Mosca, ma gli omosessuali considerano la loro manifestazione, benché breve, una “grande vittoria”. Gli attivisti guidati dal 28enne Nikolai Alexeyev avevano progettato di deporre dei fiori alla Tomba del milite ignoto, un simbolo della lotta contro il fascismo nella Seconda guerra mondiale e uno dei luoghi più sacri della Russia. […] “Questa è una grande vittoria, una vittoria assoluta, guardate quello che è accaduto”, ha detto Alexeyev, un attivista, mentre due poliziotti lo trascinavano via dai cancelli. Le autorità cittadine avevano vietato la manifestazione, definita uno “scandalo per la società”, mentre i leader religiosi delle principali religioni l’hanno condannata. L’agenzia d’informazione Interfax dice che la polizia ha arrestato un centinaio di attivisti dopo gli scontri.
Lancio Reuters