Le suonerie dei telefoni cellulari che usano versetti del Corano sono “inaccettabili”, ha decretato il Gran Mufti dell’Egitto, Ali Gomaa, massima autorita’ del Paese in materia di legge islamica. Le suonerie “volgarizzano” il Libro Sacro, sono dunque un insulto all’Islam e vanno proibite. Sui quotidiani egiziani ci sono decine di spazi pubblicitari che commercializzano suonerie da scaricare che vanno dai versetti del Corano a battute di spirito fino agli ultimi successi del pop arabo. Fonte: Kataweb Cellularmania
Le campane svegliano gli animali
I residenti raccontano di cavalli imbizzarriti, di cani che ululano e di mucche che si muovono nervosamente. Tutto ciò avviene ogni mattina alle 6,30, quando le campane della parrocchia della Santissima Annunziata di Pedemonte Serra Riccò, in provincia di Genova, cominciano a suonare. Gli abitanti del piccolo centro hanno firmato un esposto chiedendo al parroco di limitare le scampanate anche perché – sottolineano gli stessi residenti proprietari di animali – ogni mattina gli “umani” sono costretti ogni mattina a svegliarsi… Leggi tutto »
Nuovo numero dell’Ateo
Nei prossimi giorni sarà in distribuzione, nelle case degli abbonati e nelle librerie Feltrinelli, il numero 4/2005 della rivista “L’Ateo”, il bimestrale dell’UAAR. Il numero è stato dedicato alla storia de “L’Ateo”, non quello odierno ma i suoi omonimi dell’Ottocento, pubblicati a Livorno e Venezia. Tra le chicche, la riproduzione di una lettera autografa di supporto da parte di Giuseppe Garibaldi. Il numero, oltre all’editoriale del direttore Maria Turchetto, contiene articoli di Conti, Tenti, Bertolucci, Accorti, Padovan, Turrisi, Guerriero.
E il filosofo arabo rinunciò a scrivere
La condanna a morte è arrivata per posta elettronica al suo indirizzo e-mail personale elqemany@yahoo.com . Lui, al-Qimni, 58 anni, dottore in filosofia, è un intellettuale laico impegnato nella riforma moderata dell’islam. La vera notizia è che al-Qimni, autore di decine di saggi e firma prestigiosa del settimanale governativo Rose El Yossef , ha appena annunciato il proprio «pentimento e dissociazione da tutte le blasfemie scritte», nonché la decisione di «rinunciare alla scrittura definitivamente». «Ammetto che la morte, spezzando la… Leggi tutto »
Fecondazione: il caso di Cagliari finisce alla Corte costituzionale
Sara’ la Corte Costituzionale a pronunciarsi sul caso della donna di Cagliari alla quale e’ stata rifiutata la diagnosi preimpianto per ottenere la fecondazione medicalmente assistita. Stamattina e’ stata depositata l’ordinanza con la quale il giudice del tribunale di Cagliari Donatella Satta solleva la questione di legittimita’ costituzionale sull’articolo 13 della legge 40/2004 sulla fecondazione assistita oggetto del referendum del 12 giugno scorso che non ha raggiunto il quorum. La norma non consente la diagnosi preimpianto sull’embrione se non per… Leggi tutto »
Nella televisione del papa va in onda il primo sciopero
Era nata nel 1979 come l’emittente con l’impegno di diffondere e portare in ogni casa il messaggio del Papa e della Chiesa. Ora dopo ventisei anni di puntuale servizio Telepace, la tv del Vaticano, rischia di chiudere a causa di una vera e propria bufera che ha stravolto l’intera redazione. Ventisei anni senza mai uno sciopero, mai una polemica. Tutto rose e fiori? Tutt’altro, evidentemente. Il primo caso scottante scoppia qualche settimana fa: Piero Schiavazzi, uno dei volti più noti… Leggi tutto »
I gesuiti di Civiltà Cattolica: «Wikipedia» inaffidabile
«Wikipedia», l’enciclopedia «aperta» a cui qualsiasi utente Internet può contribuire aggiungendo o modificando voci, è un progetto «inaffidabile». Lo sostengono i gesuiti di Civiltà Cattolica , che sul prossimo numero della rivista pubblicano un saggio, firmato da padre Antonio Spadaro, dal titolo «Utopie e limiti di una forma di intelligenza collettiva». «Wikipedia è alimentato da un’utopia: la democrazia assoluta del sapere e una collaborazione di molte intelligenze capace di dar vita a una sorta di intelligenza collettiva. Questa utopia ha… Leggi tutto »
La rete della jihad in Italia
Sette città in prima fila: Milano, Torino, Vicenza, Venezia, Udine, Vercelli e Desio. A seguire un altro gruppo: Roma, Napoli, Bari e Taranto. In questi centri è ben radicata l’attività di cellule riconducibili ad almeno cinque gruppi: il Gruppo salafita per la predicazione e il combattimento, il più numeroso; il Gruppo combattente marocchino che ha realizzato gli attentati di Madrid; il Gruppo combattente tunisino; i Fratelli musulmani e, infine, Takfir Wal Hijra. Sono stati individuati almeno 339 persone che gravitano… Leggi tutto »
