Sgravare lo Stato dagli oneri per il mantenimento dei culti, se non del tutto almeno in parte, è possibile. Basta solo avere la volontà di farlo. Il piccolo Granducato del Lussemburgo questa volontà l’ha avuta e perseguita, arrivando a concludere di recente una nuova convenzione con le principali confessioni religiose presenti nel territorio che riduce drasticamente i privilegi loro concessi, e non solo quelli di carattere economico.
Va comunque premesso che la situazione in Lussemburgo è molto diversa da quella italiana. L’Italia non ha solo sottoscritto un Concordato con la Chiesa cattolica ma l’ha anche inserito nella sua carta costituzionale, ed è chiaro che questo complica notevolmente le cose a tutto vantaggio della confessione dominante. Nella Costituzione lussemburghese non esiste invece nessun riferimento specifico non solo al cattolicesimo, cosa pressoché impossibile visto che le chiese riformate hanno una forte influenza, ma nemmeno al cristianesimo. (altro…)

Giungeva infatti voce dall’Arabia Saudita di come un importante teologo islamico