Raffaele Carcano* Anche in Italia il parlamento ha cominciato a dibattere l’introduzione del divieto di indossare in pubblico veli integrali. Il testo base adottato dalla Commissione affari costituzionali dalla Camera non si limita a equiparare l’uso del velo integrale a oggetti, quali i caschi, che impediscono il riconoscimento personale, ma introduce nel Codice penale il reato di «costrizione all’occultamento del volto». Tale interdizione è già legge in Francia e Belgio. In questi due paesi le pulsioni identitariste non sono particolarmente… Leggi tutto »
Articoli nella Categoria: Opinioni
25 aprile. Sempre.
Giovanna Salvucci* Nella conferenza stampa di ieri Tremonti ha ipotizzato che, per aumentare la produttività, si potrebbero spostare le feste “non religiose” di domenica. E’ triste costatare come un Ministro della Repubblica defisca le Festività della Repubblica Italiana con una negazione, cioè come “non religiose”, quasi ad indicare che le vere Festività sono quelle religiose mentre le altre sono delle non-feste (ma lui è un ministro dello Stato o della Chiesa?). Ancora più triste è pensare che egli, da buon… Leggi tutto »
Siria, l’inutile strage
Stefano Marullo* I fondamentalisti islamici hanno immani colpe. Ovunque un popolo stia sotto la sharia è un popolo in ostaggio. Ma il fondamentalismo islamico può rappresentare un ottimo capro espiatorio per quanti, in nome della lotta contro di esso, tengono a sua volta in ostaggio le legittime aspirazioni di un popolo alla democrazia. Uno scenario già visto altre volte, in nome del quale il mondo ha chiuso gli occhi di fronte ai peggiori regimi. Bashar al-Assad rincorre lo slogan, già… Leggi tutto »
Della trascendenza e della falsa immanenza
Bruno Gualerzi* Un’esperienza vissuta in preda alla paura metafisica rimossa (la paura determinata da un male di vivere che suona come assurdo), invece di valere per se stessa, è interpretata (e ‘sfruttata’) dalla maggior parte delle religioni come condizionata da qualcosa o da qualcuno che esercita su di noi un dominio reso possibile dal suo trovarsi in una dimensione che non può essere la stessa nostra, altrimenti interagiremmo con questo qualcosa o qualcuno condizionandolo a nostra volta. A questa dimensione… Leggi tutto »
Fanatismo e religione
Stefano Marullo* Comunque si voglia declinare il fanatismo, una delle sue caratteristiche più odiose è quell’ insopprimibile vocazione a “passare” sopra le persone in nome di una verità considerata ineccepibile. Il “sacrificio della ragione”, richiesto ad Abramo, una delle figure più truci del Vecchio Testamento – venerato da ben tre religioni! – disposto a immolare il figlio per obbedire a Dio, ne è l’esempio lampante. Le religioni, portatrici di verità assolute, sono le candidate ideali perché il morbo del fanatismo… Leggi tutto »
Il “tu” il “voi” e la lingua del cielo
Francesco D’Alpa * Sulle pagine di Sette (21 luglio 2011), l’opinionista Beppe Severgnini viene interpellato su di un dilemma linguistico e di costume: non è irrispettoso ed imbarazzante dare il “tu” a tutti, come vuole una moda dilagante? non sarebbe meglio tornare al “voi”? Lo stesso lettore, nel porre la domanda, propone una possibile (non molto plausibile) spiegazione di tale moda, ovvero il crescente uso di inglesismi nella nostra lingua (nell’inglese, infatti, non esiste distinzione fra “tu” e “voi”). Severgnini,… Leggi tutto »
Un crocifisso “globalmente” ingombrante
Giovanni Barella* A partire dalla nascita di un bisogno di feticismo i simboli religiosi hanno sempre fatto bella mostra di sé, accettati senza remore in popolazioni o società ove lo spirito acritico della stragrande maggioranza delle persone era sottomesso all’idea di magici poteri. Coloro che cercavano di esternare un senso critico in merito venivano semplicemente emarginati, magari dopo essere stati “messi alla gogna” se non, più spicciamente, eliminati fisicamente! Così è stato anche per la forma di fede maggiormente radicata… Leggi tutto »
Tutti pazzi per la sussidiarietà
Raffaele Carcano* Non sono in molti a conoscere il principio di sussidiarietà. In estrema sintesi, si può dire che con questo principio si afferma che il pubblico deve intervenire solo laddove non riescono ad arrivare il privato, i cittadini e le associazioni (sussidiarietà ‘orizzontale’), e che un’amministrazione interviene solo se non ci arriva l’amministrazione di livello più basso (sussidiarietà ‘verticale’). Pochi sono anche coloro a conoscenza del fatto che il principio di sussidiarietà, dal 2001, è entrato a far parte… Leggi tutto »