L’organizzazione cattolica internazionale “Aiuto alla Chiesa che Soffre” (ACS) si è detta preoccupata a causa della nuova posizione radicale sull’aborto assunta dai leader di Amnesty International (AI). “Con grande dispiacere abbiamo appreso che AI ha proposto di favorire i ‘diritti’ all’aborto in tutto il mondo come nuova missione della sua organizzazione”, ha affermato questo venerdì padre Joaquín Alliende, Assistente ecclesiastico internazionale di ACS. […] ““Il giorno in cui è stata lanciata questa iniziativa diventerà quindi un giorno di lutto per… Leggi tutto »
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Amnesty: le vite fatte a pezzi dei prigionieri di Guantanamo
Io sto morendo lentamente, ogni giorno, mentalmente e psicologicamente. Questo è quello che accade ogni giorno ad ognuno di noi. A parlare è Shaker Aamer, uno dei tanti detenuti di Guantanamo, il centro di detenzione Usa a Cuba che sta condannando «migliaia di persone a una vita di sofferenza, tormento e disprezzo». A dar voci ai diritti di tanti prigionieri, a rivendicare una detenzione più umana e che rispetti la vita di ogni individuo è ancora una volta Amnesty International… Leggi tutto »
Raif Badawi è libero! O forse no?
Lo scrittore e attivista saudita Raif Badawi, coraggioso promotore di idee illuministe e liberali, dopo molti anni di carcere con l’accusa di aver minato la religione islamica è stato finalmente rilasciato. Ma non può ancora espatriare dall’Arabia Saudita per riunirsi alla sua famiglia, che intanto ha ottenuto l’asilo in Canada. Valentino Salvatore ripercorre la sua storia sul numero 3/22 di Nessun Dogma. Per leggere tutti i numeri della rivista associati all’Uaar, abbonati oppure acquistala in formato digitale. Immaginate di vivere… Leggi tutto »
Polonia, continuano gli attacchi al diritto all’aborto
Ha suscitato sdegno e impressione in tutta Europa la denuncia giunta dalla Polonia sull’impossibilità per le rifugiate ucraine di ricorrere all’aborto anche nei casi in cui la gravidanza derivi da uno stupro di guerra avvenuto nel loro paese ad opera dei soldati dell’esercito russo. La denuncia è partita da Oleksandra Matviichuk del Centro per le libertà civili ucraino, che su Twitter ha prima denunciato il fatto che in Polonia, anche se l’attuale legge restrittiva ammette l’aborto in caso di stupro,… Leggi tutto »
In Polonia, campagna di solidarietà ad un’attivista pro-choice
«Immagina che Anna ti scriva. Si tratta di una donna che sta affrontando una gravidanza non desiderata ed è vittima di violenze da parte del partner. Ti dice che di lui ha paura, di temere per la propria vita e per il futuro del figlio che già ha, di essere costantemente sotto controllo e sorveglianza. Tu la capisci subito, perché ti sei trovata esattamente nella stessa situazione – il vivere con minacce di un partner violento, sperimentando abusi fisici e… Leggi tutto »
Buone novelle laiche
Non solo clericalate. Seppur spesso impercettibilmente, qualcosa si muove. Con cadenza mensile vogliamo darvi anche qualche notizia positiva: che mostri come, impegnandosi concretamente, sia possibile cambiare in meglio questo Paese. La buona novella laica del mese è l’approvazione del testo base sul fine vita da parte delle commissioni riunite Giustizia e Affari sociali della Camera. Un atto concreto del Parlamento per arrivare a una legge sulle “Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita”, nel solco dei pronunciamenti della Corte… Leggi tutto »
Chi si batte contro Erdogan si batte anche per noi
I laici hanno sempre riservato un’attenzione particolare alla Turchia, che ha rappresentato il più avanzato tentativo di separare politica e religione in un paese a maggioranza musulmana. Quando nel 1923 Ataturk prese il potere, cominciò a usare la parola ‘laiklik’ e la inserì tra i sei principi fondamentali della sua azione politica. Che fu sicuramente laica, e per certi versi anche più laica dei paesi europei dell’epoca. Il voto alle donne fu concesso nel 1934 (in Italia nel 1946) e… Leggi tutto »
La laicità (in Svizzera) è rimasta offesa
Domenica 7 marzo al di là delle Alpi si svolgerà il prossimo giro di referendum e «Sì al divieto di dissimulare il proprio viso» è una delle tre iniziative in esame. Di cosa si tratta? Citando l’opuscolo informativo ufficiale della Confederazione: «L’iniziativa popolare chiede che in Svizzera nessuno possa dissimulare il proprio volto. Tale norma sarebbe applicabile in tutti i luoghi accessibili al pubblico come ad esempio per strada, negli uffici amministrativi e nei trasporti pubblici, negli stadi di calcio,… Leggi tutto »