Cei lancia libro contro crisi demografica

Uscirà giovedì Il cambiamento demografico. Rapporto-proposta sul futuro dell’Italia, a cura del Comitato per il Progetto Culturale della Conferenza episcopale italiana e col contributo del card. Camillo Ruini. Testo che, segnala l’agenzia Sir, intende offrire “elementi di consapevolezza e spunti di riflessione per mantenere vivo il dibattito” sul calo demografico. La Cei lancia un appello per “un’alleanza” al fine di affrontare “la nostra crisi demografica” e auspica che vengano prese iniziative “in contrasto ai risvolti negativi delle tendenze in atto”.

Valentino Salvatore

Archiviato in: Generale, Notizie

145 commenti

spapicchio

La precarizzazione del lavoro è la causa principale della crisi demografica, così come la privatizzazione e la liberazione delle pubbliche istituzioni a favore dei privati e del Vaticano: è invece necessario sostenere le istituzioni pubbliche come asili pubblici, scuola e università pubblica, ordine pubblico, e tutte le più importanti istanze che consentono di mettere su famiglia, tipo unioni di fatto, matrimonio civile, divorzio breve, eccetera.

Giovanni Duovi

No assolutamente.
Non c’è da sostenere la ripresa demografica,perchè il saldo naturale è negativo solo di poche migliaia di unità,e questo saldo negativo è compensato ABBONDANTEMENTE dall’afflusso di immigrati.

E allora incrementare la media di figli per donna avrebbe senso solo se si chiudessero le frontiere (quindi apporto 0) ,e si decidesse di stabilizzare la popolazione attorno ai 61 milioni attuali.Ma ricordo quanto scritto altrove,abbiamo la più alta densità di abitanti per km2,
Dovremmo quindi diminuire.

Benjamin l'@sino

Il saldo non è “compensato”, ma abbondantemente superato. Si parla di circa mezzo milione di nuove persone che vengono ad abitare sul territorio Italiano OGNI ANNO. So di ripetermi, ma significa che OGNI TRE ANNI dobbiamo fare spazio a una nuova città delle dimensioni di Milano, o di Roma. Dove lo andiamo a prendere, quello spazio? E tutte le forniture delle quali ha bisogno una città come Milano o Roma? Vengono dal nulla?

Giovanni Duovi

Benjamin

Siamo d’accordo,solo non ci troviamo per poco con le cifre,io prendevo da italiaora il numero dei migranti e segna 300k ad oggi …non so quanto sia attendibile,penso abbastanza viste le fonti citate.

E’ vero da quando è iniziato il fenomeno dell’immigrazione verso il nostro paese (all’incirca nei primi anni 90) ,ogni anno la popolazione aumenta,e i numeri sono lievitati con il passare degli anni.

Mi pare che la nostra sia cmq una battaglia persa in partenza,infatti chiedere di ridurre drasticamente l’ingresso di nuovi immigrati è al momento pura fantascienza,per tutta una serie di motivi pratici e anche ideologici (ideologia che non condivido)

Manlio Padovan

Sono assolutamente d’accordo.
C’è qualcuno, inascoltato, che si dà da fare per proporre una diminuzione dolce della sovrappopolazione che è, forse, il grosso problema attuale dell’umanità.
Questi preti e questi borghesi che si inventano principi che poi loro stessi tradiscono: come il concetto di patria, assurdo nella considerazione dell’uomo come specie, dimenticando molto spesso che anche altri hanno una patria che preti e borghesi, però, distruggono impunemente per farla a loro immagine e interesse.

Tino

Senza il concetto di patria non esisterebbe la scuola pubblica statale.

spapicchio

Sono assolutamente d’accordo sulla necessità di governare, controllare e programmare l’immigrazione; questo è stato fatto sempre da tutti i governi assennati degli stati che tengano alla propria sopravvivenza ed all’assetto organizzativo e produttivo della nazione.

L’immigrazione italiana, a parte le americhe dotate di ampi spazi di stanziamento rispetto alle regioni ed agli stati europei, è sempre stata valutata e programmata in relazione alle possibilità di assorbimento in termini di forza lavoro, maestranze, lavoro specializzato eccetera, che necessitavano nello stato di destinazione (Svizzera, Austria, Germania, Francia, Romania, paesi dell’est europa, …).

Per cui è inutile farsi illusioni, l’immigrazione va controllata, monitorata, governata e programmata dal paese destinatario.

spapicchio

corrige

La precarizzazione del lavoro è la causa principale della crisi demografica, così come la privatizzazione e la LIBERALIZZAZIONE delle pubbliche istituzioni a favore dei privati e del Vaticano; a questo si aggiungono anche certamente l’immigrazione fuori controllo, il degrado ambientale, la corruzione, il malgoverno, la mancanza di coesione sociale, eccetera.

Tino

Negli USA il tasso di fecondità è 2 figli per donna eppure sono ancora più precari e privatizzati dell’Italia.

Ilaria

Scommettiamo che se la prendono con i gay e i preservativi? 😀

whichgood

Anche con la ru486, con i ginecologi, i sessuologi, andrologi, psicologi, medici, educatori, la lussuria, i comportamenti libidinosi, il sesso fuori dal matrimonio, i rapporti protetti, ecc, ecc… quando la verità è che i giovani scappano da questo paese gerontocratico, giustamente. Ma chi vuole fare figli quando non si riesce neanche ad andar fuori di casa perchè, fra altre cose, bisogna sostenere la Chiesa che ci succhia il sangue?. Ma vadano i preti a fare figli con le suore, loro hanno alloggio e “stipendio” sicuri.

Roberto

@ whichgood ….balle! stai dicendo delle grandissime balle!
Ho 27 anni, 2 figli, sposato lavoro solo io, mutuo, casa, 2 macchine, certo non navighiamo nell’ oro, ma con l’ aiuto di Dio, della Chiesa, tiriamo avanti e ho una famiglia bellissima…
non diciamo balle e sfatiamo i luoghi comuni….se uno vuole far figli li fà, solo che ci vuole impegno, e questo costa ai giovani che vogliono avere tutto e subito

whichgood

@ Roberto

Certo… di sicuro papà e mamà non ti hanno aiutato eh?, neanche i tuoi ambientaci a trovare lavoro eh?. Pensa, a me la Chiesa invece di darmi qualcosa mi toglie… SOLDI

Roberto

ah si e come? no e comunque se lo vuoi sapere non mi ha aiutato nessuno…

whichgood

@ Roberto

nessuno?, allora neanche il tuo dio come dici tu…

CosmoGioioso un Giorno

fare figli non è mica un dovere eh. Anzi il pianeta ringrazia se evitiamo.

Benjamin l'@sino

Mi associo all’arguta risposta di CosmoGioioso. Oltre al pianeta, ringrazio anch’io chi decide di non fare figli o, almeno, di limitarsi a uno, perché essendo troppi onestamente mi pesate (non vogliatemene, probabilmente è reciproco). Ringrazio altresì tutti coloro che, da “fuori” (estero o Italia che sia), decidono di non venire a stare dalle mie parti.

joseph

@ Roberto: Questi si sono bevuti paro paro le balle di Malthus, vecchie d 2 secoli, e si credono moderni….
Da dove credono che venga la crisi? Togli a una società il 10% della popolazione, tutti individui tra gli 0 e i 40 anni, e poi chiediti come mai le cose vanno male…..

nightshade90

balle di malths così balle che nessuno è ancora riuscito a confutarle, tanto sono ovvie e semplici…….

il cibo cresce con una rapidità molto minore della popolazione. la popolazione mondiale stà già crescendo a velocità vertiginosa di suo. questo è un FATTO.

la produzione di cibo sempre maggiore necessita e comporta uno sfruttamento e un danno ambientale sempre maggiore. anche questo è un FATTO.

la crescita di cibo non può continuare all’infinito ma ha un limite massimo. la crescita di cibo è comunque inferiore alla crescita demografica. il superamento delm limite della popolazione per unità di cibo disponibile è imminente. il superamente di tale limite comprota IN OGNI SCENARIO POSSIBILE una crisi di proprozioni tali DA SCATENARE UNA MAREA DI GUERRE E DI MORIE PER FAME. anche questi sono FATTI. smentiscili se puoi, joseph.

