Ogni settimana pubblichiamo una cartolina dedicata all’affermazione o all’atto più clericale della settimana compiuto da rappresentanti di istituzioni o di funzioni pubbliche. La redazione è cosciente che il compito di trovare la clericalata che merita il riconoscimento sarà una impresa ardua, visto l’alto numero di candidati, ma si impegna a fornire anche in questo caso un servizio all’altezza delle aspettative dei suoi lettori. Anzi, ringrazia in anticipo chi le segnalerà eventuali “perle”. Questa settimana, in considerazione del giuramente del governo… Leggi tutto »
Governo Letta, la laicità aspetta
Abbiamo un nuovo governo, che posa su basi assai fragili e che non è quello che gli italiani si attendevano dopo l’esito elettorale, da cui era emersa una grande richiesta di cambiamento. E’ presieduto da Enrico Letta: un cattolico democratico ex democratico cristiano, un uomo che ritiene che Assisi sia la seconda capitale d’Italia. Vanta la presenza di ben due ciellini in posti-chiave per l’assegnazione di appalti, di numerosi altri cattolici (democratici e meno), e di un’autorevole donna al ministero… Leggi tutto »
L’ateismo è roba per ricchi?
Si sente spesso, e si legge altrettanto spesso sui mezzi di informazione religiosi, che l’ateismo sarebbe “roba per ricchi”. Tesi talvolta sostenuta accostandola a una presunta “umiltà” e “semplicità” dimostrata dalle persone credenti, con annesso giudizio negativo sulla ricchezza. I ricchi sono dipinti, soprattutto dalla retorica pauperista delle religioni, con stereotipi simili a quelli che colpiscono i non credenti: amorali, frivoli, asociali, senza sentimenti. Per citare solo il Vangelo, emblematica è la parabola del “cammello” che passa per la cruna… Leggi tutto »
Dawkins, il buon giornalismo e i cavalli alati
Se la critica alla religione dà fastidio, la critica di alcune credenze religiose ne dà ancora di più. Capita che alcuni fedeli vip si vergognino un po’ delle proprie convinzioni. E che per rispondere scelgano la strada della scorrettezza o del vittimismo. Indicativo di questo clima l’ultima querelle che riguarda Richard Dawkins. Il noto biologo ateo, molto attivo dal suo profilo Twitter sul quale non risparmia commenti pungenti, ha osato criticare Mehdi Hasan, direttore politico di Huffington Post UK e… Leggi tutto »
Il cuore degli atei
Il servizio del Tg1 in cui è stato sostenuto, senza contraddittorio o prese di distanza, che gli atei sono “disabili del cuore”, ha mostrato in modo plateale quanto lo stereotipo negativo sia diffuso e condiviso nel mondo clericale, di cui il giornalista autore del pezzo è espressione convinta. Eppure non è difficile dimostrare che gli atei, nei confronti del “prossimo” in difficoltà, non provano minor empatia dei credenti. Sarà che credenti e non credenti condividono la stessa eredità biologica. Il… Leggi tutto »
Matrimonio gay, è il nostro turno. Basta con l’esilio dei diritti
In occasione del riconoscimento legale del matrimonio in Francia ci fa piacere che il nostro blog ospiti il comunicato stampa di Arcigay, che la redazione condivide in pieno. La redazione Oggi la Francia è il 14° paese al mondo ad aver istituito il matrimonio tra persone dello stesso sesso e l’adozione per le coppie omosessuali. Il “sì” francese, che stabilisce che gli affetti di gay e lesbiche hanno lo stesso valore di quelli eterosessuali e rivoluziona profondamente l’istituto del matrimonio,… Leggi tutto »
È giusto morire per un aborto negato?
Si parla molto di femminicidio. I numeri sono impressionanti. Ma c’è un altro femminicidio di cui si parla poco, se non nulla: quello delle donne che rischiano di morire, e talvolta muoiono, perché la criminalizzazione dell’interruzione di gravidanza impedisce loro di salvarsi abortendo. L’ultimo caso di una lunga e tristissima serie è quello è quello avvenuto a El Salvador. Una donna incinta, gravemente malata, rischia il carcere se deciderà di interrompere una gravidanza per potersi curare: nel paese infatti l’aborto… Leggi tutto »
Polonia, diritto allo sbattezzo più vicino
In Polonia i laici che fanno riferimento al sito Wystap.pl (wystap = ‘lascia’, ‘esci’ in polacco), lanciato quasi tre anni fa dall’attivista Maciej Psyk, sono più vicini che mai nel trapiantare la procedura civile dello “sbattezzo” italiano in terra polacca. La svolta a marzo, quando presso la Corte suprema amministrativa di Varsavia si sono svolte quattro udienze contro il locale ispettore generale per la protezione dei dati personali, in seguito a un’azione legale dei “membri” di Wystap.pl. Costo hanno sostenuto… Leggi tutto »