Articoli nella Categoria: Opinioni

Quel Dio così lontano

Raffaele Carcano* Sta facendo il giro del mondo, e lo sta commuovendo, l’ultimo messaggio che Maryam Fekry ha pubblicato il 31 dicembre su Facebook. Maryam tracciava un bilancio dell’anno appena concluso: lo giudicava quello che racchiudeva «i migliori ricordi» della sua vita, ed esprimeva l’auspicio che nel 2011 si avverassero i suoi «tanti desideri». Non ne ha avuto il tempo. Pochi minuti dopo è uscita di casa per recarsi alla messa di mezzanotte, ed è rimasta vittima dell’attentato che ha… Leggi tutto »

La beffa dell’8×1000 continua

Marco Accorti* Il 18 novembre scorso il Governo ha trasmesso alla Presidenza del Senato lo “Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri recante la ripartizione della quota dell’otto per mille dell’Irpef devoluta alla diretta gestione statale, per l’anno 2010”. La commissione Bilancio del Senato ha dato parere favorevole e quindi merita metterci il naso e rifare due conti alla buona per vedere se è cambiato qualche cosa rispetto a come lo Stato fino ad ora ha distribuito i… Leggi tutto »

Prolegomeni alla fondazione di un’etica atea

Stefano Marullo* Talvolta le domande ingenue riescono ad aprire grandi varchi. Le risposte, parimenti, nella misura in cui appaiono ovvie, tradiscono la loro inadeguatezza. Chiediamoci: esiste un’etica atea? E se sì, donde proviene la sua ratio? Fermiamoci, un momento, alla prima domanda. La risposta, prevedibilissima, è che esistono tante morali – non ce ne vorrà Hegel ma useremo indifferentemente i termini etica e morale alla stessa stregua – atee ed agnostiche almeno quanti sono gli atei e gli agnostici. Comunque… Leggi tutto »

La scelta di negare la libertà di scelta

Raffaele Carcano* Viviamo in una società che ancora non accetta il suicidio. In cui fa ancora scandalo, in cui si conciona a lungo intorno alle motivazioni che spingono le persone a compiere questo gesto. Persone diversissime fra loro: come, per restare ai casi più recenti, un prete accusato di pedofilia, un diacono a cui è stato negato l’accesso al sacerdozio, un famoso regista cinematografico. Un ministro del culto cattolico, un aspirante tale e un intellettuale dichiaratamente incredulo. Non intendo avviare… Leggi tutto »

Sulle critiche di “Avvenire” a Saviano

Andrea Leone* Per rendersi conto del declino inesorabile del nostro paese basterebbe solo prestare un po’ di attenzione ai dibattiti e alle discussioni di questi giorni presenti sui giornali e in televisione. A innescare il fuoco delle polemiche è stata questa volta la seconda puntata di Vieni via con me, la trasmissione condotta da Fabio Fazio e Roberto Saviano su Rai 3. Tralasciando qui la reazione spropositata del Ministro degli Interni Maroni, che se l’è presa con lo scrittore campano… Leggi tutto »

Un cardinale “mephorios” (o “methorios”?)

Giulio Cesare Vallocchia* E’ appena passato da eccellenza a eminenza ma Gianfranco Ravasi, ora cardinale, si fa subito notare con un’intervista di alto livello culturale. L’elegante ed erudito prelato apre la sua intervista con l’approfondimento filologico di due definizioni, mephòrios appunto, e methòrios. Attribuisce alla prima il significato di “colui che sta sulla frontiera”, derivandola da Filone di Alessandria, un intellettuale ebreo del primo secolo che studiò e interpretò la Bibbia alla luce della filosofia di Platone, mentre quella di… Leggi tutto »

La libertà nella condizione umana

Bruno Gualerzi* Per la libertà è valido il paradosso (o comunque lo si voglia chiamare) che accompagna ogni nozione indicante i cosiddetti valori: là dove fosse sempre regnata e continuasse a regnare, non se ne avrebbe la nozione, non esisterebbe lo stesso termine che la designa. In altre parole, la libertà, come qualsiasi altro cosiddetto valore (la verità, la giustizia, la fraternità, la bellezza, ecc), non sarebbe nemmeno concepibile se non si facesse l’esperienza della sua mancanza (e, fin qui,… Leggi tutto »

Uomini e androidi

Flaviana Rizzi* Nel romanzo di Philip Dick, al quale è ispirato il film Blade Runner, viene indicata, come unica differenza tra umani e androidi, l’assenza di empatia di questi ultimi per i primi. Non è difficile scorgere, in questa scelta narrativa, la convinzione che la capacità empatica sia il tratto più squisitamente umano nell’intera dotazione emozionale della nostra specie, per quanto esso sia rinvenibile anche in altre specie, come ad esempio i cani. Sulla base di queste riflessioni, mi accade… Leggi tutto »