Kaworu

ah roberto, ma allora sei quello che delirava sul forum 😆

joseph

in realtà si sono confutate da sole: anche malthus dava la catastrofe per imminente….due secoli fa.

CosmoGioioso un Giorno

allora si, sarà il caso di dare retta alla chiesa 😆 quei luminari smentiti. Loro si che la sanno lunga. Figliamo come conigli, e quando il pianeta traboccherà di umani cosa dovrebbe succedere esattamente?
Dovrebbe essere lampante che la spinta alla prolificazione fornita dalla chiesa altro non è che un modo per continuare a garantirsi il potere: famiglie cattoliche numerose si traducono in un consenso democratico più vasto. Chiamali scemi…e voi a dargli retta eh eh eh

Roberto

Beh sicuramente i gay non sono il prototipo di una società in crescita, anzi, semmai il contrario…
Per quanto riguarda i preservativi, non sono certamente la causa del calo delle nascite, è più che altro la cultura, la propaganda mediatica contro la famiglia a impaurire i giovani a fare dei figli…
Giustamente la Chiesa è sempre pro famiglia…

Florasol

@Roberto:

Giustamente la Chiesa è sempre pro famiglia… così saremo sempre di più, sempre più poveri, sempre più affollati, malati e disperati. Cioè esattamente come la chiesa ci vuole per venderci la sua falsa speranza… sono millenni che lucra sulla sofferenza, è normale che cerchi di diffonderla come meglio può!

Odino

“Propaganda contro la famiglia.”

Beato te che la vedi perché io che vivo in Italia non la vedo questa propaganda. Ma viviamo nello stesso paese?

“a impaurire i giovani a fare dei figli”
Mi sembra di sentire le prediche dei miei nonni: Avete paura di fare figli, non volete fare sacrifici, noi eravamo 8 figli e papa ci ha portati tutti avanti.

Si certo, analfabeti, bracianti fin da piccoli e morti di fame.
Così li so crescere anche io i figli, allevare più che crescere.
Che poi non capisco tutto questo livore e questa meraviglia per chi i figli non li vuole, ma che cazzo ve ne frega a voi genitori se gli altri hanno fatto una scelta di vita differente dalla vostra?
Che fastidio vi diamo, vi vengono le emorroidi, vi brucia il culo?
Ma che sei un neocatecumeno?

alessandro

i gay fanno parte della società e non sono “società a se stante”.
Propaganda mediatica contro la famiglia? Ma dove?
Tutt’al più si tratta di politiche che di sicuro non incentivano la natalità (cosa di cui , secondo me , non c’è nemmeno bisogno dato il sovraffollamento e la scarsità di risorse ).
Se la chiesa fosse pro famiglia non solo a parole rinuncerebbe ai miliradi di privlegi fiscali e non che ha cosa che però non ha mai fatto.

Sandra

“sicuramente i gay non sono il prototipo di una società in crescita, anzi, semmai il contrario…”

I gay in altri paesi si sposano e hanno figli, nascono figli in famiglie con due papà o con due mamme, con la fecondazione artificiale, o i bambini trovano una famiglia se adottati. In California i bambini che crescono in famiglie non tradizionali sono nell’ordine dei 25 mila. … And counting!

Brian di Nazareth

Secondo l’articolo,

Ogni bambino che nasce è infatti un segno di speranza, di fiducia nei riguardi del mondo e della vita”.

Allora caro Ruini: cosa aspetta a cercarsi una fidanzata, sposarla e mettere al mondo un paio di figli? Siamo in crisi demografica, si dia da fare!

Un piccolo dubbio: non capisco perché dice “la nostra crisi demografica”. Pensa che l’Italia sia proprietà della chiesa?

Roberto

Ahaha ma che attacchi inutili contro Ruini….neanche nei bar più squallidi gira tanta ignoranza….

Il Filosofo Bottiglione

e tu che ne sai di bar squallidi?

ti piacciono, eh?

Brian di Nazareth

sta parlando del “nostro” paese, non del mondo.

Alfonso

@brian di nazareth
perchè l’Italia non fa parte del mondo?

whichgood

Sicuro?, non sarà che parlano della Chiesa?, mi sembra più ovvio.

winterfury

siamo in aumento a causa dell’immigrazione, non c’è nessuna crisi demografica.
oltretutto siamo già in troppi, 60 milioni di abitanti non sono pochi.

Giovanna

Lo so perfettamente. Tuttavia, che piaccia o no, facciamo tutti parte della stessa specie e questa palla su cui viviamo diventa sempre più strettina. Da che esiste, la nostra specie ha sempre avuto la naturale propensione a migrare in zone più adatte. I posti liberi in zone meno prolifiche come il ns. paese possono benissimo essere occupati da immigrati. O forse è questo che quelli della CEI temono? Con buona pace dell’universalità della CCAR!

lumen rationis

Sono rimasti alla logica dei tempi in cui è stata inventata la loro religione.
La religione era come oggi al servizio e alleata del potere terreno la cui forza (a quei tempi) era legato alla numerosità del popolo su cui regnava.

Brian di Nazareth

@ alfonso
@ whichgood

Gli autori hanno limitato l’analisi al territorio italiano. Infatti l’articolo dice:

per i quali da anni in Italia nascono ogni anno meno di 600mila bambini

Come hanno già accennato in altri commenti, nonostante la “nostra” crisi demografica negli ultimi dieci anni la popolazione in Italia è sempre aumentata.

Benjamin l'@sino

Allora, Brian, mettiamola così:

«Crisi demografica? Ma se siamo 61 milioni!»

Certo che c’è una crisi demografica: siamo decisamente troppi in uno spazio insufficiente con mezzi insufficienti. Aspettiamo che questo macello economico prenda ancora un po’ piede, poi cominceremo a capire cosa significa dover contare sulle importazioni dall’estero (che vanno pagate) per mangiare, vestirsi e scaldarsi. E comunque, per rendersi conto che siamo troppi, già ora c’è una tecnica molto efficace: andate al fiume più vicino (no, non quel bel torrentello trasparente di montagna: parlo di un fiume tipo il Po o il Tevere, a valle) e fatevi un bel bagno.

Artemio

Ma appunto!
Think Globally, Act Locally.
Come si fa a non capire che quello che conta è la popolazione globale e non quella del nostro vaticanizzato paesucolo ?
Siamo in troppi e l’unica scelta responsabile di un individuo è non riprodursi.

winterfury

“calo demografico”

I Lol’d

http://www.populationmedia.org/issues/

The median projection of population size by the U.N. Population Division envisions that population growth rates will decline over the coming several decades. But even if that median projection is achieved, the number of people expected to be added to the world’s population in the next 50 years will be almost as large as the number added in the last 50 years.

That magnitude of increase, coming on top of the unprecedented growth that has occurred in the last half-century, will be felt in all aspects of life. It will further stress already strained ecological systems and worsen poverty in much of the developing world, thus aggravating threats to international security.

