Irlanda, dal paradosso a sprazzi di buon senso

In Irlanda la forte influenza della Chiesa cattolica ha sempre impedito il varo di una legge che regolamenti veramente l’accesso all’interruzione volontaria di gravidanza. Un microscopico passo in avanti lo si è fatto poco più di un anno fa con il varo della Protection of Life During Pregnancy Bill, la norma che sull’onda della morte per negato aborto di Savita Halappanavar, ma anche a seguito di un’esplicita condanna della Corte Europea per i Diritti dell’Uomo, ha introdotto la possibilità di interrompere una gravidanza nel caso in cui questa sia rischiosa per la salute della madre, e sempre che tre medici lo certifichino all’unanimità. Decisamente poco, tuttavia. Di fatto l’Irlanda rimane la cenerentola d’Europa in tema di diritti riproduttivi.

L’eccessiva restrittività della normativa irlandese ha di recente generato un altro nodo, che come tutti i nodi è alla fine giunto al pettine. Una donna ventenne, incinta e madre di due piccoli, a seguito dei traumi riportati in una caduta è stata dichiarata cerebralmente morta. I suoi familiari hanno quindi chiesto di spegnere le macchine che tenevano attivi i suoi processi biologici, ma la presenza del feto, unita all’assenza di chiare linee guida in merito, ha fatto sì che nessun medico abbia voluto rischiare un’incriminazione per procurato aborto. (altro…)

La clericalata della settimana, 51: la Regione Lombardia

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della Regione Lombardia, guidata dal centrodestra:

Il nuovo inno regionale della Lombardia, scritto da Lavezzi&Mogol, cita “la gente silenziosa nella chiesa / a pregare tutti uniti come uno”

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“Fratelli d’Italia”, il Venti Settembre in Argentina

Abbiamo messo a disposizione un estratto in italiano dal libro Fratelli d’Italia. Pensamiento, arte y politica, curato da María Luján Leiva e pubblicato nel 2011 dalle Ediciones Desde la gente. Il contributo è dedicato ai festeggiamenti e al significato del Venti Settembre, anniversario della breccia di Porta Pia, per la comunità italiana in Argentina dalla fine dell’Ottocento al secondo dopoguerra. La traduzione è a cura di Rossella De Bianchi. (altro…)

Valori che condividiamo

Nei giorni scorsi la Commissione Intelligence del Senato Usa ha diffuso un rapporto nei confronti di sospetti terroristi, anche attraverso l’uso di metodi non consentiti. Il Washington Times e la Abc hanno realizzato e diffuso un sondaggio sull’accettazione di questi metodi da parte della popolazione statunitense. È emerso che il 59% degli americani li considera giustificati, contro il 31% che pensa il contrario. Una maggioranza schiacciante, che resta tale in quasi tutti i gruppi sociali. Ce n’è però uno, e solo uno, in cui la maggioranza schiacciante (53% contro il 41%) va controcorrente: i non credenti.

Beninteso: numeri alla mano, non sono comunque pochi quelli che non credenti non sono, e che sono comunque contrari alla tortura. Come non sono pochi i non credenti che la giustificano. Ma il dato è comunque significativo. Io l’ho accolto con soddisfazione. Uno dei gruppi sociali di cui faccio parte è sulla mia stessa lunghezza d’onda e si caratterizza positivamente su un tema di una certa importanza. (altro…)

Nell’era dei mass media alla predica ci pensa il servizio pubblico

Quella della predica è la parte più importante della messa cristiana, come di qualunque altra funzione religiosa, perché è quella in cui il sacerdote si rivolge direttamente ai fedeli con parole proprie, al contrario di tutto il resto che è fatto di pura ritualità. La predica è esegesi dei testi sacri, è spiegazione della dottrina, è enunciazione del punto di vista ecclesiastico su qualunque argomento. In una parola è la voce del pastore, quindi della Chiesa. Che però rischia di essere sempre meno ascoltata dai fedeli, o sedicenti tali, che più passa il tempo e meno vanno a messa. L’alternativa però c’è e ha il grande vantaggio di potersi rivolgere a tutti, fedeli e non: è la Rai, servizio pubblico televisivo con spiccata vocazione cattolica che da 60 anni porta la messa sul piccolo schermo. Talmente spiccata che nemmeno l’Agcom ha potuto negarlo, limitandosi a respingere il ricorso con cui l’Uaar chiedeva un riequilibrio del pluralismo religioso. (altro…)

La clericalata della settimana, 50: la preside Concetta Spadaro

Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.

La clericalata della settimana è della dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Poidomani di Modica, la prof.ssa Concetta Spadaro, che

ha accettato la donazione di 2.500 “bambin Gesù” da parte del movimento clerico-fascista Forza Nuova definendola “un segno dal cielo”

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Discriminati in quanto atei

Arrestati in Egitto, Tunisia, Bangladesh, Maldive, Indonesia. O equiparati ai “terroristi” in Arabia Saudita. Non è facile definirsi atei, in molti paesi. Si dirà: quelle citate sono solo nazioni di tradizione islamica. Vero: nel mondo, i tredici paesi dove essere atei può comportare la condanna a morte sono paesi in cui vige la sharia.

Ma che dire dei sette cristianissimi stati Usa in cui la legge impedisce agli atei di ricoprire un incarico pubblico? Anche in Italia i non credenti sono discriminati. La Rai fa apologia cattolica a ritmo continuo? Giusto così: la voce di chi non è cattolico non si deve ascoltare, sostiene l’Agcom. (altro…)