Offrire i propri capelli agli dèi è una vecchia tradizione indù: è un rito che simboleggia l’annullamento del sé e serve a propiziarsi la sorte. Nel tempio di Sri Venkateswara, vicino a Tirupati nello stato indiano dell’Andhra Pradesh, lavorano a tempo pieno 650 barbieri. Alla fine di ogni giornata hanno tagliato circa una tonnellata di capelli che, all’insaputa dei pellegrini, vengono rivenduti ad alcune aziende cinesi produttrici di parrucche. I prezzi al chilo possono arrivare fino a 175 euro per la qualità migliore. Ma il viaggio dei capelli non finisce qui: le parrucche e le extension prodotte in Cina finiscono sui set fotografici e cinematografici di Europa e Stati Uniti.
Fonte: Internazionale