Florasol

QUALE crisi demografica, se siamo decisamente troppi troppi troppi!!!

la crisi demografica c’è, ma per eccesso, e non certo per difetto… ed è anche colpa di questi mentecattolici!!!

Giovanni Duovi

crisi demografica?

io penso che bisogna sempre partire dal presupposto che l’italia è il paese europeo con la più alta densità di abitanti per km² .

un pò di dati

l’italia passa dai 20 milioni dei primi anni del secolo scorso,fino a raggiungere i 55 con l’epoca del baby boomer.
dagli anni 50 fino al alla metà degli anni 90 il saldo naturale è ATTIVO,e parliamo di un saldo naturale di circa 400-500k di media ogni anno!

prima riflessione: abbiamo triplicato la popolazione nel giro di poche decadi!

Le nascite si attestano STABILMENTE intorno ai 550k di media ogni anno a partire dal 1987 (wiki-demografia_italia) e questo trend rimane costante fino all’anno corrente,con variazioni negative o positive nell’ordine delle poche decine di migliaia di unità.

E’ solo nel periodo che va dalla metà degli anni 90 fino ai giorni nostri che si verifica un saldo naturale NEGATIVO nell’ordine delle poche migliaia di unità.
Il saldo torna largamente positivo per effetto dell’enorme flusso di immigrati (quasi 5 milioni!) …e cosi arriviamo ai 61 milioni attuali.

terza considerazione: con il dimezzamento delle nascite degli ultimi 25 anni rispetto all’epoca del baby boomer,abbiamo un’innalzamento dell’età media,e in prospettiva avremo uno scompenso fra la popolazione attiva e quella non.

Domande?

Poteva il paese continuare a triplicare la propria popolazione nel giro di poche decadi? no,perchè viviamo in un sistema dalle risorse finite e anche se a noi non sembra siamo programmati per autoregolarci,inoltre abbiamo abbattuto la mortalità infantile,e sicuramente l’emancipazione femminile ha influito pesantemente sul nr. di figli che ogni donna mette al mondo,visto che conciliare la carriera e 3 o più figli è praticamente impossibile.

Prospettive: con un surplus di circa 350k di immigrati ogni anno,rispetto al saldo naturale negativo di 6.000 persone circa (fonte: wordlmeters_italia),la popolazione continuerà ad aumentare

terza considerazione: siamo si in saldo negativo,ma aumentiamo!

Non vedo sinceramente l’inverno demografico di cui parlano le associazioni cattoliche.

Giovanni Duovi

ehh eccolo l’errore,chiedo venia.

per la precisione:
dagli anni 50 fino al alla metà degli anni 90 il saldo naturale è ATTIVO,e parliamo di un saldo naturale di circa 400-500k di media ogni anno!

no quei 400-500k di media ogni anno sono “solo” dagli anni 50 fino ai primi anni 70,e poi via via il saldo attivo si abbassa,anche di diverse centinaia di migliaia di unità ogni anno.

scusate.

winterfury

io penso che bisogna sempre partire dal presupposto che l’italia è il paese europeo con la più alta densità di abitanti per km² .

No è l’Olanda, noi siamo quinti dopo Belgio, Regno Unito e Germania

Giovanni Duovi

Bene cosi che mi hai corretto,io ero rimasto a quanto letto su wiki.

invece leggo su Noi-italia,che è come dici tu.

GIANCARLO

RIENTRO DOLCE A TRE MILIARDI DI “ANIME” ! ! ! …. altrimenti il giorno del giudizio universale
molti non riuscirebbero ad essere presenti…………

Benjamin l'@sino

Ricordo che al momento della nascita del movimento i RientroDolcini parlavano di “rientro dolce a DUE miliardi”. C’è il tre per due ora? Fra un altro paio d’anni passiamo a quattro? A sentire certi aggiornamenti vien da pensare che ci sia ancora chi crede che “lo zero non conta niente”…

Ah, dimenticavo, i RientroDolcini sostengono che non va bene inserire nelle considerazioni sulla crescita o sulla decrescita i moti migratori. Anche quelli “non contano niente”, pare. Vivono d’aria.

Giovanna

Il fatto è che le sante gonnelle guardano con nostalgia ai “bei” tempi andati, quando le famiglie erano numerose e soprattutto povere e poco istruite. In quel contesto tutto era più facile per loro. Ora le famiglie più numerose sono quelle di immigrati che spesso, soprattutto se islamiche, si affidano ad altri “pastori”.

antoniadess

parlare di calo demografico è mettersi un paraocchi e vedere solo il proprio miserabile orticello, avere uno sguardo un po’ più ampio no? il peggio è che anche chi parla di decrescita questo aspetto non lo tocca nemmeno, anche l’ecologia ormai si è clericalizzata: decrescita dei consumi, decrescita della produzione, decrescita dell’inquinamento…decrescita della popolazione è tabù 🙁
dignità delle persone vuol dire qualità della vita, non numeri senza freno

rik

Ma i preti perché non pensano loro a risolvere la crisi demografica sposandosi e facendo figli legittimi?

Ma poi di quale crisi parlano se la popolazione italiana è in ontinuo aumento, tanto da aver superato i 60 milioni?

Parlano forse della crisi delle copie cattoliche, che figli da battezzare ne fanno sempre meno.

whichgood

Ci hanno già fregato i soldi, ora vogliono la nostra libertà. To’ che te li do i miei figli prete puzzolente !

ANCIA LIBERA

che i preti – mistificatori e scansafatiche – lavorino, si sposino e mettano al mondo dei figli ! e poi vediamo si gli passa la ruzza come si dice dalle ns. parti !!

Giovanni Duovi

forse vogliono che facciamo più bambini per soddisfare i loro appetiti sessuali 😀

Odino

Un’iniziativa del genere di questi tempi è da pazzi.
Roba da sadici, siamo 60 milioni e siamo già troppi per mantenere questo stile di vita e questo pazzo vorrebbe ancora più figli.
Questi non si rendono conto dei danni che stanno facendo.
Roba da criminali.
Altro che contributi alle famiglie numerose qui ci vorrebbero leggi tipo Cina almeno per 4-5 generazioni..

Sledge

La verità è che nel 2011 ci sono più anziani che bambini, e infatti le pensioni sono sempre più a rischio. E il calo demografico è una realtà! Le cause? La vita insostenibile in questo mondo occidentale che punta solo all’ immagine e alla ricchezza, anzichè all’ accetazione della ns vera natura umana! Ci vorrebbe un miracolo per rendere più umano questo mondo.

winterfury

E’ ovvio, forse vi è sfuggito che la vita media è aumentata.
Le vostre pensioni sarebbero a rischio anche se si sfornassero millemila pargoli al secondo, per contribuire al sistema pensionistico servono POSTI DI LAVORO (veri, non pacioccate in nero o pagati a ceffoni).
L’aumento delle nascite sarebbe eventualmente neccessario solo se ci fosse una pletora di posti di lavoro inoccupati, peccato che stia succedendo l’esatto contrario.

Senjin

Sledge… la forbice delle età è un problema SOLO a breve termine, sai com’è tutti prima o poi moriamo. Entro una decina d’anni il bilancio vecchi\giovani tornerà in pari.
Poi se secondo te è bello tornare alle vecchie famiglie che facevano 16 figli di cui una decina morti di senti e malattie prima dei dieci anni non sò cosa dire.
Le risorse per una vita dignitosa (dignitosa non ricca) non sono infinite e il nostro paese è già oltre la soglia di sovrappolazione.

firestarter

sledge,

che soluzione hai per ripristinare le mezze stagioni?

