Articoli nella Categoria: Brevi

Le divise di lavoro e le divise della fede

Lo scorso anno la Corte d’Appello di Milano aveva dato ragione a una fedele musulmana a cui era stato rifiutato un lavoro di volantinaggio in una fiera, in quanto pretendeva di lavorare velata. La Corte di Giustizia Europea si è invece pronunciata ieri in una direzione diametralmente opposta. I due casi giunti a sentenza riguardavano il Belgio e la Francia. Secondo la Corte, i regolamenti interni che vietano di indossare capi che promuovono ideologie (politiche o religiose che siano) non… Leggi tutto »

Due papà benvenuti

Nell’overload di notizie sul “fine-vita” che in queste ore si susseguono aprendo finalmente un degno confronto sul tema, rischiava di essere trascurata la notizia giunta da Trento relativa a un altro importante capitolo sui diritti civili delle famiglie omogenitoriali. In un’ordinanza che fa storia, la Corte d’Appello trentina ha infatti convalidato il certificato di nascita estero di due bambini nati grazie alla gestazione per altri (GPA), riconoscendo per la prima volta il loro status giuridico di figli con due papà,… Leggi tutto »

La paura fa 90

La Danimarca è uno dei pochi paesi europei in cui la blasfemia è un reato previsto dal codice penale, anche se dalla sua istituzione nel 1866 sono state registrate due sole condanne: una nel ‘38 e un’altra nel ‘46. L’ultimo processo per blasfemia risale al 1971 e si è concluso con un’assoluzione. In questi giorni però un magistrato ha rispolverato quella parte del codice penale per incriminare un 42enne reo di aver bruciato una copia del Corano e averne pubblicato… Leggi tutto »

Le false notizie sull’aborto e le vere sofferenze delle donne

La decisione della Regione Lazio di assumere due medici per assicurare il servizio di interruzione di gravidanza, oltre ad aver già scaturito una potenziale ripetizione nella Regione Sicilia, ha suscitato le solite e scontate polemiche da parte del fronte anti-choice. Di particolare interesse è stata la presa di posizione di Assuntina Morresi, opinionista di Avvenire e consigliera della ministra della salute Beatrice Lorenzin. Intervistata dal periodico integralista Tempi, ha chiesto di “non dire sciocchezze sugli obiettori di coscienza: non è… Leggi tutto »

Uno due tre… Rinvio!

Disgustoso l’ennesimo rinvio, il terzo, della discussione in Parlamento della legge sul cosiddetto testamento biologico. L’ennesimo giochino politico, di fronte ai cosiddetti temi etici, che si sta consumando sulla vita, sulla dignità, sul corpo di molti e molti che purtroppo ancora verranno. Come non fossero bastati gli anni di studio in commissione e le valanghe di emendamenti presentati per affossare la legge, il cui stralcio ha richiesto sedute notturne. Dopotutto se siamo rimasti, al solito, praticamente gli ultimi in Europa… Leggi tutto »

Non c’è obiezione che tenga

L’obiezione di coscienza fu introdotta nel 1978 con la legge 194. A quel tempo aveva un senso: salvaguardare i diritti acquisiti di chi era stato assunto per fare un certo lavoro, e non voleva farne un altro che eticamente non condivideva. Ma molti medici obiettori sono stati assunti dopo il 1978, e qualcuno di essi è probabilmente già andato in pensione. Gli obiettori sono oggi così tanti da rendere spesso difficile prestare il servizio. Per fortuna, c’è chi comincia a… Leggi tutto »

Qua la mano

Una scuola di Sidney ha riconosciuto agli studenti di religione islamica il diritto di non stringere la mano alle donne. C’era una premiazione, c’erano delle presentatrici, e c’era un preside che le ha preventivamente avvisate della sua decisione. Che non è stata affatto estemporanea, anzi: pare che sia stata il frutto di una “estesa consultazione” con il personale, i genitori e i ragazzi. Qualche mese fa una vicenda analoga aveva avuto luogo in Svizzera, ma era finita con i due… Leggi tutto »

I video di Brittany ora con sottotitoli in italiano

Lo scorso primo novembre Brittany Maynard, ventinovenne cittadina statunitense, moriva in Oregon. Brittany aveva un glioblastoma in fase terminale, e pochi mesi di sofferenza e demenza davanti a lei qualora fosse rimasta a casa sua, in California. Lì nessuno può porre fine volontariamente alla propria vita assumendo farmaci che consentano una morte dignitosa, tutti i malati terminali sono di fatto condannati a vivere. In Oregon è invece possibile, perciò Brittany vi si è trasferita con tutta la sua famiglia. E… Leggi tutto »