Nuovo colpo di scena sul caso di Eluana Englaro, la giovane lecchese in coma vegetativo da 14 anni che il padre Pino chiede sia lasciata morire. I giudici della corte d’appello di Milano hanno deciso di sentire come testi alcuni amici di Eluana. Secondo il ricorso presentato per conto del padre dagli avvocati Vittorio Angiolini e Ettore Maia si dovrebbe sospendere l’alimentazione nasogastrica. […] Il padre ha più volte presentato istanze per «il diritto di morire» (quella discussa ieri era la sesta), finora però tutte respinte. Nel marzo 2005 si interessò del caso la Cassazione, sottolineando la necessità di una nuova istruttoria, quella che è stata appunto discussa ieri a Milano, dove i giudici hanno deciso di sentire gli amici. «Mia figlia — sottolinea il padre — aveva più volte espresso la volontà, in caso di grave incidente stradale, di non essere tenuta in vita artificialmente: “Abbiate pietà, staccate la spina”». Le nuove testimonianze potrebbero mutare l’atteggiamento dei giudici? Se ne discuterà il 30 giugno. Intanto gli avvocati hanno sollevato anche un’eccezione di incostituzionalità sulla normativa italiana per i casi di coma irreversibile.
Fonte: Corriere.it Vivimilano