Giovanni Duovi

istat-demografia/pop2010/index (se lo cerchi su google)

bambini dagli 0 ai 12 anni
7.358.685

se prendiamo in considerazione lo stesso range di età vediamo che
gli adulti cormpresi fra i 65 e i 78 anni (che sarebbe l’aspettativa di vita per gli uomini in italia)
sono 8.242.019

non mi sembra un grande divario.

Discorso diverso se prendiamo tutto il segmento della terza età
adulti compresi frà i 65 e i 99 anni
12.191.496

Per quanto riguarda le pensioni,parecchie colpe le hanno proprio quelle generazioni del baby boomers che hanno svuotato le istituzioni sociali, facendo lievitare quelle pubbliche.
Dal Welfare state hanno preso più di quanto abbiano dato.
Le politiche pubbliche non riuscivano e non volevano fare previsioni su lungo periodo.
Più in generale la politica non ha mai pensato a lunga scadenza,infatti basta guardare le riforme della pensione fatte fino a prima quella del 95 (dini),in cui ci si cullava che i tassi di crescita sarebbero rimasti alti e che l’espansione demografica avrebbe continuato indisturbata negli anni.
Bè si è visto come è andata…

Per il futuro nessuno può sapere se riusciremo a creare nuovi posti di lavoro o se riusciremo a garantire gli attuali 22milioni di lavoratori.
Non siamo più soli,c’è un asia che cresce a ritmi vertiginosi e attira i capitali e posti di lavoro peggio di come fa una calamita con le leghe metalliche.

Sulla questione morale non entro merito,non ne ho bisogno.

Benjamin l'@sino

Se prendi in considerazione una fascia d’età di 34 anni verso l’alto, devi prendere in considerazione una fascia d’età simmetrica verso il basso. Quanti sono gli Italiani compresi tra gli 0 e i 34 anni?

Giovanni Duovi

Benjamin

le tavole dell’istat sono consultabili da tutti (demo.istat)

in ogni modo da 0 a 34
(maschi più femmine) tot.
22.271.787

da 35 fino ai 69
sono
29.025.260

C’è da dire che io rispondevo a ciò che diceva sledge,e cioè che ci sono più anziani che bambini,perciò ho preso in considerazione la fascia di età dagli 0 fino ai 12 paragonandola a una che racchiude l’inizio della terza età (65) fino ai 78 (l’età media in italia per gli uomini è 79…83 per le donne)

Giovanni Duovi

ehm..78 non è l’età media,ma la speranza di vita per un uomo in italia.lapsus.

Benjamin l'@sino

Da 35 a 69 sono 29 milioni, d’accordo, ma si stava parlando di terza età, da 65 a 99, e quelli sono 12 milioni.

In realtà sono conti oziosi. Il dato certo e preoccupante è che negli anni ’60 son stati messi al mondo troppi bambini (io ero tra quelli). Costoro hanno dovuto subire classi affollate da piccoli, a scuola (in prima elementare eravamo in 40!). Hanno poi dovuto versare fior di contributi che, siccome erano abbondanti, sono stati dilapidati alla chetichella in cose che con le pensioni non avevano nulla a che fare (dovrei parlare anche al presente, perché la dissipazione continua) e finiranno per essere considerati un’inutile zavorra da vecchi proprio perché “tanti”. Dimostrando che, in un mondo mercantile ancor più del solito, l’eccesso d’offerta provoca inflazione. Anche quando si parla di persone. 🙁

schiaudano

Se il sistema previdenziale italiano è così idiota da scaricare i costi sulle generazioni future (attività ormai diventata sport nazionale), non prevedere cali demografici o allungamento della vita media, pur di perpetrarlo dobbiamo figliare come conigli o suicidarci a 70 anni?

Benjamin l'@sino

Ora qualcuno dovrebbe spiegarmi come fa a esserci la crisi delle pensioni con i milioni (alla lettera) di giovani immigrati che, secondo la leggenda, pagherebbero i contributi per mantenere gli Italiani Cattivi Vecchiacci Egoisti che non fanno figli.

Giovanni Duovi

Non c’è è una balla.
tanti di quei 5milioni di immigrati arrivati in questi anni in italia lavorano in nero per loro connazionali,e per qualche strozzino nostrano.

Conosco personalmente una ditta edilizia gestita da un egiziano che fa lavorare solo connazionali,tutti rigorosamente in nero.

Benjamin l'@sino

Giovanni, ero evidentemente sarcastico, ovvero volevo sottolineare proprio quel che hai rimarcato.

Alterego

Non potrebbe essere che Ruini si sia fatto questo conto?
Gli italiani quasi non figliano più e quindi diminuiscono i “fedeli di routine” come direbbe B16° e quindi c’è un calo demografico di cattolici che tra l’altro debbono fare i conti con ateismo, relativismo, mass media, ecc… ecc…
Dall’altra parte aumentano gli extracom che quando va bene sono cristiani ortodossi o musulmani e quantaltro e questi figliano, caspita se figliano ed allora fra qualche hanno rischiamo e rischiamo brutto.
l’8 per mille è già calato nel 2010 del 35%, le pressioni sul Concordato ci sono con la crisi che c’è e qui se non si rimettono a figliare i “fedeli di routine” fra poco ci ritroveremo in brachette.

GIANCARLO

l’8 per mille è già calato nel 2010 del 35% uaaaoooo !!!
ma è proprio vero?

Sledge

Qualcuno ha proposto il sistema cinese:
1 – max 1-2 figli, e multa a chi ne fa di più (infatti i cinesi vengono in italia anche perchè possono fare tutti i figli che vogliono)
2 – lavorare 12-16 h/gg a costi ribassati dormendo in loculi, ma lavorando tutti
3 – non evadere le tasse oltre una certa cifra (c’è la pena capitale, altro che galera)
4 – non criticare lo stato, pena cella di isolaento o pena di morte

Pochi anni e avremo tutti lavoro….per il cibo no problem: ce n’è a volontà , sopratutto in bidoni di metallo .

Kaworu

beh se si eliminasse l’8xmille e si usassero quei soldi per politiche serie di supporto alla maternità, investimenti nella scuola PUBBLICA e nell’asilo PUBBLICO, nella sanità e via dicendo…

ma no, meglio un libro in effetti. che non costa nulla e anzi, fa guadagnare ancora di più ai soliti noti.

del resto, perchè guardare in faccia la realtà quando le fantasie sono così belle? -.-”’

Benjamin l'@sino

Oh, finalmente si son decisi a prendere in considerazione la crisi demografica che affligge l’Italia, ovvero sovraffollamento e sovrappopolazione del suo territorio?

Benjamin l'@sino

Portate pazienza per i miei commenti forse troppo numerosi, ma quando si parla di questo argomento mi è difficile trattenermi.

Paul Manoni

Stanno ciarlando di problemi che non li riguardano affatto. Che gli frega ad uno che si impone di non avere una famiglia e di non fare figli, circa il calo demografico??? 😯
La cosa più ovvia che potrebbe fare la Chiesa in merito, prima ancora di scrivere e presentare libri e stui, sarebbe quella di decidersi finalmente per il celibato opzionale dei suoi sacerdoti, rinunciando ad una cospicua parte di soldi che si intasca, che in quel caso dovrebbero finire per tutelare il sacerdote e la sua famiglia…!
Ma figuriamoci se rinunciano ai soldi!! 😉

Giovanni Duovi

Attenzione che loro parlano della situazione italiana,infatti chi pubblica il libro è la cei che è la conferenza episcopale ITALIANA…lo sanno benissimo che a livello planetario hanno il problema opposto,solo che si guardano bene dal dirlo.

