Articoli nella Categoria: Ora Alternativa

Veneto: proposta per Irc obbligatorio

Elena Donazzan, assessore veneto all’istruzione, ha intenzione di proporre un disegno di legge regionale che prevede l’insegnamento obbligatorio della religione cattolica nelle scuole, non rendendola più facoltativa e a prescindere dall’appartentenza etnico-religiosa degli alunni. Donazzan afferma infatti che “La religione insegnata sui banchi non è basata sulla catechesi, ma sulla conoscenza dell’uomo. E’ l’approccio all’umanesimo di cui è intrisa la nostra esistenza”. La dirigente scolastica della regione Carmela Palumbo frena: “Le norme generali sull’istruzione sono di competenza legislativa statale. Nel… Leggi tutto »

Il TAR toscano: l’insegnante di religione non può cambiare disciplina

Il Tar della Toscana, con sentenza del 17 aprile 2008, ha stabilito che un’insegnante di religione, nominata dal vescovo, non può pretendere di cambiare disciplina soltanto sulla base dell’esperienza maturata insegnando tale materia. Anzi, secondo il tribunale, a causa delle sue particolari caratterische l’insegnamento della religione cattolica sarebbe “privo di corrispondenza nella dotazione di organico dei ruoli ordinari”: tanto più che l’unico titolo abilitante risulta essere il “certificato di idoneità rilasciato dall’Ordine diocesano, e cioè da un’autorità estranea all’ordinamento italiano”…. Leggi tutto »

IRC: la CGIL protesta contro l’armonizzazione di Fioroni

La Conferenza Episcopale Italiana, che sempre più intende svolgere un ruolo di ispirazione valoriale nella scuola pubblica, è recentemente intervenuta sulle Indicazioni per il curricolo per il primo ciclo di istruzione e ha, inoltre, proposto i nuovi “Obiettivi di apprendimento (OA)” e i “Traguardi per lo sviluppo delle competenze (TSC)” relativi all’insegnamento della religione cattolica. Con la CM n. 45 del 22 aprile 2008 il Ministro Fioroni accoglie il documento della Conferenza Episcopale e “avvia la prima attuazione dei relativi… Leggi tutto »

Italia: terzo millennio = terzo mondo. N. 4: ora di religione obbligatoria

Gentile Signor Baldo Conti (firenze@uaar.it), le allego copia della lettera che ho spedito alla Dirigente della Direzione didattica statale del Circolo n. 15 di Firenze, in merito al fatto che il plesso scolastico di sua competenza imponga a mia figlia, alunna di scuola materna, l’insegnamento della religione cattolica (I.R.C.) nonostante io abbia firmato l’esonero al momento dell’iscrizione. Tale insegnamento viene imposto, contro la costituzione e la legge italiane, a tutti i bambini dell’ultimo anno della scuola materna – inclusi quelli… Leggi tutto »

Milano, ora di religione: cala la frequenza, la curia rigira la frittata

… e il provveditore, ovviamente, si mobilita immediatamente. Quando si tratta di attivare l’ora alternativa, succede esattamente il contrario. Un richiamo all’ordine per i presidi delle scuole lombarde sull’ora di religione. L’ufficio scolastico regionale, dopo una lettera di protesta della Curia milanese, ha mandato una circolare a tutti gli istituti di ogni ordine e grado sollecitando una diversa organizzazione per chi sceglie non avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. E invitandoli a non mettere quella materia alla prima o all’ultima ora,… Leggi tutto »

Ora di religione: le osservazioni Unicef

Risalgono a quattro anni fa, le Osservazioni conclusive rivolte all’Italia dal Comitato sui diritti dell’infanzia, in seguito all’esame del secondo Rapporto periodico sullo stato della Convenzione sui diritti dell’infanzia, presentato allo Stato italiano il 21 marzo 2000. L’esame del Rapporto italiano, riporta il sito Unicef, è avvenuto nel corso della XXXII Sessione del Comitato, il 31 gennaio 2003. Vi si può leggere quanto segue: Libertà di pensiero 29. Il Comitato esprime preoccupazione relativamente al fatto che, come indicato nel rapporto… Leggi tutto »

Cosa insegneremo ai Bambini?

La scuola italiana si è ormai scissa in due realtà contrapposte. Da un lato, raccoglie bocciature da tutti gli enti di valutazione internazionali. Fatto anche più grave, le bocciature si fanno via via più pesanti mano a mano che dalle medie si passa alle superiori e poi all’università. Il risultato netto è che i nostri figli sapranno le tabelline a memoria ma non saranno mai in grado di trovarsi un lavoro decente. Dall’altro lato, gli organismi di valutazione internazionale riconoscono… Leggi tutto »