«Ora Sovrintendenza e Governo fanno a gara a rimpallarsi le responsabilità ma sette mesi fa, quando per la visita del papa a Torino furono rimossi i cartelloni della mostra su Tamara de Lempicka, non ci fu nessun rimpallo: come se in quel caso fosse tutto normale». Si inserisce così il segretario dell’Uaar Raffaele Carcano nella polemica sulla scelta di coprire le statue di nudo dei Musei Capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani.
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L’anno della civiltà
Si sta mobilitando seriamente, il mondo cattolico. Con toni che talvolta ricordano le vecchie battaglie referendarie contro il divorzio e l’aborto. Accanto alle sentinelle in piedi che hanno chiamato alla veglia ininterrotta, c’è anche il parroco che dedica l’ora di adorazione del santissimo sacramento alle preghiere contro il riconoscimento dell’adozione alle coppie gay, un’eventualità che “intimorisce” lui e i suoi fedeli. Non manca nemmeno chi invita a marciare su Roma contro “gli atti impuri” e i “peccati che gridano vendetta… Leggi tutto »
Religione cattolica a scuola: non avvalersi di un insegnamento che lede il principio di laicità
Domani 22 gennaio si aprono le iscrizioni per gli alunni che iniziano un nuovo percorso scolastico: tempo di scelte dunque e tempo anche di decidere se frequentare o meno l’ora di religione cattolica. «Quello di domani è un momento molto atteso — ha commentato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano — al punto che il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco già un paio di settimane fa, nel messaggio diffuso in occasione della Giornata di sensibilizzazione alla scelta dell’ora… Leggi tutto »
L’Uaar aderisce alla manifestazione “SVEGLIATITALIA”
L’Uaar aderisce alla mobilitazione #SVEGLIATITALIA indetta per il 23 gennaio, in vista della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili, da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit. «L’Italia è uno dei pochi Paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni», si legge nell’appello rivolto a governo e Parlamento cui si chiede di «di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo… Leggi tutto »
Il velo del rispetto
Nei giorni scorsi hanno suscitato polemiche le fotografie che mostrano Debora Serracchiani, presidente del Friuli-Venezia Giulia (nonché vicesegretaria del Partito Democratico), recatasi in visita ufficiale in Iran per allacciare rapporti commerciali, indossare senza problemi il velo. Curiosamente, una polemica ha contemporaneamente coinvolto anche il premier (nonché segretario Pd) Matteo Renzi, che si è visto regalare diversi Rolex dalla famiglia reale dell’Arabia Saudita, dove si era recato per incrementare i rapporti commerciali con quel paese.
Unioni civili: se qualcosa va adottato è un po’ di buon senso
Si stenta quasi a crederci, ma in Senato sta per fare il suo esordio in aula il tema delle unioni civili, fissato per il prossimo 26 gennaio. Dopo anni di annunci disattesi, dopo richiami ufficiali da Strasburgo, dopo una condanna esplicita della Cedu (una analoga contro la Grecia ha già sortito effetti positivi), dopo che in fase preliminare se ne sono sentite di tutti i colori, ecco che finalmente il primo fatidico passo sta per essere fatto. Tuttavia, considerato che… Leggi tutto »
L’Uaar aderisce alla giornata a sostegno del poeta condannato a morte in Arabia Saudita
L’Uaar aderisce alla giornata internazionale “Free Ashraf Fayadh” indetta per il 14 gennaio dal Festival Internazionale di Letteratura di Berlino a sostegno del poeta palestinese Ashraf Fayadh, condannato a morte il 17 novembre scorso in Arabia Saudita per apostasia, ai sensi della legge islamica, in vigore in quel Paese.
Dell’essere Charlie, un anno dopo
È vero: ora ci vanno più cauti. Maometto, per esempio, non lo vogliono più disegnare. E non ha nemmeno tutti i torti chi sostiene che il dio con il kalashnikov, raffigurato sulla copertina dell’ultimo numero del Charlie Hebdo, ha connotati un po’ troppo “giudaico-cristiani”. Resta il fatto che andar cauti non serve poi granché, quando sei ormai finito nella lista nera di chi pensa che ti meriti comunque dei pugni.