Articoli nella Categoria: Generale

Obama e le scuole marchiate da un’appartenenza religiosa

Approdato a Belfast per il G8, il presidente Usa Barack Obama ha dedicato del tempo anche ai problemi locali. Nella città in cui i quartieri cattolici e protestanti sono ancora divisi da un muro — come se si vivesse a Cipro, o in Libano, o a Berlino prima del 1989 — si è in particolare soffermato sul ruolo svolto dalle scuole confessionali. E le sue parole non sono passate inosservate. Nell’Irlanda del Nord le scuole statali sono cattoliche oppure protestanti…. Leggi tutto »

La clericalata della settimana, n. 24: il Comune di Ginosa

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”. Il primo premio di questa settimana è assegnato… Leggi tutto »

Manifestazioni anti-gay: di parte, non certo “per tutti”

L’opposizione dei cattolici all’introduzione in Francia del matrimonio omosessuale è stata decisa. Non è finita bene per loro: la legge è passata, e il consenso della popolazione alle posizioni anti-gay è progressivamente diminuito con il crescere e l’incattivirsi della contestazione. Il fronte cattolico è senz’altro riuscito a mobilitarsi, talvolta anche in modo imponente: ma questo è tipico di ogni movimento estremista, che serra i ranghi polarizzando le proprie posizioni e contrapponendole a un nemico esterno, letteralmente demonizzato. Il mondo cattolico… Leggi tutto »

Atti di vandalismo contro i manifesti Uaar ad Ancona

La nostra campagna “Bene senza D” prosegue con affissioni in diverse città. Qualche fondamentalista si è evidentemente sentito in missione per conto di D, incaricato di disturbare la libera espressione, imbrattando e cancellando parte dei cartelli. È successo qualche giorno fa a Cagliari e ora ad Ancona. Il circolo di Ancona dell’Uaar denuncia l’inizio di una campagna di intolleranza e vandalismo nei confronti dei manifesti e dei poster affissi nella città di Ancona. Il senso e lo scopo di tale… Leggi tutto »

Tra anoressia e fame di Dio

Rifiutare le cure mediche nella convinzione che Dio possa guarire e morire. L’ultimo caso che ha destato scalpore è quello di Antonella Mirabelli, una diciannovenne di Rosario del Tala in Argentina. La ragazza, affetta da una grave forma di anoressia, era arrivata a pesare solo 31 kg. Ma sulla base di una fervente fede religiosa rifiutava le cure, con il sostegno della madre e della nonna. Il padre, Cristián Mirabelli, temendo per la sua vita si era invece rivolto al… Leggi tutto »

Non nominare l’Io invano

La semiologa Giovanna Cosenza ha pubblicato sul suo sito un intervento critico nei confronti della nostra campagna pubblicitaria. Sin dal titolo si rivolge a noi con una domanda: Uaar: sicuri che “vivere senza D” sia ridursi a un misero “io”? Una risposta le è senz’altro dovuta. A nostro avviso non c’è proprio nulla di misero nell’io. Vivere senza D significa infatti valorizzarne le potenzialità, che sono inevitabilmente limitate quando si dipende da D, e soprattutto dai dogmi imposti dai suoi… Leggi tutto »

La morte ci fa belli

Sui non credenti girano tante leggende metropolitane, diffuse spesso dagli integralisti religiosi. Sono talvolta descritti dai testi sacri e dagli apologeti come amorali, insensibili, gretti, infelici. Nonché terrorizzati dalla morte, come racconta l’aneddotica — spesso apocrifa — che li vorrebbe invocare Dio alla fine della vita. Un libro interessante per sfatare i miti che esaltano i credenti a scapito di atei e agnostici, con molti dati alla mano e ricerche citate, è What You Don’t Know about Religion (but Should)… Leggi tutto »

Quella croce che divide l’Occidente

L’allargamento dell’Unione Europea e l’ingresso dei paesi dell’Est, più ortodossi e cattolici, acuiscono la differenza rispetto alle nazioni occidentali più laiche. E questo si ripercuote sui diritti e sulla tenuta della laicità, come denunciato proprio dalle associazioni umaniste. La religione, che viene promossa come collante e identità comune, diventa invece fonte di divisione. Anche il New York Times affronta la questione e così titola: “Un’Europa più laica, divisa dalla croce“. Lo scorso dicembre era nata una polemica per il conio… Leggi tutto »