La clericalata della settimana è dei deputati leghisti Simonetti, Fedriga, Allasia, Busin, Castiello, Grimoldi, Guidesi, Pini, Saltamartini che hanno avanzato una proposta di legge per imporre il crocifisso negli uffici pubblici.
Articoli nella Categoria: Generale
Buone novelle laiche
La buona novella laica del mese scorso è la decisione della Cassazione di riconoscere per la prima volta un bambino come figlio di due donne.
La clericalata della settimana, 42: il Governo
La clericalata della settimana è dei deputati leghisti Simonetti, Fedriga, Allasia, Busin, Castiello, Grimoldi, Guidesi, Pini, Saltamartini che hanno avanzato una proposta di legge per imporre il crocifisso negli uffici pubblici.
Una congregazione che protesta verso i protestanti
Chiunque abbia un minimo di conoscenza delle confessioni cristiane protestanti ha avuto modo di apprezzare la maggior apertura di una buona fetta di esse, tra cui la maggior parte di quelle storiche, verso temi attuali che spaziano dal riconoscimento dei diritti civili e riproduttivi alla considerazione nei confronti delle conquiste scientifiche — mentre alcune formatesi più recentemente tendono al fondamentalismo. A differenza delle altre confessioni più antiche e tradizionaliste, prime fra tutte la cattolica e l’ortodossa, le Chiese scaturite dalla… Leggi tutto »
La clericalata della settimana, 41: scuole di Caserta al corteo anti-abortista
La clericalata della settimana è dei deputati leghisti Simonetti, Fedriga, Allasia, Busin, Castiello, Grimoldi, Guidesi, Pini, Saltamartini che hanno avanzato una proposta di legge per imporre il crocifisso negli uffici pubblici.
Premio di laurea Uaar 2016
Le tesi vincitrici sono pubblicate integralmente sul sito.
La clericalata della settimana, 40: Forlì
Il consiglio comunale di Forlì ha respinto una mozione di Simone Benini e Daniele Vergini (M5S) per stanziare a favore delle scuole gli oneri di urbanizzazione secondaria, di solito invece destinati all’edilizia di culto.
Se il “collegio dei sindaci” fosse un istituto educativo
Non si può pretendere di imporre alla minoranza la cultura della maggioranza, perché la democrazia è prima di tutto pluralismo.