Un nuovo sondaggio è stato pubblicato sulla home page del sito UAAR. Questa la domanda: “Campagna ateobus UAAR: con quale di questi giudizi ti trovi più d’accordo?” Queste le possibili risposte: – È blasfema: vilipende la religione e offende i credenti – È un boomerang: riporterà molti cittadini alla fede – È sciocchina: denota solo la pochezza di chi la promuove – È inopportuna: spingerà la Chiesa a occupare ancor di più gli spazi disponibili – È utile ma preoccupante:… Leggi tutto »
Articoli nella Categoria: Generale
Spagna: contro gli ateobus scende in campo la Conferenza Episcopale Spagnola
Nessuna concessionaria si è opposta, e nemmeno le amministrazioni locali o le aziende di trasporto (con l’eccezione di Saragozza) hanno avuto da ridire. La Conferenza Episcopale Spagnola si deve pertanto spendere in prima persona per cercare di censurare gli ateobus che, da diversi giorni, percorrono le strade di Madrid e Barcellona (ed è in previsione un’estensione della campagna in Andalusia). “Oggettivamente una blasfemia e un’offesa ai credenti”: questo il giudizio sugli ateobus dei vescovi iberici, contenuto nel comunicato riprodotto sul… Leggi tutto »
Obama fa ripartire anche la ricerca sulle staminali embrionali
La società biotecnologica Geron, con base in California, ha ottenuto dalla Food and Drug Administration l’autorizzazione a sviluppare una terapia utilizzando cellule staminali embrionali. La compagnia informa di voler utilizzare cellule create prima del bando imposto, nel 2001, da George W. Bush. La ricerca, precisa il Washington Post, verrà avviata su pazienti che hanno subito gravi lesioni alla spina dorsale. La decisione si inserisce nel quadro del ‘nuovo corso’ del presidente USA Barack Obama, che già in campagna elettorale aveva… Leggi tutto »
Repubblica ceca, la “mission impossible” di Benedetto XVI
Nel prossimo settembre Benedetto XVI visiterà la Repubblica ceca. E’ una sorta di ‘sfida’ lanciata dal papa nel paese più ateo d’Europa, dove circa i due terzi della popolazione si dichiarano non credenti. La Repubblica ceca è anche l’unico paese dell’Europa centrale a non aver sottoscritto alcun concordato con la Santa Sede.
Danimarca, avvocati indossano il velo per protesta
Il parlamento danese discute di una legge per mettere al bando l’ostentazione di simboli religiosi nelle aule dei tribunali? Tre avvocati difensori (due donne e un uomo) l’hanno indossato per protesta proprio in tribunale. E’ accaduto a Naestved e lo rende noto il Copenhagen Post.
Manifesti abusivi? L’UAAR ne chiede conto al Comune di Roma
A seguito della comparsa, in gran parte della città, di manifesti a firma del movimento politico dei “Cristiano-Riformisti” caratterizzati dalla scritta “DIO ESISTE… e anche gli atei lo sanno”, l’Uaar ha scritto ieri all’Ufficio per il decoro urbano del Comune di Roma per sollecitare la verifica sulla liceità di tali affissioni e ripristinare, eventualmente, la legalità. I manifesti, infatti, sembrerebbero affissi abusivamente sia perché collocati su spazi non autorizzati, sia perché si presentano privi del timbro del Comune di Roma…. Leggi tutto »
Obama punta a reintrodurre fondi per gruppi pro choice
Il nuovo presidente statunitense Barack Obama ha intenzione di sbloccare i fondi federali a favore delle organizzazioni pro choice, come aveva già anticipato nel programma elettorale. Il blocco dei fondi era stato introdotto da Reagan nel 1984, tolto da Clinton e reintrodotto in seguito da Bush. Obama si è pronunciato in merito il giorno dopo l’anniversario dei 36 anni dalla sentenza Roe v. Wade, attraverso la quale la Corte Suprema rese legale l’interruzione di gravidanza. Il nuovo presidente degli Usa… Leggi tutto »
Fairbanks: i gesuiti accusati di confinare in Alaska i preti “a rischio”
Negli ultimi tempi in Alaska l’Ordine dei Gesuiti ha ricevuto molte denunce per abusi sessuali, portati alla luce dal vertiginoso numero di Fairbanks. I Gesuiti sono stati accusati di confinare nel Paese i preti ritenuti “a rischio” Nei piccoli paesi dell’Alaska infatti, non era garantita l’applicazione della legge all’epoca dei fatti segnalati, non era possibile denunciare gli abusi subiti dai bambini e le strutture sanitarie non erano così organizzate da rilevare queste violenze.
