“Le scuole cattoliche paghino le tasse”: l’Uaar lancia una campagna nazionale

Chi ha un’attività commerciale paghi le tasse. Non c’è nulla di ideologico in quest’affermazione: lo richiedono la logica e il buon senso e l’ha ribadito più volte l’Europa. Altre scuole private già lo fanno. Chi chiede l’esenzione sta dunque pretendendo un privilegio, necessario per coprire la propria incapacità manageriale.

È quanto sostiene l’Uaar. Che si dichiara «per nulla stupita» dall’annuncio del governo di intervenire prontamente sulla materia. Quel governo che ha già aiutato in tutti i modi le scuole cattoliche: definendo «simbolica» una retta di 7.000 euro e introducendo, poche settimane fa, nuove facilitazioni che, unite ai fondi già concessi da Stato e amministrazioni locali, portano la cifra erogata annualmente a quasi un miliardo di euro. (altro…)

La clericalata della settimana, 30: il governo Renzi

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del governo Renzi (altro…)

Le promesse sugli sposi

Dall’Europa arriva l’ennesimo forte segnale a confermare, caso mai ce ne fosse stato il bisogno, l’arretratezza ormai più che patologica del nostro paese in tema di diritti civili.

La Corte Europea dei Diritti Umani ha infatti accolto il ricorso presentato da tre coppie omosessuali (tra le quali anche quella di Enrico Oliari, presidente dell’associazione di omosessuali di centrodestra Gaylib) e condannato l’Italia al risarcimento — cinquemila euro a coppia — del danno morale da loro subito, vista l’opposizione dei Comuni di residenza alla celebrazione delle nozze. Questo perché tale rifiuto si sostanzia nella violazione del diritto al rispetto della vita privata e familiare, ex art. 8 della Carta Europea dei Diritti Umani. (altro…)

Lo sbattezzo, diavoleria che infastidisce il curato di campagna

Un parroco della provincia di Ravenna riceve una richiesta di sbattezzo, senza documento d’identità e indirizzo per la risposta. Ne approfitta per esporre al pubblico ludibrio la richiedente pubblicando la lettera sul giornalino parrocchiale e commentandola in maniera sarcastica. Formalmente il parroco rispetta la legge sulla privacy, oscurando i riferimenti personali e riferendosi all’interessata chiamandola con uno pseudonimo (“Giusy”), ma lo scritto è espressione tipica dell’atteggiamento di supponenza e fastidio manifestato da molti sacerdoti di fronte a un fenomeno sempre più diffuso come quello dell’apostasia. (altro…)

Kenan Malik: “L’islamismo è parte integrante dell’islam contemporaneo”

Kenan Malik, intellettuale laico britannico esperto di multiculturalismo e tra distinguished supporters della British Humanist Association, fa una interessante riflessione sulla percezione del “male” dell’Isis. I laici spesso non accettano il concetto di “male” e le sue connotazioni religiose, ma respingono con forza la barbarie e le violenze dell’integralismo islamico. Le azioni dell’Isis sono incomprensibili e disumane al di fuori del nostro universo morale e ci si chiede cosa spinga persone come noi a compiere gesti così efferati. Per alcuni, l’islam è intrinsecamente violento e sanguinoso, per altri il jihadismo non ha nulla a che vedere con la religione e fanno l’apologia dell’islam pacifico. (altro…)

Mona Eltahawy: “C’è bisogno di una rivoluzione sessuale in Medio Oriente”

La giornalista di origine egiziana Mona Eltahawy, nel suo ultimo libro “Headscarves and Hymens. Why the Middle East Needs a Sexual Revolution” sostiene che solo una presa di coscienza delle donne arabe può portare a una vera estensione dei diritti e delle libertà nei Paesi a maggioranza musulmana.

Lo fa da un punto di vista orgogliosamente arabo e laico, criticando sia gli integralisti religiosi che pretendono di controllare il corpo delle donne imponendo una stretta osservanza e il velo nel nome della “dignità”, del “pudore” e di una logica maschilista e patriarcale, sia gli occidentali troppo arrendevoli che per un malinteso senso di rispetto per le altrui culture non osano contestare questo andazzo, facendo il gioco dei primi. (altro…)

La violenza nelle parole

Non c’è paragone tra quello che un fanatico può fare in nome della religione in uno Stato teocratico, rispetto alle limitazioni a cui è invece soggetto all’interno di uno Stato di diritto. Le cronache ce lo ricordano continuamente dando notizia dei barbari assassinii compiuti dai fondamentalisti islamici, come quelli degli attivisti laici bengalesi, delle sommarie esecuzioni di omosessuali e donne ritenute adultere messe in atto dalle milizie dell’Isis, ma anche delle condanne emesse dalle autorità (in)civili là dove vige la shari’a. Dove, cioè, il diritto proviene direttamente dalle sacre scritture, e non sono ammesse deroghe per chi non fa proprio quel culto. (altro…)

La clericalata della settimana, 29: Estate in diretta

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è del programma Estate in diretta (RaiUno) (altro…)