E’ stato diffuso un rapporto di Amnesty International, intitolato In Plain Sight. Responding to the Ferns, Ryan, Murphy and Cloyne Reports e a firma di Carole Holohan, sullo scandalo pedofilia che ha coinvolto la Chiesa irlandese. Secondo il direttore esecutivo di Amnesty per l’Irlanda, Colm O’Gorman, lo scandalo è stato “forse il più grande fallimento in tema di diritti umani nella storia dello Stato”, con migliaia di bambini “torturati” e “brutalizzati, picchiati, messi alla fame e abusati”. “I rapporti Ferns,… Leggi tutto »
Articoli nella Categoria: Notizie
La prolusione di Bagnasco, Berlusconi e l’uso del crocifisso: l’analisi di Politi
Sul Fatto Quotidiano di oggi Marco Politi scrive che la goccia che avrebbe fatto perdere la pazienza ai vescovi sono proprio le “orgette”, i costumi licenziosi, “l’impiego del crocifisso come arredo di penose esibizioni”. A questo si riferiva il “rinnovamento etico” nel telegramma di Benedetto XVI a Napolitano, ma Berlusconi non ha voluto cogliere l’occasione per un mea culpa. Politi vede altre due ragioni concomitanti che hanno spinto i vescovi ad alzare la voce: la situazione economica di parrocchie e… Leggi tutto »
Grecia in crisi, tassate anche proprietà commerciali della Chiesa ortodossa
Il Parlamento di Atene ha recentemente approvato, con 155 sì e 142 contrari su 297 deputati, una legge per tassare gli immobili, visto il periodo di crisi profonda che vive la Grecia. A pagare queste tasse sarà anche la Chiesa ortodossa greca, per le proprietà utilizzate a fini commerciali, riporta Il Corriere. Non dovranno pagare monasteri, chiese, sedi di enti no profit e caritativi. La misura, pensata all’inizio come emergenziale, rimarrà in vigore per il futuro e verrà addebitata sul… Leggi tutto »
Esce in Francia film ‘Laïcité, inch’Allah’ di Nadia El Fani
E’ uscito in Francia il 21 settembre il film Laïcité, inch’Allah, della regista tunisina Nadia El Fani. Il film-documentario, che prima si intitolava Ni Allah ni maître, ha una netta impronta laica e ha suscitato le proteste e le violenze dei fondamentalisti islamici locali.
Ancora polemiche su pubblicità di moda ‘blasfema’: ordinanza anti-manifesti a Roma e critiche dell’islam italiano
Dopo le critiche del sottosegretario Carlo Giovanardi e la mancata diffusione in alcune città, altri hanno criticato la recente campagna di moda di Fracomina, considerata offensiva per i credenti perché accostava alcune modelle a figure religiose come Eva, Maria e Maddalena. Anche il sindaco di Roma Gianni Alemanno aveva disposto la rimozione dei manifesti affissi in città con una ordinanza ad hoc. In cui si intimava la rimozione o la copertura dei manifesti perché “lesivi della dignità della donna” e… Leggi tutto »
Apre a Kinshasa la ‘Casa della Laicità’
E’ stata inaugurata il 23 luglio a Kinshasa, nella Repubblica Democratica del Congo, la Maison de la laïcité (sigla MLK). Per la prima volta esiste quindi uno spazio in condivisione per le associazioni laiche della zona, dotato di sale riunioni e biblioteca. L’obiettivo è quello di creare un punto d’incontro per i laici, nonché diffondere la cultura laica e dei diritti umani. La Maison sarà anche dotata di un centro di family planning. E’ stato aperta con la collaborazione delle… Leggi tutto »
Iran, pastore rischia condanna a morte per apostasia: “Ha abbandonato la religione degli antenati”
Rischia di essere condannato a morte per apostasia il pastore Yousef Nadarkhani, un trentaquattrenne nato in una famiglia islamica e convertitosi al cristianesimo. Già da tempo circolava la notizia della sua detenzione nel carcere di Rasht dall’ottobre del 2009 e della condanna a morte comminata dal regime iraniano nel settembre del 2010, con l’accusa di apostasia dall’islam e di proselitismo cristiano. Il tribunale della provincia di Gilan gli aveva intimato di abbandonare la propria fede cristiana e di tornare a… Leggi tutto »
Caso Claps, vescovi non responsabili del controllo sul parroco
Il giudice del procedimento abbreviato contro gli arcivescovi di Potenza ha respinto l’istanza della famiglia Claps perché ha ritenuto che non sono responsabili per le azioni di don Sabia. Il parroco, morto nel 2008, aveva resistito alle ispezioni sul sottotetto della sacrestia dov’è stato ritrovato il corpo della ragazza. Il suo coinvolgimento nel delitto non è chiaro. La famiglia Claps ha portato i vescovi davanti al giudice perché non avrebbero esercitato le loro prerogative di superiori sul parroco, per esempio… Leggi tutto »