Oggi abbiamo scritto ai parlamentari per sensibilizzarli sul problema del monopolio cattolico in Rai: La nostra associazione, lo scorso agosto, ha presentato un esposto all’Agcom per sottolineare come, dati alla mano raccolti dalla Fondazione Critica Liberale, la Chiesa cattolica totalizzi quasi il 100% di presenze televisive all’interno sia delle trasmissioni dedicate alla religione, sia di quelli di altro tipo quando trattano tale materia o, anche senza trattarla, invitano in studio esponenti religiosi quali opinionisti. Sulla scorta di tali dati l’Uaar… Leggi tutto »
Antonietta Dessolis, 1953-2014
L’associazione comunica la morte di Antonietta Dessolis, nostra referente per la provincia di Verbano-Cusio-Ossola, avvenuta domenica scorsa.
La ricordiamo con le parole di Flaviana Rizzi:
Non mi sembra vero che sia accaduto. Non sembra mai vero, quando accade così.
Antonietta era una roccia. Antonietta andava sempre avanti da sola, forte e indomita come la sua terra d’origine, la Sardegna.
Antonietta non si arrendeva mai. E non si è arresa fino alla fine, quando ha preso senza esitare, come sempre, l’ultima decisione. Le avevano diagnosticato un male incurabile. Ha scelto di non proseguire.
Molti di voi la conoscevano bene, forse anche più di me. Io posso solo dirvi che per me non era semplicemente una socia che faceva parte della nostra piccola famiglia di Circolo; lei era una continua sorpresa, con la sua ferrea determinazione, la sua voglia di mettersi in gioco, la sua positività, perché la sua parte sofferta non la metteva in mostra ma, generosamente, la riservava per sé. (altro…)
Sia imposta la loro volontà, se non in cielo almeno in terra
La tesi secondo cui tutti i cittadini italiani, e in particolare gli studenti delle scuole pubbliche, sono egualmente rispettati qualunque sia il loro orientamento religioso è sempre più difficile da sostenere. E non solo per via della concordataria ora di indottrinamento, che pure sarebbe ampiamente sufficiente sebbene venga sempre sottolineato che di materia facoltativa trattasi (almeno sulla carta), ma per via di tutta una serie di pratiche che non fanno altro che aggiungere legna nel braciere del confessionalismo cattolico. E che naturalmente vengono sempre fatte passare per qualcosa di diverso da quello che effettivamente sono, diventando ora manifestazioni culturali, ora innocenti tradizioni, e così via, come avvenuto giusto pochi giorni fa a proposito del presepe di Bergamo. (altro…)
Sanzionato con una censura il docente che ha tolto il crocifisso
Aggiornamento. Il nostro comunicato ha fatto il giro del mondo: La Presse, Il Fatto, Monica Lanfranco sul Fatto, Il Giornale, The Local, Spiegel, 20 Minutes, 7 News.
L’Ufficio scolastico regionale per il Friuli Venezia Giulia ha inflitto al professore Davide Zotti, docente di filosofia al liceo Carducci di Trieste, reo di aver rimosso, il 23 ottobre scorso, il crocifisso da una delle sue classi, la sanzione della censura.
Zotti, cui da subito l’Uaar ha fornito assistenza legale, aveva rimosso il crocifisso dichiarandosi offeso, in quanto gay, dalle dichiarazioni del card. Ruini, che a proposito delle unioni omosessuali ha parlato di «diritti immaginari». «Non intendo più insegnare sotto un simbolo che rappresenta un’istituzione che continua a delegittimare la mia persona e quindi il mio stesso ruolo educativo», aveva spiegato.
Subito è scattato il procedimento disciplinare e il docente è stato convocato il 1° dicembre scorso presso l’Ufficio per i procedimenti disciplinari dell’Ufficio scolastico regionale per il contraddittorio a propria difesa. Che ora ha notificato a Zotti il provvedimento. (altro…)
La clericalata della settimana, 49: la Polizia di Stato
Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Ringraziamo in anticipo chi ci segnalerà eventuali “perle”.
La clericalata della settimana è della Polizia di Stato: (altro…)
Rapporto 2014 sulla libertà di pensiero nel mondo: cresce la repressione
Quasi ovunque nel mondo, atei e agnostici subiscono discriminazioni: in alcuni Paesi, come in Italia, sono vittime di fatto di un sistema politico-economico che privilegia le confessioni religiose; in altri sono oggetto di campagne d’odio, in altri ancora rischiano la condanna a morte per “apostasia”.
È quanto emerge dal Freethought Report 2014, promosso dall’International Humanist and Ethical Union (Iheu, di cui l’Uaar è membro) e diffuso oggi, in concomitanza con la Giornata Internazionale dei diritti umani, nel quale, rispetto agli anni precedenti, si evidenzia una novità: atei e umanisti sono sempre più vittime in quanto tali di intolleranza e non solo da parte di leader religiosi radicali ma anche di leader politici. È il caso per esempio del primo ministro della Malesia, Najib Razak, il quale ha bollato umanismo e secolarismo come «devianti», definendoli una minaccia all’Islam.
Di religiosi presepi e laiche istituzioni
Il Natale è pur sempre una festa cristiana, lo stesso nome è lì a testimoniarlo. Tuttavia le festività natalizie sono anche caratterizzate da aspetti più o meno laici, vuoi per la concomitanza del passaggio al nuovo anno, vuoi per quei simboli provenienti da culture nordiche che nulla hanno a che vedere con la nascita di Cristo, albero di Natale e Babbo Natale su tutti, e vuoi soprattutto per la momentanea impennata dei consumi le cui cause non hanno praticamente nulla di religioso. C’è però un simbolo in particolare su cui ricade la responsabilità di tenere alta la bandiera del cristianesimo: il presepe, rappresentazione diretta della natività che in un certo senso “grida vendetta” contro la secolarizzazione del Natale e che, giocoforza, si ritrova sempre a essere oggetto di dispute ideologiche. (altro…)
Religioni in Rai: l’Agcom respinge l’esposto dell’Uaar
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha respinto l’esposto che l’Uaar ha presentato nell’agosto scorso contro la Rai.
Secondo l’Uaar la Rai — nei cui palinsesti la Chiesa cattolica la fa da padrone (totalizzando quasi il 100% di presenze sul totale dei soggetti confessionali) e non vi è nessuno spazio dedicato alle opinioni atee e agnostiche — viola il proprio contratto di servizio che impone di rendere disponibile a ogni cittadino “una pluralità di contenuti, di diversi formati e generi, che rispettino i principi dell’imparzialità, dell’indipendenza e del pluralismo” nonché di “avere cura di raggiungere le varie componenti della società, prestando attenzione alle differenti esigenze di tipo generazionale, culturale, religioso, di genere e delle minoranze, nell’ottica di favorire una società maggiormente inclusiva e tollerante verso le diversità”. (altro…)