Non si preoccupino i nostri chierici,se ne tornino pure oltretevere a parlare dei loro amichetti immaginari,perchè se proprio vorreste essere coerenti con il vostro proposito di salvaguardare l’italica stirpe non dovreste limitarvi a chiedere agli italiani di fare più figli,ma anche di limitare fortemente l’immigrazione…cosa che vi guardate bene dal fare perchè proprio dai paesi più poveri arrivano e le nuove pecore e i nuovi pastori.

corrado

un libro contro la crisi demografica, non basta il kamasutra?

joseph

@ Roberto: Questi si sono bevuti paro paro le balle di Malthus, vecchie d 2 secoli, e si credono moderni….
Da dove credono che venga la crisi? Togli a una società il 10% della popolazione, tutti individui tra gli 0 e i 40 anni, e poi chiediti come mai le cose vanno male…..

Giovanni Duovi

malthus? tu a malapena lo hai studiato su wikipedia…

Secondo te se facciamo più figli usciamo torniamo a crescere?

provamelo dai.

joseph

dai tempi di malthus la popolazione ha continuato a crescere, nonostante (o forse a causa di) ciò l’aspettativa di vita si è allungata, il benessere è aumentato, pure la scenza e la tecnologia hanno fatto passi da gigante. Eppure lui era stato chiaro: catastrofe. Per contro, l’inverno demografico che stiamo vivendo, con milioni di persone che mancano all’appello, è accompagnato da questa tremenda crisi.

Kaworu

perchè secondo te le cose sarebbero migliori se “tutti fossero presenti all’appello”?

Giovanni Duovi

Il benessere è cresciuto,l’aspettativa di vita anche e la tecnologia ha fatto passi da gigante,non per l’aumento della popolazione,ma per merito del fatto che l’uomo ha scoperto l’oro nero e i suoi derivati.

Fai che abbiamo passato il picco di hubbert e ti faccio vedere come a 2 miliardi scarsi ci torniamo a furia di guerre a colpi di bastone.

joseph

non so cosa sia il “picco di hubbert” ma credo di intuirlo: il limite massimo di popolazione possibile sul pianeta, giusto? Comunque credo che limitare il progresso alla scoperta dell’uso del petrolio sia umiliante per l’intelligenza umana.
se tutti fossero presenti all’appello, avremmo un 10% in più di popolazione attiva (i giovani). Non credo che farebbe male, considerato che tutti si lamentano del fatto che l’Europa sta invecchiando rapidamente, e limmigrazione non basta ad arginare il fenomeno.

Giovanni Duovi

@Joseph
il limite massimo di popolazione possibile sul pianeta, giusto?

*epic facepalm*

no,no no no!
(fra l’altro wiki è down…e vedo che la “cultura” dell’utente medio ha un improvvisa impennata verso il basso…teoria della picchiata di wiki la chiamerò )

Il picco di hubbert ..semplificando al massimo…indica la data in cui un pozzo raggiungerà la massima estrazione/produzione di greggio,dopo aver toccato questo limite/PICCO la produzione di greggio può solo DIMINUIRE.

Adesso invece che applicare questo ragionamento al singolo pozzo immagina di applicarlo a tutte le riserve mondiali di greggio.
Premetti che però non conosciamo dove risiedono tutti i giacimenti (cioè in teoria tutte le terre emerse le abbiamo esplorate,quindi ci rimane la nuova frontiera delle perforazioni off-shore,dove cmq estrarre greggio non è cosi economico come sulla terra ferma)

Se fossimo oltre il picco,e questo ripeto ancora non possiamo saperlo con certezza,è la fine,almeno non senza altre fonti di energie alternative al petrolio. (E no…le rinnovabili non riuscirebbero a sostenere il fabbisogno)

Tu adesso obietterai,ok ma noi non mangiamo petrolio…in effetti no,ma è per merito del petrolio se tu non sei,assieme a me a tutti gli altri a zappare la terra per produrre il cibo con cui sfamarti. perchè?
Hai presente quei macchinari per l’agricoltura che sono spesso presenti nelle fiere ? mietitrici,trattori ,trebbiatrici ecc ecc…svolgono il lavoro equivalente a decine e decine di ore di lavoro da parte di centinaia di uomini nei campi, con pochi litri di carburante.
E quello che producono non sfama le centinaia di uomini che ci hanno lavorato sul campo più il villaggio vicino,ma MILIARDI ….i say again: M I L I A R D I di individui.
Oltre,non tutta la produzione dei campi finisce nel nostro piatto,una buona parte è destinata al foraggio con cui si sfamano gli animali di cui noi mangiamo la carne o i prodotti da essi derivati (latte,uova…ecc ecc)

i campi coltivabili si sono estesi a vista d’occhio,molte volte a scapito delle foreste, i parassiti delle piante si sono riprodotti in quantità industriale…a sterminarli è arrivata l’industria PETROL-CHIMICA con i pesticidi (a proposito lava sempre bene frutta e verdura mi raccomando 😉 Ancora il petrolio si.
Quindi rispetto al passato non esistono più le carestie

E vogliamo parlare di un derivato del petrolio come la plastica e dei suoi molteplici usi?

e posso continuare…

Insomma senza petrolio tutto questo sistema crolla! e con esso anche la popolazione…

Benjamin l'@sino

Joseph: «se tutti fossero presenti all’appello, avremmo un 10% in più di popolazione attiva (i giovani).»

Visto che la metti dal punto di vista dell’economia (io preferisco inserire questo discorso in un contesto ecologico, ma va be’) ti faccio sommessamente notare che abbiamo un 28% di disoccupazione giovanile dichiarata. Aggiungi “un 10% in più di popolazione attiva (i giovani)” e vai dritto sparato al 38%. Eh, sì: sarebbe una gran bella opportunità per tutti.

P.S. Quando ci sono così tanti giovani con prospettive fosche in circolazione, o è all’opera qualche tipo di “narcotico sociale” o aspettati scintille.

Kaworu

non ti bastava scriverlo una volta sola?

ah già, ricerca di attenzione…

joseph

sono un mitomane compulsivo. ah, grazie per la legnata dell’altra sera. m’è stata molto utile. corroborante, direi.

schiaudano

“Cei lancia libro contro crisi demografica”

Rito scaramantico che consiste nello scagliare “La montagna incantata” di Mann (anche se fa più male a leggerlo) contro un feticcio rappresentante una coppia gay?

Kaworu

ma lol!

(tra l’altro, le coppie lesbiche di solito sono molto prolifiche)

schiaudano

A sò, a sò: è questione di meccanica e tentativi fatti in casa, magari dopo aver speso qualche migliaio di euro a zonzo tra Svizzera e Spagna.

Kaworu

si, dipende (chiaro che per due uomini diventa mediamente più dispendioso)

Gargiulo

“sottolinea il ruolo centrale della famiglia e, soprattutto, la necessità di “una maggiore consapevolezza” del “profondo significato simbolico-culturale collegato alla messa al mondo dei figli. Ogni bambino che nasce è infatti un segno di speranza, di fiducia nei riguardi del mondo e della vita”.

Abbiamo già capito a cosa serve questo “analisi demografico”.

paniscus

In ogni caso, astraendoci da qualsiasi interpretazione ideologica di parte, è vero che oggi il principale problema demografico non sta nell’eccesso o nel difetto di popolazione in generale, ma nello sbilanciamento tra fasce di età. E’ un effetto già conclamato in modo evidentissimo nei paesi industrializzati, e sta cominciando a diventare importante anche in paesi più poveri, ma in via rapida verso lo sviluppo.

