L’avvio della campagna di vaccinazione contro il Covid-19 sta nuovamente generando manifestazioni di diffidenza nei confronti della scienza, che non si limitano peraltro soltanto ai vaccini. Abbiamo discusso di questo fenomeno (e di come affrontarlo) nel numero 1/2020 della nostra rivista Nessun Dogma, intervistando la giornalista scientifica Silvia Bencivelli. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Salute, benessere, alimentazione: aumenta il numero di chi segue teorie indimostrate. Spesso è più colto della… Leggi tutto »
Articoli Di: rgrendene
Un peso e due misure: Genova a censura alternata
In questi giorni hanno suscitato giusto scandalo e altrettanto giusta indignazione i manifesti degli integralisti no choice contro l’aborto farmacologico, con la pillola Ru486 paragonata ad un veleno e la donna che la sceglie a una Biancaneve suicida e omicida. Indignazione che una volta tanto non ha scosso solo la società civile ma le stesse amministrazioni delle città nelle quali sono comparsi i cartelloni. Milano, Roma, Trento in ordine di apparizione hanno infatti ritirato e disaffisso prontamente una comunicazione ritenuta… Leggi tutto »
Vogliamo rendere laico e civile il nostro paese
No, l’Italia non è un paese laico e civile. Certo, non c’è la pena di morte per chi esce dalla religione nella quale è stato inserito dalla nascita, come invece accade in almeno 10 paesi nel mondo. Ma occupa solo il 101° posto nella classifica dei paesi che rispettano i diritti di atei e agnostici, dietro la Polonia e ben lontani dalla vetta, dove per l’Europa ci sono Olanda e Belgio. E non lo è per le scelte politiche, visto… Leggi tutto »
La morte può attendere: cinquant’anni dal vero divorzio all’italiana
La famosa pellicola del 1961 di Pietro Germi, Divorzio all’italiana, è emblematica di quel contesto culturale perdurato in Italia per la maggior parte del ventesimo secolo, che oggi appare ormai anacronistico, in cui il matrimonio era indissolubile e al tempo stesso il delitto d’onore non veniva punito per quello che è: un omicidio. La formula del rito nuziale prevedeva infatti esplicitamente, e tuttora prevede nella variante concordataria, l’impossibilità della separazione coniugale fino alla morte di uno dei coniugi, per cui… Leggi tutto »
Fermiamo l’esecuzione di Ahmadreza Djalali!
L’Uaar ha scritto al ministro degli esteri Luigi di Maio e alle ambasciate iraniana in Italia e italiana in Iran per chiedere la revoca della condanna a morte del ricercatore Ahmadreza Djalali. All’att.ne del Ministro Luigi Di Maio Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale Piazzale della Farnesina 1 – 00135 Roma RM Onorevole Ministro Di Maio, Le scrivo riguardo Ahmadreza Djalali, medico e accademico di origine iraniana residente in Svezia detenuto nel carcere Evin a Teheran. Siamo stati… Leggi tutto »
Un realistico scontro di civiltà
Il governo del Pakistan ha annunciato che «espellerà l’ambasciatore francese entro due o tre mesi, non nominerà un suo ambasciatore in Francia e boicotterà tutti i prodotti francesi». Una notizia che non sorprende, visto che anche altri paesi “musulmani” hanno minacciato altrettanto. Sorprende semmai, ma fino a certo punto, che il governo pakistano abbia concordato la decisione con un movimento fondamentalista, i cui facinorosi adepti avevano manifestato in piazza contro la ripubblicazione delle vignette su Maometto da parte del Charlie… Leggi tutto »
La dura vita degli imam moderati
Migliaia di minacce di morte piovono su Hassen Chalghoumi, imam di origine tunisina che opera nel sobborgo di Drancy non lontano da Parigi. La sua colpa? Aver condannato l’assassinio di Samuel Paty, l’insegnante ucciso da estremisti islamici per una lezione sulla libertà di espressione in cui aveva mostrato anche le ormai famose vignette satiriche su Maometto. Aveva osato definire Paty: “martire della libertà di espressione”, “persona saggia che ha insegnato la tolleranza, la civiltà e il rispetto per gli altri”…. Leggi tutto »
Con Biden ha perso il fanatismo, ma non ha vinto la laicità
Joe Biden ha vinto, Donald Trump ha perso. Sembra quindi finita la telenovela di un sistema elettorale decisamente troppo irrazionale per l’economia numero uno al mondo. Un sistema che, quattro anni fa, proiettò un improbabile showman alla presidenza, nonostante il voto popolare avesse premiato Hillary Clinton. Con lui, la Casa bianca cominciò immediatamente a essere frequentata da fondamentalisti di ogni specie: l’alleanza con l’autocrazia populista aveva portato il nazionalismo cristiano alla massima potenza. E non soltanto per un vicepresidente integralista… Leggi tutto »