Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”. La clericalata della settimana è del consiglio comunale di… Leggi tutto »
Biotestamento: una vittoria per il Paese
«È una vittoria per il Paese intero. Siamo felici e anche orgogliosi di aver dato il nostro contributo per questa fondamentale battaglia di civiltà». Il segretario dell’Uaar, Stefano Incani, commenta così l’odierna approvazione della legge per il biotestamento. «Questo Parlamento ha fatto il suo dovere ponendosi in ascolto della stragrande maggioranza del Paese che da anni chiedeva una legge che disciplinasse il fine vita lasciando ai singoli la possibilità di scelta. Non possiamo che rendergliene atto. Azzardandoci anche a dire… Leggi tutto »
Legge sul biotestamento: l’Uaar in fiduciosa attesa
«Siamo in fiduciosa attesa. Il Parlamento ha l’occasione di dimostrare che è in ascolto del Paese e non della Chiesa cattolica». Il segretario dell’Uaar, Stefano Incani, commenta così il voto conclusivo sulla legge per il biotestamento previsto per la giornata di domani. «Una legge simile è tra gli obiettivi della nostra associazione da quando ne ho memoria. Ed era inoltre una delle 5 leggi laiche che chiedevamo a inizio legislatura (unioni civili e divorzio breve sono andate in porto). Negli… Leggi tutto »
Effetti di alcune letture in una mente suggestionabile
Mattia Del Zotto, il ventisettenne balzato alle cronache di questi giorni per avere ucciso tre suoi familiari avvelenandoli con solfato di tallio e averne spediti in ospedale altri cinque, aveva intrapreso negli ultimi anni un percorso religioso. Questo è un dato di fatto, anche se non è chiaro quale sia realmente la fede che avrebbe abbracciato. La madre ha spiegato ai carabinieri che il figlio non aveva mai dato dettagli in merito, ricorda solo vagamente di averlo sentito parlare di… Leggi tutto »
Religione e cerimonie pubbliche, un malcostume istituzionale
Quando un’autorità civile organizza una cerimonia deve incastrare nel giusto ordine di precedenza le cariche pubbliche che vi parteciperanno. Anche se non molto pubblica come carica, il vescovo è inserito nella prima categoria per quanto riguarda le cerimonie territoriali, ma la sua posizione può anche essere elevata in ragione di “consolidate tradizioni locali”. Se nella diocesi c’è un cardinale, però, egli “prende il primo posto nella prima categoria”, sia nelle cerimonie territoriali che in quelle nazionali. È tutto previsto dal… Leggi tutto »
La clericalata della settimana, 47: milioni ai cattolici nella legge di bilancio
Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”. La clericalata della settimana è dei politici che hanno… Leggi tutto »
Le insistenze di Avvenire sul fine-vita
Avvenire insiste. Pubblica un elenco di riserve cattoliche alla legge sul biotestamento, glissando sul fatto che se è ancora ferma in Senato, lo è soprattutto a causa dei ricatti politici e dell’ostruzionismo dei parlamentari clericali. L’articolo premette da subito anche una ricostruzione temporale fuorviante, dicendo ai lettori che si parla di una legge sul fine-vita dall’autunno del 2016. Niente di più ingannevole. Specie se si considera che in Parlamento si prova a legiferare sul biotestamento dal 1999 con la proposta… Leggi tutto »
Rapporto 2017 sulla libertà di pensiero nel mondo: atei sempre più a rischio
In almeno 85 Paesi al mondo — compresa l’Italia — atei e agnostici subiscono gravi discriminazioni: in 30 (perlopiù Stati islamici o con una popolazione a maggioranza musulmana) le discriminazioni sono gravissime e in una decina l’apostasia è punita con la pena di morte. È questo il quadro che emerge dal Freethought Report 2017, il rapporto sulla libertà di pensiero nel mondo, promosso dall’International Humanist and Ethical Union (Iheu, di cui l’Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti fa parte)… Leggi tutto »