Segnaliamo alcuni libri usciti recentemente in cui si approfondiscono i temi di cui si interessa l’Uaar. Tutti i testi sono stati acquisiti dalla Biblioteca Uaar e sono disponibili per la consultazione. Chi preferisce acquistare i suoi libri preferiti può farlo utilizzando i link a IBS qui sotto: in tal modo contribuirà a sostenere l’associazione. (altro…)
Due papà benvenuti
Nell’overload di notizie sul “fine-vita” che in queste ore si susseguono aprendo finalmente un degno confronto sul tema, rischiava di essere trascurata la notizia giunta da Trento relativa a un altro importante capitolo sui diritti civili delle famiglie omogenitoriali. In un’ordinanza che fa storia, la Corte d’Appello trentina ha infatti convalidato il certificato di nascita estero di due bambini nati grazie alla gestazione per altri (GPA), riconoscendo per la prima volta il loro status giuridico di figli con due papà,… Leggi tutto »
La paura fa 90
La Danimarca è uno dei pochi paesi europei in cui la blasfemia è un reato previsto dal codice penale, anche se dalla sua istituzione nel 1866 sono state registrate due sole condanne: una nel ‘38 e un’altra nel ‘46. L’ultimo processo per blasfemia risale al 1971 e si è concluso con un’assoluzione. In questi giorni però un magistrato ha rispolverato quella parte del codice penale per incriminare un 42enne reo di aver bruciato una copia del Corano e averne pubblicato… Leggi tutto »
La clericalata della settimana, 8: Lorenzin contro ginecologi non obiettori
Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della ministra della Salute, Beatrice Lorenzin, che
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Le false notizie sull’aborto e le vere sofferenze delle donne
La decisione della Regione Lazio di assumere due medici per assicurare il servizio di interruzione di gravidanza, oltre ad aver già scaturito una potenziale ripetizione nella Regione Sicilia, ha suscitato le solite e scontate polemiche da parte del fronte anti-choice. Di particolare interesse è stata la presa di posizione di Assuntina Morresi, opinionista di Avvenire e consigliera della ministra della salute Beatrice Lorenzin. Intervistata dal periodico integralista Tempi, ha chiesto di “non dire sciocchezze sugli obiettori di coscienza: non è… Leggi tutto »
Laicizzare le festività
La notizia viene dalla Francia, ma in Italia è stata ripresa soltanto dal Giornale con il titolo L’ultima follia: giorni di festa musulmana al posto di Pasquetta e della Pentecoste. La testata neofascista Secolo d’Italia ha a sua volta ripreso il Giornale.
Stante l’autorevolezza delle due testate, non stupirà nessuno che il titolo sia impreciso anche rispetto al contenuto che esse stesse riportano. Le due nuove festività sarebbero infatti la festa del sacrificio (Id al-adha) e lo Yom Kippur: che com’è noto non è musulmana, ma ebraica. Errori che capitano, quando la linea editoriale la detta l’estremismo. La proposta in questione è stata formulata da Terra Nova, una fondazione legata al partito socialista francese (ma finanziata da grandi imprese). (altro…)
Sul “gender” Avvenire nasconde le intenzioni in bella vista
Monica Cerrutti, assessore piemontese alle pari opportunità, ha difeso con una lettera aperta indirizzata ad alcuni genitori di Savigliano (CN) l’introduzione di programmi scolastici per prevenire fenomeni di discriminazione, pregiudizi e bullismo. La meritoria iniziativa è stata però attaccata da Avvenire. L’autore del pezzo pubblicato sull’organo di informazione della CEI si cimenta con un certo impegno e abbastanza spocchia nel fare le pulci a una dichiarazione dell’assessore sull’inesistenza della cosiddetta “ideologia o teoria gender”, dimenticando non solo che già nel… Leggi tutto »
Dj Fabo: simbolo di una battaglia di civiltà
«Le sue ultime parole dicono tutto e puntano giustamente il dito contro lo Stato italiano, ancora latitante rispetto alle questioni inerenti al fine vita». Il segretario dell’Uaar, Stefano Incani, ha accolto così la notizia della morte di Dj Fabo. «I suoi appelli sono stati inutili, come quelli di altri prima di lui: un silenzio inaccettabile, una vergogna per il nostro Paese, che costringe un uomo a morire lontano da casa». «A Marco Cappato, che ha accompagnato Dj Fabo nel suo… Leggi tutto »