Articoli nella Categoria: Opinioni

Quella Lega abituata a dividere

Raffaele Carcano* Una decina di giorni fa la Padania ha accusato l’UAAR di essere «nemica» della croce e, così facendo, di minare l’identità europea e un «patrimonio collettivo»: chiedere che nelle aule scolastiche non siano presenti simboli religiosi favorirebbe infatti l’islam, di cui l’Unione sarebbe «una alleata più o meno inconsapevole». Sarebbe agevole rispondere all’organo ufficiale della Lega Nord che l’UAAR si batte per la laicità dello Stato, e che uno stato laico non favorisce alcuna concezione del mondo né… Leggi tutto »

Croci sulle vette

Lucio Panozzo* “Et erit in novissimis diebus: erit mons domus Domini praeparatus in vertice montium et sublimis super colles; et fluent ad eum populi“. “Accadrà nei giorni a venire che il monte della casa del Signore sarà stabilito in cima ai monti e si innalzerà al di sopra delle colline; e tutte le genti vi accorreranno”. (Isaia 2, 2 – Michea 4, 1) Sul n. 4/2009 de L’Ateo 2009 pubblicai l’articolo intitolato Le montagne sono vicinissime al cielo, dove sta… Leggi tutto »

Le radici biologiche del mio ateismo

Franco Ajmar* Le radici, ah, le radici! Potrò mai separarmi dalle mie radici biologiche ed esprimere giudizi, pensieri che si avvicinino a quelli di un filosofo, un teologo, un logico? Una precisazione (che, come tutte le precisazioni, gioca sull’ambiguità): le mie radici biologiche si possono riferire alla mia educazione accademica, che evidentemente mi ha plagiato e mi costringe a pensare attraverso un percorso sempre più stretto e, per questioni anagrafiche, sempre più diritto, le viuzze collaterali essendo ormai disperse fra… Leggi tutto »

Gentile Oreglio

Marco Accorti* Gentile, piacevole e stimolante Oreglio, la sua “piccola riflessione” sull’UAAR pecca forse di mancata frequentazione del nostro consesso. Se mai un giorno avesse abbastanza tempo per fare un pezzo di strada con noi (una sveltina non renderebbe comunque l’idea) forse potrebbe convenire che le contraddizioni che rileva, se poi veramente ci fossero, non sarebbero così dirompenti. È pur vero che ateismo e agnosticismo non sono la stessa cosa, ma è anche vero che esistono innumerevoli modalità di essere… Leggi tutto »

Sulla fine del mondo umano (niente paura)

Bruno Gualerzi* Così come la consapevolezza della fine individuale non la rende meno inevitabile, allo stesso modo tutti gli sforzi, pur doverosi, per rendere più vivibile la vita sul pianeta, rispettando l’ambiente, assecondando la natura invece di violentarla, non saranno verosimilmente in grado di evitare la fine di una qualsiasi vivibilità dell’umanità intera sul pianeta. Basta un terremoto, un’eruzione vulcanica, le conseguenze di una anche minima variazione del clima, tutti fenomeni che fanno parte del ‘respiro’ della terra, sia che… Leggi tutto »

Ateo e pensante

Franco Buffoni* Preferisco laico, in una accezione sempre più ampia, con la sua intrinseca connotazione etimologica “popolare”. Ateo contiene in sé la negazione di una caratteristica. La credenza viene a presupporsi come generale e “naturale” e io dovrei sentirmi definito dalla sua mancanza, menomato nella credenza. Io non sono senza qualcosa: non sono nemmeno “non credente”, come per fortuna non sono “non vedente”. Ateo e non credente presuppongono etimologicamente che nella norma siano i credenti. E quindi che sia io,… Leggi tutto »

Monsignor Ravasi e il Cortile dei Gentili

Giulio Cesare Vallocchia* Sono apparse spesso nelle Ultimissime di questo sito notizie riguardanti la straordinaria iniziativa di monsignor Ravasi, Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, per la creazione in seno al suo dicastero di un’area privilegiata da dedicare al “dialogo” con i non-credenti. Ma in questo “Cortile dei Gentili”, come ha ricordato recentemente il segretario Raffaele Carcano, non saranno ammessi rappresentanti dell’Uaar, organizzazione “folcloristica”, secondo il monsignore, e quindi inadatta a mandare suoi membri nell’austero consesso che lui intende costituire…. Leggi tutto »

Il bene della banalità

Adele Orioli* Per gli appassionati di astrologia, tra i quali non mi annovero e che dubito di trovare tra i lettori di questo sito, dipenderà sicuramente dalla mia data di nascita. Per molti altri è più semplicemente questione di indole. Ma, e arrivo al punto, su di me la routine, l’ovvietà e la banalità hanno sempre esercitato un certo fascino, una certa dose di tranquillità piana che, in qualche modo, trovo e ho trovato negli anni rassicurante. Che siano tempi… Leggi tutto »