Limitare artificiosamente le nascite, in un momento in cui la tecnologia, l’assistenza medica e le comodità di vita per tutti migliorano, significa inevitabilmente trovarsi con un improvviso salto di allungamento della vita (ovvero, aumento spropositato di anziani), combinato con un’altrettanto improvvisa diminuzione di giovani in età produttiva.

Per cui, l’unico risultato delle campagne governative cinesi di 40 anni fa, è stato quello di ritrovarsi oggi con una media di un unico nipote che deve mantenere quattro nonni e uno o due bisnonni ancora vivi, e OVVIAMENTE non ce la fa.

Il taglio unilaterale delle nascite “funzionerebbe” in una società arcaica, dove si cominciava a lavorare a 12 anni, si cominciava a fare figli a 18, e si moriva prima dei 60.

Di sicuro non ha alcuna ripercussione positiva in un contesto in cui si vive fino a 90 anni, non cominciando a lavorare prima dei 30, e facendo un unico figlio intorno ai 40…

Lisa

Benjamin l'@sino

Lo sbilanciamento tra fasce d’età che stiamo vivendo, quello nella quale la fascia preponderante è quella tra i 40 e i 50 anni, è la diretta conseguenza d’un eccesso di nascite avvenuto negli anni ’60. Eppure allora non ho sentito nessuno lamentarsi per lo squilibrio che si andava creando e per le conseguenze che avrebbe generato nell’arco di pochi decenni, con l’invecchiare di tutti quei rosei pargoletti (che oggi sono persone di mezz’età e tra 10-20 anni saranno anziani, come è nella natura delle cose). Neppure i genitori di quei bambini, che avrebbero potuto facilmente immaginare quanto “inflazionati” sarebbero stati i propri figli, si sono preoccupati della cosa. Cornuti da bambini, illusi da adulti, mazziati da vecchi. Questo è il percorso di vita di chi è stato trascinato su questo mondo in quegli anni.

Sandra

Il tuo discorso è applicabile all’Italia, paesi come Germania e Francia, che hanno avuto un incremento demografico ancora maggiore, non saranno mazziati come gli italiani. Lo sbilanciamento è conseguenza di una cattiva gestione politica delle risorse, non della pianificazione familiare degli italiani.

Tino

@ Sandra
La Germania ha esattamente gli stessi problemi dell’Italia non vedo come si possa paragonare alla Francia.

Sandra

“La Germania ha esattamente gli stessi problemi dell’Italia…”

Davvero???

Tino

Non so vedi tu con un tasso di natalità simile a quello italiano avrà gli stessi problemi demografici o no? Se poi vuoi parlare di altro è un altro discorso in oltre per ragioni storiche è molto difficile riproporre una mentalità natalista.

Sandra

Certo che c’è lo stesso problema, ossia invecchiamento della popolazione e decrescita di natalità, rispetto agli anni 60. Ma la Germania già nel 2007 porto’ l’età pensionabile a 67 anni, proprio per far tornare meglio i conti. E poi non basta far crescere i giovani e farli studiare, è cruciale capire cosa far studiare ai giovani in modo che il paese cresca. Non credo proprio che la Germania sforni laureati in scienze politiche al ritmo del nostro paese. Sono molto piu’ orientati alla ricerca scientifica, e diversamente puntano al lavoro di apprendistato per i giovani. E’ inutile avere avvocati quando servono ingegneri, oltre che dispendioso, un pessimo investimento. Le risorse sono qualcosa da gestire in senso pragmatico, purtroppo in Italia si parla sempre per ideologia, tipo diritto allo studio, sono slogan scollegati dalla realtà.

RobertoV

La Germania e l’Austria hanno avuto problemi di natalità parecchi anni prima dell’Italia, già negli anni ’70 ed hanno adottato politiche di incentivazione consistente, anche se i risultati sono stati limitati. Però essendo in grado di creare lavoro, con un’economia solida, hanno richiamato molti stranieri e, quindi, di fatto c’è un aumento della popolazione (in Germania ci sono 15 milioni di stranieri tra fissi e temporanei).
La loro politica è di puntare su professionalità, innovazione e tecnologia (per esempio per aprire un negozio devi aver fatto una scuola).
Conta molto anche l’età a cui si inizia a lavorare ed il come. In questi paesi l’entrata nel mondo del lavoro avviene prima che in Italia ed il distacco dalla famiglia avviene prima anticipando la possibilità di crearsi una famiglia, cioè esistono molte più opportunità per i giovani e sistemi di assistenza per chi ha figli. In Italia ci sono tanti 35enni con contratti di precariato, costi proibitivi di affitti e di case con stipendi bassi.

Benjamin l'@sino

Roberto V: «hanno richiamato molti stranieri e, quindi, di fatto c’è un aumento della popolazione (in Germania ci sono 15 milioni di stranieri tra fissi e temporanei).»

Eppure anche da loro, guarda i misteri, alzano l’età pensionabile. Ora parlano già di 69 anni. Dunque, ecco sfatato presunto nesso tra “necessità” di innalzamento dell’età pensionabile e andamento demografico. L’età pensionabile viene alzata per meglio “spremere i limoni”, mi sa. In Germania, come in Italia, come altrove.

Se parliamo di spesa sociale legata all’età avanzata, vogliamo mettere sul piatto anche l’accanimento terapeutico? Anche quello è un modo di vedere le cose. Invece, per qualche “strana” ragione, quando si parla di queste cose ci si guarda bene dall’evidenziare il nesso.

Francesco S.

Secondo me una coppia, se vuole, può fare tutti i figli che può mantenere e sfamare, con questo principio non si cade nel fondamentalismo religioso di fare figli e basta, ma anche in quello contrario di non farne affatto per motivi ideologici, poi comunque ognuno fa come vuole visto che l’avere o non avere figli è una scelta personale.

DURRUTI 51

La denatalità, in verità l’unico comportamento virtuoso del nostro paese, se si estendesse a tutto il mondo saremmo sulla via giusta per cominciare ad affrontare i problemi del pianeta.
i soliti squilibrati: teologi, economisti, politicanti al soldo dei padroni,inguaribili antropocentrici, distruggerebbero volentieri il mondo pur di far trionfare le loro fisime ed i loro interessi.

Emanuele

A mio avviso bisoegnerebbe essere “liberi” di fare o meno figli. Per liberi intendo aver la libertà di scegliere: avere assistenza adeguata, un welfar state degno di un paese civile: basta vedere la Francia, paese dove realmente puoi scegliere di farti una famiglia se lo desideri.

Demograficamente parlando una società equilibrata é una società dove esiste un ricambio generazionale, dove in media ci sono 2 figli per coppia. Nel lungo periodo questo é l’unico modo per stabilizzarsi. Fare 8 figli non aiuta certo a migliorare la piramide demografica, così come la denatalità.

L’obiettivo di lungo periodo dovrebbe essere quindi due figli per coppia (in media).

Tino

Emanuele, anche negli USA fanno tanti figli eppure non c’è welfare, non è solo una questione di aiuti dallo stato, ma anche una mentalità che nazionalisticamente incita a fare figli. Non a caso le famiglie di militari francesi fanno un sacco di figli, e non dimentichiamo i cattolici tradizionalisti che hanno tassi di fecondità africani.

