Lo scorso 2 giugno avevamo pubblicato un’Ultimissima in cui davamo notizia della proibizione dell’esposizione di un tabellone pubblicitario ateo da parte della società di trasporti dell’Arkansas. La United Coalition of Reason, con l’aiuto dell’Appignani Humanist Legal Center dell’American Humanist Association, è quindi ricorsa in tribunale, e l’altro ieri la giudice Susan Webber Wright le ha dato ragione, stabilendo che la libertà di espressione degli atei era stata violata. Raffaele Carcano
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In corso a Oslo il World Humanist Congress
Il World Humanist Congress, la conferenza internazionale organizzata ogni tre anni dall’IHEU (International Humanist and Ethical Union, di cui l’UAAR è membro), si sta tenendo in questi giorni a Oslo – proprio nella Norvegia che tanto è stata colpita dall’integralismo religioso poche settimane fa. La scelta della location è stata presa diversi anni fa, ma le circostanze l’hanno resa tanto più significativa. Come hanno sottolineato le numerose figure politiche norvegesi che hanno portato il loro saluto ai partecipanti, tra cui… Leggi tutto »
Decreto governo: feste “non concordatarie” spostate al lunedì
Il Consiglio dei ministri ha approvato ieri sera “un decreto-legge che individua ulteriori ed immediate misure per la stabilizzazione finanziaria, per favorire lo sviluppo, a sostegno dell’occupazione, per la riduzione dei costi degli apparati istituzionali, nonché in materia di liberalizzazione di attività economiche”. Il sito del governo non ha, al momento, ancora pubblicato il testo ufficiale del decreto legge. Secondo anticipazioni di stampa, il governo ha deciso che le festività infrasettimanali “non concordatarie” verranno spostate al lunedì. La redazione
25 aprile. Sempre.
Giovanna Salvucci* Nella conferenza stampa di ieri Tremonti ha ipotizzato che, per aumentare la produttività, si potrebbero spostare le feste “non religiose” di domenica. E’ triste costatare come un Ministro della Repubblica defisca le Festività della Repubblica Italiana con una negazione, cioè come “non religiose”, quasi ad indicare che le vere Festività sono quelle religiose mentre le altre sono delle non-feste (ma lui è un ministro dello Stato o della Chiesa?). Ancora più triste è pensare che egli, da buon… Leggi tutto »
Campagna contro la politica USA di non aiutare le donne stuprate nel corso di conflitti bellici
Oggi, in occasione del 62esimo anniversario della Convenzione di Ginevra, parte ufficialmente la Campagna 12 Agosto, organizzata dal Global Justice Center con la collaborazione di diverse associazioni in tutto il mondo per difendere i diritti di bambine e donne stuprate durante conflitti armati. Le associazioni che aderiscono alla campagna, tra cui l’UAAR, mandano oggi una lettera al Presidente degli Stati Uniti chiedendogli di rimuovere la clausola che vieta l’utilizzo degli aiuti umanitari degli USA per praticare aborti – anche in… Leggi tutto »
“Festività accorpate”: Cazzola (PDL) chiede di toccare quella del patrono
L’unico parlamentare che sembra aver esplicitamente criticato la decisione del ministro Tremonti di accorpare le festività civili alla domenica, proponendo di intervenire piuttosto su quella del santo patrono, è Giuliano Cazzola del PDL. Lo scrive l’Asca. Cazzola ritiene che, poiché “di festività civili ne sono rimaste poche, sarebbe proprio il caso di celebrarle visto che si tratta del 25 aprile, del primo maggio e del 2 giugno”. Anche l’Unità ha aperto oggi in prima pagina criticando la proposta del superministro…. Leggi tutto »
La carta igienica del papa
La pagina di Tim Worstall sul sito di Forbes non è probabilmente mai stata così cliccata in precedenza: l’articoletto sulla carta igienica con la scritta “Io amo il papa” sta facendo il giro del mondo. Pare che sia tutto vero: è infatti possibile acquistare l’edizione speciale approntata per la Giornata mondiale della gioventù sul sito internet della società Renova. Luciano Vanciu
Annuncio talebano: “centinaia di donne pronte al martirio”
Cristina Nadotti ha scritto oggi su Repubblica un articolo su una ragazza in burqa che si sarebbe fatta saltare per aria a un check-point. Le donne-kamikaze, scrive, “sono sfruttate in eguale misura dai taliban e dalla polizia pachistana”: i primi si fanno forza della loro invisibilità (garantita dal burqa) per portare con sé carichi di esplosivo, la seconda le usa per mostrare la crudeltà dei fondamentalisti. I talebani avrebbero comunque annunciato il reclutamento di centinaia di aspiranti martiri, molti dei… Leggi tutto »