La clericalata della settimana, 5: i politici anti-gay

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

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Nuovo numero de L’Ateo: “Gender: la grande bufala”

È in distribuzione il numero 104 della rivista L’Ateo, il bimestrale dell’Uaar. I soci possono leggerlo da subito sul sito nell’area riservata, da questo numero anche come ebook!

Questo numero è intitolato Gender: la grande bufala e presenta contributi di D’Alpa, Marullo, Rota, Marzano, Priulla, Lanfranco, Merenda, Turchetto, Bigliardi, Giacometti, Mognato, Carcano, Lacriola, Caporale, Conti, Marazzani. (altro…)

Il grande equivoco del cattolicesimo inteso come tradizione popolare

Si è parlato molto in questi giorni dei funerali per le vittime della palazzina crollata ad Arnasco (SV) a seguito di una fuga di gas. Cinque vittime in tutto, tra cui i coniugi Dino Andrei e Aicha Bellamoudden le cui esequie sono state celebrate nella chiesa di Nostra Signora Assunta. Funerali cattolici quindi, ma pare che solo Andrei fosse cattolico mentre Bellamoudden fosse di religione islamica ma in procinto di convertirsi al cattolicesimo. Tanto è bastato al parroco Chizzolini per… Leggi tutto »

Statue coperte? È tempo di mostrare con orgoglio i valori laici

«Ora Sovrintendenza e Governo fanno a gara a rimpallarsi le responsabilità ma sette mesi fa, quando per la visita del papa a Torino furono rimossi i cartelloni della mostra su Tamara de Lempicka, non ci fu nessun rimpallo: come se in quel caso fosse tutto normale». Si inserisce così il segretario dell’Uaar Raffaele Carcano nella polemica sulla scelta di coprire le statue di nudo dei Musei Capitolini in occasione della visita del presidente iraniano Hassan Rouhani. (altro…)

La clericalata della settimana, 4: la Regione Lombardia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

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L’anno della civiltà

Si sta mobilitando seriamente, il mondo cattolico. Con toni che talvolta ricordano le vecchie battaglie referendarie contro il divorzio e l’aborto. Accanto alle sentinelle in piedi che hanno chiamato alla veglia ininterrotta, c’è anche il parroco che dedica l’ora di adorazione del santissimo sacramento alle preghiere contro il riconoscimento dell’adozione alle coppie gay, un’eventualità che “intimorisce” lui e i suoi fedeli. Non manca nemmeno chi invita a marciare su Roma contro “gli atti impuri” e i “peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio” compiuti da questa “generazione corrotta e pervertita”. (altro…)

Religione cattolica a scuola: non avvalersi di un insegnamento che lede il principio di laicità

Domani 22 gennaio si aprono le iscrizioni per gli alunni che iniziano un nuovo percorso scolastico: tempo di scelte dunque e tempo anche di decidere se frequentare o meno l’ora di religione cattolica.

«Quello di domani è un momento molto atteso — ha commentato il segretario dell’Uaar, Raffaele Carcano — al punto che il presidente della Conferenza episcopale italiana, card. Angelo Bagnasco già un paio di settimane fa, nel messaggio diffuso in occasione della Giornata di sensibilizzazione alla scelta dell’ora di religione nelle scuole, ha sottolineato che l’ora di religione a scuola “non è catechismo” che “si fa in parrocchia”, ma “cultura”, raccomandando quindi “ai giovani di non lasciarsi guidare da pregiudizi che circolano, e di non perdere un’opportunità formativa importante come persone e cittadini”. Per noi dell’Uaar naturalmente è vero il contrario: la migliore scelta educativa per i bambini è quella di non avvalersi dell’Irc (altro…)