Francesco

Sentire un rappresentante del clero dire che bisogna far nascere piu’ bambini, mi fa la stessa impressione di sentire jack lo squartatore che dice che devono circolare piu’ prostitute la notte.
Non so perche’…… 🙄

Tino

@ paniscus
Il problema dello sbilanciamento tra fasce d’età è una cosa molto grave, ha degli impatti anche sulla democrazia, gli anziani votano di più e i giovani rischiano di essere l’ostaggio di una politica che non li considera nemmeno, già adesso sono diventati una variabile di aggiustamento economico.

Tino

Ma anche la Spagna è un paese di vecchi e infatti chi manifesta in piazza? I giovani.

Tino

Sulla Cina ci andrei piano…
In realtà la politica del figlio unico non è mai stata veramente applicata in toto, si parla addirittura di cento milioni di cinesi “illegali” non registrati.

Gérard

Questa politica del figlio unico funziona abbastanza bene nelle citta ma nelle campagne se ne fregano totalemente…

Gérard

Questa politica del figlio unico funziona abbastanza bene nelle citta ma nelle campagne se ne fregano totalmente…

Federico Tonizzo

Probabilmente sono preoccupati del calo dei possibili “BATTEZZABILI”, visto che gli immigrati (che più che compensano il cali degli “Italiani”) generalmente non sono cristiani! 🙂

RobertoV

Infatti dovrebbero dire che sono preoccupati del calo dei bianchi cattolici.
Chissà come saranno contenti i bianchi cattolici, magari leghisti, di avere un prete o addirittura un vescovo asiatico o africano.

Federico Tonizzo

Certo.
Mi chiedo se i preti cattolici “non bianchi” vengano messi solo nelle zone a minor % di elettorato leghista, a costo di spostare qualche prete “bianco” da tali zone a quelle a maggior % di elettorato leghista…

Giuseppe

E magari la soluzione della CEI al calo demografico sarebbe trombare UNA SOLA VOLTA, non prima del matrimonio, solo per fare figli?

Federico Tonizzo

Non una volta, ma almeno tre volte (non al di fuori del matrimonio), ma solo per fare almeno tre figli (siccome 2,1 figli sono il minimo necessario per mantenere appena la “crescita zero” (il “virgola uno” tiene conto della mortalità dei nuovi nati prima che questi si riproducano a loro volta)).

RobertoV

Questi sono rimasti alle logiche del passato in cui la crescita demografica era vista come un fatto positivo perché la popolazione era limitata (150 milioni di abitanti nel mondo 2000 anni fa, 1 miliardo raggiunto nel 1800), le risorse e gli spazi disponibili della terra erano elevati ed era possibile risolvere il problema della pressione demografica su un territorio con l’emigrazione (ed infatti milioni di italiani sono emigrati verso terre più ricche e meno affollate). Ma con il miglioramento delle condizioni di vita grazie alla medicina ed alla tecnologia si è osservato nell’ultimo secolo un’incredibile esplosione demografica che ha ridotto gli spazi di emigrazione e minaccia le risorse disponibili sulla terra (e i miglioramenti tecnologici e le scoperte di nuove risorse attualmente diminuiscono).
Negare oggi il sovraffollamento vuol dire disinteressarsi della qualità della vita delle persone e del nostro futuro. L’Italia coi suoi 60 milioni di abitanti ha già raggiunto un’elevata densità di popolazione, dell’ordine di 200 abitanti/km2, però in Lombardia siamo già attorno ai 400-500 abitanti/km2, ma la densità effettiva è probabilmente doppia perché buona parte del territorio è coperto da montagne. Quindi come densità effettiva dovremmo essere al primo posto in Europa.
Per mantenere una tale popolazione dobbiamo reperire risorse all’estero perché la nostra impronta ecologica è pari a 3 Italie. E questo crea inquinamento, distruzione e degrado del territorio, cementificazione, la necessità di costruire dove non dovremmo e in zone pericolose, sovraffollamento, col risultato di far scadere la qualità della vita.
E’ vero che i nostri sistemi economici per funzionare hanno bisogno della crescita continua, ma quello che osserviamo è una riduzione del lavoro disponibile perché ci vogliono meno persone per fare il lavoro di una volta (per esempio una persona in una fattoria di oggi può fare lo stesso lavoro di 10 persone di una volta ed infatti il papa aveva tempo fa proposto un ritorno ad una civiltà agricola, più povera, più statica e più facilmente controllabile, ma che non riuscirebbe a produrre il cibo necessario).
Il sistema economico ha bisogno di giovani perché questi sono pagati poco rispetto agli anziani ed in modo precario (ma questo lo possiamo ottenere anche con gli immigrati ed infatti il 28% dei giovani risulta disoccupato), perché portano innovazione e si adattano meglio ai cambiamenti e per pagare le pensioni ad una popolazione che invecchia. Però dobbiamo porci la domanda di che cosa possiamo offrire ai nostri figli: se c’è poco lavoro, gli alloggi hanno costi spropositati ed il mondo è sovraffollato e con risorse che scarseggiano non gli stiamo offrendo un bel mondo. Inoltre il costo di un figlio e l’impegno per un figlio e ciò che gli dobbiamo/vogliamo offrire oggi è enormemente superiore rispetto al passato, dove i figli venivano seguiti poco e mandati a lavorare/sfruttati dai 10-11 anni (e prima), la scolarizzazione era limitata (oggi un figlio resta a carico fino ai 25 anni e oltre) e anche le possibilità di impiego sono limitate. Oggi mantenere 3-4 figli per famiglia è molto difficile mediamente.
Resta comunque singolare il fatto che la nazione più cattolica al mondo, col Vaticano in casa e una pesante retorica pro famiglia (a parole), con 40 anni di DC alle spalle ed i politici più papisti abbia prodotto una nazione che risulta al quart’ultimo posto al mondo come natalità, ed abbia fatto così poco come sistema sociale per favorire la natalità e la crescita dei figli.

Sledge

Allora sono poco Papisti e troppo chiacchieroni: c’è “poco arrosto e molto fumo”…
e come dice l’ assessore: fatti…non pugnette.
Quindi anche questo dimostra che il ns paese è più Italo-occidental-consumistico che Vaticalia.

Sandra

E’ che i papisti sono chiacchieroni. Le chiacchiere servono come sottofondo per coprire la corruzione.

Sledge

E basta stare a fare illazioni sui clerici…..il problema è reale o non è reale ?

Se è reale val la pena stare qui a discuterne, se non lo è finiciamola con le discussioni !!!

Per me il problema è reale: se non vi sono figli non vi è il futuro, ma solo vecchi da pensionare e seguire fino alla morte.

Il progresso è stato utile ma ha causato anche la meccanizzazione e l’ informatizzazione, quindi un nuovo modo di fare economia.

Qual’ è il male della ns economia ? E’ consumistica e individualistica !
Cioè profitto e carriera anche a prezzo elevato: pochi “ricchi” che comandano, e una massa di “poveri”.

Come fai a fare figli in un mondo del genere se non sei “ricco” ? Sopravvivi finchè puoi.

La soluzione: eliminare tutti quegli “stipendi” superiori a 5.000 euro/mese, e distribuire la ricchezza, così da ripristinare un economia più reale e riequilibrare il polo “giovani/anziani”.

Come vedete il TAO è il segreto della terra e del cosmo, persino del ns mondo disumanizzato perchè individualistico .

Senjin

Guarda che prima era molto peggio…. quando una manciata di nobili ingrassava sulla miseria del 98% della popolazione. La perfida società consumistica ha migliorato la vita a qualche miliardo di popolani.

