Articoli nella Categoria: Generale

L’expo dell’Italia clericale

I politici italiani hanno un’anormale passione per i “grandi eventi”. E un tasso di clericalismo assai superiore a quello dei colleghi dell’Unione Europea. Inevitabili conseguenze delle due premesse: ogni evento cattolico è per definizione “grande”, e ogni “grande evento” si rivela inevitabilmente clericale. Sogni irrazionali di grandeur che nemmeno i cugini transalpini osano più coltivare. E vai, ogni volta, con la previsione di folle immani, di profitti fantamiliardari, di benefici protratti per decenni. Fosse vero, per organizzare i “grandi eventi”… Leggi tutto »

Se le sterline non puzzano figuriamoci i voti

Democrazia; la forma di governo plurale per definizione. Etimologicamente è il “potere del popolo” e nella sua accezione più genuina dovrebbe coinvolgere tutte le persone che quindi rappresenterebbero unicamente se stesse, ma questo è ovviamente possibile solo in società piccolissime — la democrazia non si applica solo agli stati — e quindi si adotta sempre una forma di democrazia di tipo rappresentativo, dove il popolo esercita il potere per mezzo di rappresentanti eletti. Essendo la compagine parlamentare espressione del voto… Leggi tutto »

I riti inconsapevoli del maggio odoroso

A maggio, si sa, fioriscono le rose. E le comunioni e le cresime e perché no, i battesimi senza i quali non si avrebbero le prime. Tempo quindi di confetti, di vestiti nuovi, di pranzi di famiglia e di regali più o meno (di solito più) costosi. Quanto sia sentito, e da quanti, il senso ultimo e profondo di questi “sacramenti”, di queste tappe obbligate e obbligatorie per chiunque voglia professarsi cattolico, non è dato ben sapere in realtà. La… Leggi tutto »

Atei e credenti non sono diversi sotto il profilo della salute mentale

È opinione corrente che le persone religiose siano mentalmente più sane degli atei. A prima vista sembra avere un senso, per via del loro sentimento di appartenenza a una comunità e dell’idea che un potere supremo vegli su di esse. Una recente ricerca, tuttavia, mostra che in definitiva questa supposta differenza non esiste. In un articolo pubblicato in “Psychology of Religion and Spirituality” (“Psicologia della religione e spiritualità”) – Università di Louisville – Mark M. Leach e Jon T. Moore… Leggi tutto »

Negazionismi e sottotappetismi

Durante gli ultimi anni dell’Impero Ottomano, e in concomitanza con l’avvio del primo conflitto mondiale, oltre un milione di armeni d’Anatolia vennero sterminati dal governo cosiddetto dei “Giovani Turchi”, e con essi anche circa mezzo milione di assiri e un numero imprecisato, ma certamente a sette cifre, di greci del Ponto. La Repubblica di Armenia, il cui territorio non fu comunque direttamente interessato dagli eventi essendo all’epoca sotto dominio russo, commemora l’inizio di quel massacro giunto quest’anno al suo centenario… Leggi tutto »

Sindonologia anche su National Geographic Italia

Nell’ultimo numero di National Geographic Italia, aprile 2015, troviamo un articolo di due pagine intitolato “La scienza della Sindone”, a firma di Bruno Barberis. Per chi non lo sapesse, Bruno Barberis è il direttore del CIS (Centro Internazionale di Sindonologia) di Torino. La lettura di questo articolo è particolarmente interessante, in quanto tipico e istruttivo esempio di insalata mista di pregiudizi, omissioni e ambiguità. Per un lettore di media cultura, ma anche e soprattutto dotato di apertura mentale, il titolo… Leggi tutto »

Born again atheists

Il Pew Research Center si è messo di impegno per prevedere il futuro delle religioni nel mondo. Sarà roseo per l’islam, dicono i ricercatori: in 35 anni passerà dal 23% al 30% della popolazione del pianeta, e nel 2070 supererà il cristianesimo. L’orizzonte di quest’ultimo è dato per stabile, come per l’induismo. Brutte notizie invece per i “senza religione”, che scenderebbero dal 16% al 13%. Non è però il caso che si disperino.

Divorzio breve: l’Uaar esprime soddisfazione e rilancia

L’Uaar accoglie con soddisfazione la notizia dell’approvazione della legge che introduce il divorzio breve. «Certo — ha commentato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano — questa legislazione non ci pone all’avanguardia in Europa e andrebbe chiamata “separazione breve”, mentre invece avremmo auspicato il salto del periodo di separazione — se consensuale, ovviamente — ma quello di oggi è comunque un primo passo nella direzione giusta». La questione della riduzione dei tempi necessari per il divorzio, era uno dei cinque provvedimenti su… Leggi tutto »