L’Uaar aderisce alla manifestazione “SVEGLIATITALIA”

L’Uaar aderisce alla mobilitazione #SVEGLIATITALIA indetta per il 23 gennaio, in vista della discussione al Senato del ddl sulle unioni civili, da Arcigay, ArciLesbica, Agedo, Famiglie Arcobaleno, Mit.

«L’Italia è uno dei pochi Paesi europei che non prevede nessun riconoscimento giuridico per le coppie dello stesso sesso. Una discriminazione insopportabile, priva di giustificazioni», si legge nell’appello rivolto a governo e Parlamento cui si chiede di «di guardare in faccia la realtà, di legiferare al più presto per fare in modo che non ci siano più discriminazioni e di approvare leggi che riconoscano la piena dignità e i pieni diritti alle persone gay, lesbiche, bisessuali e transessuali, cittadini e cittadine di questo Paese». (altro…)

La clericalata della settimana, 3: i parlamentari PD contro le unioni civili

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della componente clericale del Pd (altro…)

Il velo del rispetto

Nei giorni scorsi hanno suscitato polemiche le fotografie che mostrano Debora Serracchiani, presidente del Friuli-Venezia Giulia (nonché vicesegretaria del Partito Democratico), recatasi in visita ufficiale in Iran per allacciare rapporti commerciali, indossare senza problemi il velo. Curiosamente, una polemica ha contemporaneamente coinvolto anche il premier (nonché segretario Pd) Matteo Renzi, che si è visto regalare diversi Rolex dalla famiglia reale dell’Arabia Saudita, dove si era recato per incrementare i rapporti commerciali con quel paese. (altro…)

Unioni civili: se qualcosa va adottato è un po’ di buon senso

Si stenta quasi a crederci, ma in Senato sta per fare il suo esordio in aula il tema delle unioni civili, fissato per il prossimo 26 gennaio. Dopo anni di annunci disattesi, dopo richiami ufficiali da Strasburgo, dopo una condanna esplicita della Cedu (una analoga contro la Grecia ha già sortito effetti positivi), dopo che in fase preliminare se ne sono sentite di tutti i colori, ecco che finalmente il primo fatidico passo sta per essere fatto. Tuttavia, considerato che… Leggi tutto »

L’Uaar aderisce alla giornata a sostegno del poeta condannato a morte in Arabia Saudita

L’Uaar aderisce alla giornata internazionale “Free Ashraf Fayadh” indetta per il 14 gennaio dal Festival Internazionale di Letteratura di Berlino a sostegno del poeta palestinese Ashraf Fayadh, condannato a morte il 17 novembre scorso in Arabia Saudita per apostasia, ai sensi della legge islamica, in vigore in quel Paese. (altro…)

La clericalata della settimana, 2: Alfano

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del ministro degli interni Angelino Alfano (Ncd) (altro…)

Dell’essere Charlie, un anno dopo

È vero: ora ci vanno più cauti. Maometto, per esempio, non lo vogliono più disegnare. E non ha nemmeno tutti i torti chi sostiene che il dio con il kalashnikov, raffigurato sulla copertina dell’ultimo numero del Charlie Hebdo, ha connotati un po’ troppo “giudaico-cristiani”. Resta il fatto che andar cauti non serve poi granché, quando sei ormai finito nella lista nera di chi pensa che ti meriti comunque dei pugni. (altro…)

Là dove i presepi sono più che un semplice simbolo

Le festività natalizie hanno sempre portato con loro, oltre ai regali, le altrettanto consuete polemiche sui presepi. Non solo sui presepi, per la verità, anche su tutto quello che fa da contorno religioso a una ricorrenza che ha in sé una consistente parte laica, il che in ambito scolastico si traduce in canti, recite, benedizioni e, soprattutto, messe. Capita la scuola che, sbagliando, sposta il baricentro più sull’interpretazione confessionale; capita il genitore a cui la cosa non va giù, perché giustamente non ci sta a essere considerato utente di serie B per il semplice fatto di non essere cattolico; capita l’integralista di turno a tuonare che bisogna togliere le mani dalle sue tradizioni, che a un tratto diventano universali e perfino coatte. (altro…)