Sugli stipendi non mi dilungo: stai dicendo che dovrei pagare un fancaxxista quanto un bravo lavoratore? Che dovrei dare lo stesso stipendio ha chi ha compiti elementari e compiti di responsabilità? Un ottimo modo di disintegrare l’economia facendo sparire la motivazione dei lavoratori… in effetti E’ ESATTAMENTE questo il problema in molti paesi: i contratti premiano lo scaldar sedie (anzianità) invece del merito (aumenti legati a standard di produttività e qualità del lavoro).

Benjamin l'@sino

… e guarda caso il merito lo valuta chi ha il portafogli pieno in tasca. Per caso, la somma dei premi “elargiti” non è mai superiore a quella delle penalizzazioni inflitte, ma neppure in pareggio: sempre, col metodo della “valorizzazione del merito” si finisce per ridurre le paghe complessive. E. sempre per caso, per carità, chi ha il portafogli pieno in mano viene valutato, ma mai negativamente (conosci qualche dirigente rimosso dall’incarico o penalizzato nella paga per scarso rendimento?). I casi della vita.

L’anzianità è invece un parametro ineludibile ed equamente distribuito, ed è mediamente fonte di esperienza, quindi anche di maggiore efficacia sul lavoro. Certo che se mi metti un sessantenne a spingere tutto il giorno una cariola carica di cemento, non ci siamo… Proviamo a metterci il produttivissimo Marchionne?

RobertoV

Pochi ricchi che comandano e una massa di poveri era anche il modello del sistema aristocrazia-clero della civiltà contadina (poveri al limite della sopravvivenza).
In Germania, Austria e nei paesi scandinavi la differenza tra i ricchi e poveri è decisamente inferiore a quello dell’Italia che è più simile al sistema americano.
“Eliminare gli stipendi superiori a 5000 Euro/mese”
In pratica sta proponendo un sistema comunista. Non mi pare che si sia dimostrato un sistema efficiente nel produrre ricchezza e nell’utilizzare risorse, basta pensare alla cronica dipendenza della Russia da importazioni di grano per sfamare la popolazione.
La ricchezza bisogna anche produrla, altrimenti si redistribuisce solo povertà.
Purtroppo esistono tanti vincoli allo sviluppo e non ci si può concentrare solo su un aspetto del problema come l’invecchiamento della popolazione disinteressandosi degli altri.
Si continua a parlare dell'”individualismo” come causa del fatto che si facciano pochi figli, ma in realtà non ci si rende conto che oggi a causa dei cambiamenti delle condizioni un figlio ha altri costi, impegno, e richieste su ciò che vogliamo offrirgli rispetto al passato.

Sledge

Perchè tu pensi che avere alcuni che percepiscono 10-15.000 euro mese + buona uscita in caso di cambio azienda, oppure ufficiali militari, primari, professori, manager, ecc. ecc. con stipendi e pensione da paura tipo 40-50.000 euro/mese incentivi un economia floria?
Pensi che la mia proposta sia comunista? Nel comunismo si ci prefiggeva ben altro che un tetto agli stipendi !
Il punto è che in occidente stiamo vedendo la fusione del peggio del capitalismo col peggio del comunismo : cioè OGNUN PER SE, E DIO PER TUTTI.

Anzichè concentrarsi sulla lotta alla CCAR proporrei di combattere questo fenomeno sociale ed economico che è ben peggiore di tanti altri mali.

Ma si sa: è più facile fare chiacchiere e discussioni, che cambiare veramente le cose.

Quindi RobertoV la questione è che la tua analisi è giusta quanto la mia, ma il problema è iniziare a fare qualcosa di migliore anzichè criticare sempre e solo ideologicamente.

Sandra

Sledge,
sei tu che non hai proposto niente di concreto, e come ti ha fatto giustamente notare Roberto, la ricchezza va prodotta. Quale incentivo proponi? Come pensi di stimolare la crescita? Per quale differenza di stipendio considereresti interessante la libera professione o l’imprenditoria confrontata rispetto a un lavoro dipendente? Considera che come dice Roberto è la politica fiscale che si occupa di ridistribuire equamente le ricchezze, e per far questo ci sono altri fattori che mancano in Italia. Guarda come funziona il welfare nei paesi nordici e poi vedrai che si può combinare un approccio di iniziativa capitalistica (perché i soldi sono necessari) e un sistema sociale. Ognuno per sè ma senza esagerare, e lo stato per tutti.

RobertoV

Sledge
Io ho due figli e lavoro come ricercatore ed ingegnere in campo energetico.
Quindi qualcosa sto già facendo e conosco la problematica.
Proporre soluzioni demagogiche non risolve il problema. Il problema è estremamente complesso perchè ha numerosi vincoli e ci si deve confrontare con la realtà e con la fattibilità delle cose.
Sperimentalmente livellare gli stipendi non ha prodotto ricchezza, come anche differenze troppo elevate come negli USA, in Inghilterra e l’Italia che si avvicina sempre più a questi paesi. E la ricchezza ed il cibo vanno prodotti, altrimenti la gente ridiventa povera e muore di fame. I cambiamenti sono costosi, richiedono tempo e la partecipazione delle persone (e le assicuro che è estremamente difficile modificare i comportamenti e la mentalità delle persone). Oggi solo poco più di 1 miliardo su 7 della popolazione mondiale vive nei paesi ricchi: ha idea di come esploderanno i consumi quando tutta la popolazione verrà portata allo stesso livello? I consumi energetici per esempio cresceranno del 150% se si dovesse raggiungere l’efficienza dell’Europa che è la più avanzata in questo campo (del 400% se dovessimo raggiungere gli standard USA). Pensa che la terra potrebbe sopportarlo? E la popolazione continua a crescere e la tecnologia non è in grado di continuare a migliorare all’infinito l’efficienza, ma soprattutto i paesi emergenti non adottano le tecnologie più efficienti.
L’Africa sta raddoppiando la sua popolazione ogni 40 anni, tra 40 anni ci sarà un miliardo di africani in più. Pensa che resteranno in Africa e che l’Africa si svilupperà, o piuttosto che emigreranno in cerca di lavoro e di una vita migliore? L’Italia ha già tanti problemi e sicuramente l’invecchiamento della popolazione è un problema delle nazioni ricche, ma fare più figli è la soluzione? In passato fare più figli significava produrre più risorse: crede che questo accada anche oggi? Questo funzionava in un sistema potenzialmente illimitato: oggi siamo in una situazione differente e ci troviamo in una situazione di ottimizzazione vincolata.

Deceptiveperception

Il problema non esiste. Alcuni hanno già ricordato perché: calo delle nascite è compensato dall’aumento della vita media, da un drastico calo della mortalità infantile, dal prolungarsi dell’età giovanile, in più ci sono i flussi migratori, e poi va considerato che il surplus di anziani è un fatto temporaneo, è un residuo delle precedenti esplosioni di natalità, la situazione si riequilibrerà su un livello di popolazione più basso e non ci sarà danno per nessuno. Alla chiesa e ai reazionari , in genere, non piacciono le innovazioni che in termini di benessere, libertà e possibilità di realizzazione individuale possono derivare da questo nuovo assetto demografico, per questo cercano di far sembrare le disfunzioni del sistema pensionistico come un risultato del calo delle nascite (una vera assurdità), visto che nei paesi dove il tasso di natalità è altissimo, come in quelli africani, non credo abbiano sistemi di previdenza sociali migliori e più funzionanti del nostro.

Benjamin l'@sino

Deceptive: «nei paesi dove il tasso di natalità è altissimo, come in quelli africani, non credo abbiano sistemi di previdenza sociali migliori e più funzionanti del nostro»

Ottima considerazione. Nonostante sia lì da vedere, quasi ovvia, non ci avevo mai pensato! La terrò presente nelle discussioni future.

Commenti chiusi.